Tipo Luogo:
Museo, Galleria e/o raccolta
Museo d'Arte Orientale Venezia
Apertura
Prenotazione Non richiesta
Orario di apertura:
- Lun
- Chiuso
- Mar
- 10:00 - 17:00
- Mer
- 10:00 - 17:00
- Gio
- 10:00 - 17:00
- Ven
- 10:00 - 17:00
- Sab
- 10:00 - 17:00
- Dom
- 10:00 - 17:00
Informazioni apertura
Info
Attenzione: nei mesi da novembre a marzo, il museo apre dalle 10.00 alle 17.00; nei mesi da aprile a ottobre, il museo apre dalle 10.00 alle 18.00
Biglietteria
Orario di apertura:
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- Dom
- 10:00 - 16:00
Informazioni biglietteria
Info
Biglietto integrato con la Galleria Internazionale d'Arte Moderna
Biglietto intero: € 10.00/ dal 20 aprile 2024: 14,00 euro
Biglietto ridotto: € 7.50/ dal 20 aprile 2024: 11,50 euro
Biglietto gratuito: Residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini da 0 a 5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide turistiche** abilitate dalla Provincia di Venezia e interpreti turistici che accompagnino gruppi o visitatori individuali, per ogni gruppo di almeno 15 persone, 1 ingresso gratuito (solo con prenotazione); docenti accompagnatori di gruppi scolastici, fino ad un massimo di 2 per gruppo; membri ICOM; titolari AMACI Card; partner ordinari MUVE; volontari del Servizio Civile; possessori MUVE Friend Card Offerta Scuola: 4,00 euro a persona (valida nel periodo dal 1 settembre al 15 marzo) Per classi di studenti di ogni ordine e grado accompagnate dai loro insegnanti con elenco dei nominativi compilato dall’Istituto di appartenenza. Offerta Famiglie: biglietto ridotto per tutti i componenti, per famiglie composte da due adulti e almeno un ragazzo (dai 6 ai 14 anni). Per ulteriori informazioni Biglietteria di Ca' Pesaro tel. 041 5240662.
Descrizione
Ca' Pesaro
Il grandioso palazzo, ora sede della Galleria Internazionale d'Arte Moderna e del Museo d'Arte Orientale, sorge nella seconda metà del XVII secolo, per volontà della nobile e ricchissima famiglia Pesaro, su progetto del massimo architetto del barocco veneziano, Baldassarre Longhena, cui si devono anche la Chiesa della Salute e Ca' Rezzonico.
I lavori iniziano nel 1659 a partire dal versante di terra, con il cortile caratterizzato dalle originali logge, che risulta completato entro il 1676; la prestigiosa facciata sul Canal Grande raggiunge il secondo piano già nel 1679, ma, alla morte di Longhena nel 1682, il palazzo è ancora incompiuto. I Pesaro ne affidano il completamento a Gian Antonio Gaspari che lo porta a termine certo entro il 1710, rispettando sostanzialmente il progetto originario.
Museo d'Arte Orientale
Museo d'Arte Orientale: 10 aree espositive; superficie totale mq. 1380; espositiva mq. 628; depositi mq. 380
Museo d'Arte Orientale: 10 aree espositive; superficie totale mq. 1380; espositiva mq. 628; depositi mq. 380
La raccolta che costituisce il Museo d'Arte Orientale risale agli ultimi decenni del XIX secolo, quando Enrico di Borbone, conte di Bardi, durante il suo viaggio in Estremo Oriente (1887-1889) riunì quasi trentamila pezzi. Li sistemò a Palazzo Vendramin Calergi dove risiedeva e dove volle che fosse allestita un'esposizione permanente. Alla sua morte, dopo alterne vicende, la collezione venne riconosciuta al governo italiano in conto riparazione danni di guerra. Nel 1925 Stato e Comune di Venezia stipularono una convenzione per sistemare il museo al'ultimo piano di Ca' Pesaro.
Nelle sette sale dedicate al Giappone si ammirano armi ed armature da parata appartenute ai signori feudali del periodo Edo, selle e staffe in lacca pure da parata, una rara portantina per dama, dipinti su carta e seta, abiti in seta dai preziosi ricami.
Ben due sale sono dedicate ad oggetti in lacca provenienti da corredi di nozze delle figlie di ricchi signori feudali realizzati con la tecnica del makie, la lacca dorata, impiegando polvere e lamine d'oro. Gli strumenti musicali sono pure eccellenti pezzi artistici usati per l'esecuzione dei principali generi di musica tradizionale giapponese.
I pezzi appartengono prevalentemente al periodo Edo (dal nome della capitale, Edo, l'odierna Tokyo) o Tokugawa, dal nome della casata shogunale che resse le sorti del paese per oltre duecentocinquanta anni garantendo all'arcipelago un periodo di relativa pace, caratterizzato da un quasi completo isolamento. Non mancano però opere più antiche, come per esempio una coppia di statue lignee del periodo Kamakura (1185-1333), o lame del periodo Muromachi (1392-1568).
La sezione cinese espone giade e porcellane di diverse manifatture e un prezioso rotolo dipinto.
Nella sala dedicata all'Indonesia si trovano rari kris, tessuti batik e marionette in cuoio del wayang, il teatro delle ombre indonesiano. Sono a disposizione del pubblico schede di sala in italiano, inglese, francese, due video sulla storia della collezione: “La collezione Bardi da raccolta privata a museo dello Stato” (15') e sulla lacca giapponese “Makie, la lacca dorata. Tecnica e restauro” (9') in italiano e inglese.
Con ItalyArt è possibile effettuare una visita virtuale al Museo
EN
Ca' Pesaro
The magnificent palace that today hosts the International Gallery of Modern Art and the Museum of Oriental Art was built in the second half of the 17th century, under the commission of the wealthy aristocratic family of the Pesaro, on the project of the greatest Baroque architect, Baldassarre Longhena, who built also the Salute Church and Ca' Rezzonico. The construction started in 1659 from the land side, with the courtyard characterised by the original loggias, finished by 1676; the prestigious facade on the Grand Canal was completed already up to the second floor in 1679, but when Longhena died, in 1682, the palace was still unfinished. The Pesaro then entrusted the completion of the work to Gian Antonio Gaspari who terminated it by 1710, respecting basically the original plan.
Museum of Oriental Art
The Museum of Oriental Art: 10 exhibition rooms; floor area 1380 mq; exhibition areas 628 mq; deposits 380 mq.
The collection which forms the Museum of Oriental Art dates back the last decades of the 19th century, when Henry of Bourbon, Count of Bardi, during his journey to the Far East (1887-1889) collected almost thirty thousand pieces. He placed them in Palazzo Vendramin Calergi where he lived and where he decided to set up a permanent exhibition. At his death, after various events, the collection was forfeited by the Italian Government for a partial reparation of First World War damages. In 1925 the Italian State and the Venice City Council took out an agreement to place the Museum at the top floor of Ca’ Pesaro.
In the seven rooms dedicated to Japan we can admire weapons and armors for parades belonged to feudal lords of Edo period, saddles and stirrups in lacquer also for parades, a rare sedan chair for lady, paintings on paper and silk, garments in silk with precious embroideries. Two rooms are reserved for the lacquered objects from the dowries of the daughters of rich feudal lords made in makie technique, the gilded lacquer, using golden dust or golden leaf. The musical instruments are excellent artistic pieces used for the performance of the principal Japanese traditional genres of music. The pieces are dated mainly to the Edo period (from the name of the capital, Edo, the modern Tokyo) or Tokugawa, from the name of the shogun family that held the fate of the country for more than 250 years, providing a peaceful period to the archipelago, characterized by an almost complete isolation. However there are also more ancient artworks, for example a couple of wooden statues from the Kamakura period (1185-1333), or blades from the Muromachi period (1392-1568). The Chinese section displays jades and porcelains of different manufacturing and a precious painted scroll. In the room dedicated to Indonesia we can find rare kris, batik textiles and leather puppets of the wayang, the Indonesian shadow theater. It’s available for the visitors room cards in Italian, English and French, two videos about the history of the collection: “The Bardi’s collection from private collection to state museum” (15’) and about Japanese lacquer: “Makie, the golden lacquer. Technique and restoration” (9’) in Italian and English.
FR
Ca' Pesaro
Ce magnifique palais, maintenant siège de la Galerie Internationale d’Art Moderne et du Musée d’Art Oriental, a été bâti dans la deuxième moitié du XVIIe siècle, par la noble et riche famille Pesaro. Son projet est du grand architecte du baroque vénitien Baldassarre Longhena, qui est responsable aussi de l’Église de la Vierge et de Ca’ Rezzonico. Les travaux commencent en 1659 à partir du coté à sud, avec sa cour caractérisée par les loges originales, qui résulte achevé vers 1676. La façade prestigieuse qui regarde sur le Grand Canal atteint le deuxième étage déjà en 1679, mais, au moment de la mort de Longhena en 1682, le palais n’est pas encore terminé. Les Pesaro en chargent la réalisation à Gian Antonio Gaspari qui le finalise vers 1710, en respectant essentiellement le projet originaire.
Musée d'Art Oriental
Le Musée d’Art Oriental: 10 espaces d’exposition; surface totale de 1380 mq; surface dédiée à l’exposition 628 mq; entrepôts 380 mq.
La collection qui constitue le Musée d’Art Oriental remonte aux dernières années du XIXe siècle, quand Henri de Bourbon, Comte de Bardi, rassemble presque trente mille pièces pendant son voyage en Extrême Orient (1887-1889). Il les installe au Palais Vendramini Calergi où il demeurait et où il a voulu que l’on réalisait une exposition permanente. À sa mort, après plusieurs événements, la collection a été reconnue en compte de réparation des dommages de guerre au Gouvernement italien. En 1925 l’État et la Mairie de Venise établirent une convention pour installer le Musée au dernier étage de Ca’ Pesaro.
Dans les sept salles dédiées au Japon, on peut admirer des armes et des armures de parade qui appartenaient aux seigneurs féodaux de l’époque d’Edo, des selles et des étriers en laque de parade, une rare chaise à porteurs pour femme, de peintures sur papier et sur soie, des habits en soie richement décorés. Deux salles sont dédiées aux objets en laque qui proviennent des trousseaux de mariage de filles de riches seigneurs féodaux réalisés à la technique du makie, une laque dorée, en employant de la poudre ou de la feuille d’or. Les instruments musicaux sont aussi des excellents objets d’art utilisés pour l’exécution des principaux genres de musique traditionnelle japonaise. Les objets appartiennent essentiellement à l’époque d’Edo (du nom de la capitale Edo, aujourd’hui Tokyo) ou Tokugawa, du nom de la maison de shōgun qui présidait aux destinées du pays pendant plus de 250 ans. Elle a assuré à l’archipel une période de paix relative, caractérisée par un isolement quasiment total; par contre, on trouve aussi des œuvres plus anciennes, comme par exemple un couple de statues en bois de l’époque de Kamakura (1185-1333), ou de lames de l’époque de Muromachi (1392-1568). La salle chinoise présente de jades et de la porcelaine de différentes manufactures et une précieuse peinture sur soie. Dans la salle dédiée à l’Indonésie on trouve de rares kris, de tissus batik et de marionnettes en cuir du wayang, le théâtre des ombres indonésien. Sont à la disposition du public de fiches de salle en italien, en anglais et en français, et des vidéos sur l’histoire de la collection: “La collection Bardi, de collecte privée à musée de l’État” (15’) et “La laque japonaise makie, la laque dorée. Sa technique et sa restauration” (9’) en italien et en anglais.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 17:56:24 / Ultimo aggiornamento 2024-10-31 17:33:07
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Cà Pesaro, sede del Museo d'Arte Orientale di Venezia (ultimo piano).
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Cà Pesaro, sede del Museo d'Arte Orientale di Venezia (ultimo piano).
Facciata del Museo
Cà Pesaro, sede del Museo d'Arte Orientale di Venezia (ultimo piano).