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Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 115 all'Interrogazione 4-05175
Testo del comunicato
L'area corrispondente all'impianto urbano dell'antica Cales si estende per circa 64 ettari su un pianoro ricadente in zona non urbanizzata e a destinazione individuata come area di interesse archeologico nel piano regolatore generale del Comune di Calvi Risorta (Caserta). Diverse particelle catastali sono tutelate ai sensi della parte II del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004, in forza di provvedimenti di "vincolo diretto", mentre solamente le aree del teatro e del tempio di Augusto risultano di proprietà demaniale.
Per quanto attiene al "proliferare di attività criminose tese al furto degli inestimabili reperti archeologici", la Soprintendenza ha riferito che tali attività, intense tra la fine degli anni '70 e la prima metà degli anni '90, sono state efficacemente contrastate grazie al controllo quotidiano compiuto dal personale della stessa Soprintendenza in servizio presso il locale ufficio per i beni archeologici, in collaborazione con il nucleo Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Napoli e la locale stazione dei Carabinieri, cui vengono puntualmente denunciate dalla Soprintendenza le ormai rare violazioni riscontrate in materia di ricerca archeologica.
Per ciò che concerne, invece, "l'evidente stato di abbandono e degrado" dell'area, giova evidenziare che le principali cause di degrado sono costituite dal progressivo abbandono dei fondi privati con la conseguente crescita della vegetazione spontanea e dalla fragilità del costone roccioso su cui sorge la città antica, che ha causato fenomeni franosi su terreni di proprietà privata e in un'area di proprietà della società Autostrade, a seguito dei quali il Comune di Calvi Risorta ha disposto la chiusura al traffico veicolare e pedonale della strada che attraversa l'area archeologica.
Per far fronte a questi inconvenienti, la Soprintendenza, in collaborazione con il Comune, ha già avviato i seguenti interventi di tutela: a) progettazione congiunta di un intervento di messa in sicurezza del costone tufaceo e delle soprastanti strutture archeologiche da sottoporre a finanziamento da parte della Regione Campania; b) lavori di diserbo e restauro conservativo nelle aree demaniali del teatro e del tempio di Augusto e lavori di messa in sicurezza, consolidamento, adeguamento impiantistico e realizzazione di percorsi per le persone con disabilità.
L'obiettivo finale di questi interventi è quello di rendere accessibile e pienamente fruibile il teatro antico, anche come luogo di spettacolo, affinché la frequentazione del sito e la consapevolezza del suo interesse storico e archeologico da parte della popolazione costituiscano un efficace deterrente al degrado e all'abbandono dell'area.
In funzione di valorizzazione sono state realizzate dalla Soprintendenza, inoltre, diverse iniziative in collaborazione sia con l'università degli studi di Napoli "Federico II" e l'università della Campania "Luigi Vanvitelli", sia con associazioni culturali locali, che hanno portato alla realizzazione di un museo virtuale e di pubblicazioni a carattere scientifico e divulgativo.
Si rassicura, pertanto, che questo Ministero, tramite le proprie strutture centrali e periferiche, pone la massima attenzione al ripristino dell'area archeologica di Cales, ben consapevole dell'importanza storica e culturale del sito e delle ricadute economiche e occupazionali nei rispettivi territori.
BORGONZONI LUCIA Sottosegretario di Stato per la cultura
25/08/2021