Iscriviti alla newsletter
Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 novembre 2021 nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura) 5-07004
Testo del comunicato
Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sulla base degli elementi forniti dalla Direzione Generale competente, rappresento quanto segue.
La digitalizzazione è un tema fondamentale e strategico per i beni culturali. Grazie alla produzione digitale si creano, infatti, nuove occasioni di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale del nostro Paese.
Negli ultimi tempi, complice la crisi pandemica, si è assistito a una notevole crescita delle produzioni dell'arte digitale.
La crisi pandemica, tuttavia, se da un lato ha spinto istituti e luoghi della cultura a confrontarsi con tale tema, dall'altro ha dato piena consapevolezza di quanto sia necessario investire nuove risorse nella implementazione dell'offerta digitale del patrimonio culturale nazionale.
Un passo in tale direzione è stato sicuramente fatto con l'istituzione della Digital Library, un istituto autonomo dedicato alla digitalizzazione del patrimonio custodito nelle biblioteche e negli archivi che permetterà allo Stato italiano di competere con i giganti informatici del web. Ancora più di recente è stato istituito il Museo nazionale dell'arte digitale che avrà sede a Milano e sarà dedicato alla produzione e presentazione di contenuti digitali, svolgendo appunto un ruolo strategico nello scenario culturale contemporaneo, sempre più digitalizzato, connesso e globalizzato, in cui la stessa nozione di opera e di pubblico va inevitabilmente evolvendo.
Le piattaforme e le strategie digitali per l'accesso al patrimonio culturale rientrano, inoltre, tra gli interventi di finanziamento previsti nell'ambito delle misure di attuazione e di riforme nell'ambito del PNRR.
Per affrontare il divario digitale risulta, infatti, indispensabile ridisegnare le infrastrutture e i sistemi digitali nell'area del patrimonio culturale e rafforzare le capacità del personale per gestire la transizione digitale. La creazione di un'infrastruttura efficiente contribuirà a ridurre le inefficienze del sistema e ad abbassare i costi di gestione, a rinnovare il rapporto tra autorità pubbliche e cittadini e a facilitare la crescita del mercato dei servizi culturali, grazie anche alle imprese culturali e creative.
Come evidenziato dall'On. Interrogante, all'interno del vasto campo dell'arte digitale, vi è il tema degli NFT (Non Fungibile Tokens), la cui complessità necessita di un approccio ermeneutico scrupoloso e necessariamente multidisciplinare, al fine di poterne compiutamente regolamentare ogni aspetto giuridico e normativo.
La rapida crescita registrata nell'ambito della produzione dell'arte digitale, che si riflette nella continua espansione del relativo mercato e delle operazioni commerciali e finanziarie connesse, rende il fenomeno degli NFT's una realtà ormai tangibile nel panorama culturale internazionale.
Questa nuova tecnologia ha determinato un'importante innovazione nel mercato dell'arte. In particolare, da un punto di vista giuridico, una delle principali peculiarità di tali strumenti è rappresentata dalla scissione tra l'acquisto materiale dell'opera d'arte e l'acquisto del relativo diritto di proprietà: chi acquista un'opera legata ad un NFT non acquisisce l'opera in sé, ma la possibilità di vantare un diritto sull'opera.
Proprio in questi giorni, presso il Ministero sarà attivata una commissione di esperti con il compito di supportare l'attività di regolamentazione della produzione dell'arte digitale, mediante uno studio approfondito del tema nelle sue molteplici sfaccettature.