Tipo Luogo:
Area Archeologica
Museo archeologico nazionale e zona archeologica di Luni
Apertura
Prenotazione Non richiesta
Orario di apertura:
Informazioni apertura
Info
*Orari Anfiteatro - giovedì-alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14:30 alle 17
Per visitare Museo e area archeologica è richiesta la prenotazione per i gruppi inviando una richiesta per email.
INGRESSO GRATUITO la prima domenica di ogni mese
Biglietteria
Orario di apertura:
- Lun
- Chiuso
- Mar
- 08:30 - 18:30
- Mer
- 08:30 - 18:30
- Gio
- 08:30 - 18:30
- Ven
- 08:30 - 18:30
- Sab
- 08:30 - 18:30
- Dom
- 08:30 - 12:30
Informazioni biglietteria
Info
Biglietto cumulativo con la Villa romana del Varignano (Portovenere) € 5
Descrizione
La colonia romana di Luna venne fondata nel 177 a.C. nel territorio dei Liguri Apuani, lungo la sponda occidentale dell'ampio bacino di un porto oggi interrato. Numerose campagne di scavo hanno riportato in luce gran parte dell'area pubblica centrale, degli edifici di culto e di ricche domus. La città, che deve la sua fama allo sfruttamento delle vicine cave di marmo di Carrara, continua a vivere fino al 1204 come sede episcopale.
LA VISITA
Il Museo archeologico nazionale di Luni conserva i resti della storia, lunga 1400 anni, della colonia romana di Luna. Per scoprire com’era l’antica città di Luna, suggeriamo di iniziare visitando il Museo presso il Casale Gropallo, con la sezione dedicata alle sculture in marmo e la mostra Il Teatro di Luna. Passando a fianco del Casale è possibile osservare un enorme rocchio di colonna in marmo, recuperato sul fondo di una baia a Lerici. Proseguendo lungo la strada si raggiunge l’area del Foro, vero e proprio cuore pulsante dell’antica città.
La colonia romana di Luna aveva una pianta rettangolare - con una rientranza sul lato breve rivolto verso il mare - e si estendeva su circa 24 ettari.
Originariamente era circondata da mura (i cui resti non sono più visibili) ed era organizzata secondo il tipico impianto romano, formato da strade che intrecciano in modo perpendicolare. Dalla strada moderna, che si trova circa 2 metri più in alto del livello romano, si possono vedere i resti dell’area pubblica centrale, di uno degli assi viari principali e di alcuni edifici pubblici. Luna era una città ricca e scintillante di marmo: dopo il suo abbandono fu depredata nei secoli dei preziosi materiali, poi riutilizzati in altri centri abitati del territorio.
Lungo la strada è possibile osservare gli scavi della Domus dei mosaici. L’abitazione è stata indagata solo in parte, ma è nota per i pavimenti a mosaico, realizzati in prevalenza nel IV secolo. Gli scavi archeologici a Luni hanno riportato alla luce i resti di lussuose residenze private. Nell’area archeologica potrete inoltre visitare l'area della Domus degli affreschi, dimora decorata da raffinati intonaci dipinti e tre giardini. È possibile vedere i reperti venuti alla luce nelle antiche dimore lunensi nella sezione dedicata all’edilizia privata, allestita nel Casale Caleo, davanti alla quale sono collocati anche i mosaici della Domus di Oceano.
Proseguendo oltre il Casale Caleo è possibile raggiungere e visitare l’Anfiteatro, collocato nella zona esterna alle mura (orari di apertura da venerdì a domenica 14.30-17.00).
Lungo il percorso, con una breve deviazione si può osservare anche un Mausoleo, una sepoltura monumentale che costituisce la testimonianza meglio conservata delle necropoli lunensi. L’Anfiteatro, destinato a ospitare spettacoli e giochi gladiatori, poteva accogliere un pubblico di 7.000 persone provenienti da tutto il territorio. L’edificio è il meglio conservato tra quelli dell’antica città: ci colpisce ancora oggi per la sua pianta a ellisse. Dalle indagini archeologiche sappiamo che il suo aspetto doveva certamente essere maestoso per la presenza dei piani superiori, oggi perduti, e l’utilizzo di materiali di pregio.
Dall’Anfiteatro, tornando indietro e girando a destra, si può raggiungere il Teatro, realizzato nell’angolo nord-est della città, che era dotato di copertura e destinato alle letture e alle esecuzioni musicali. Si raggiunge quindi l’area del Tempio della dea Luna, edificio sacro dedicato alla dea che dava il nome alla città.
Tornando indietro si può quindi scendere nell’area del Foro dove è subito visibile, sulla destra, l’area delle Tabernae. La zona è stata scavata solo in parte e ha restituito i resti di otto spazi commerciali. In questo punto si può osservare anche la viabilità principale. Il Decumano massimo era la principale strada che attraversava tutta la città da est a ovest: camminando sui grandi elementi di pietra, immaginiamo il continuo passaggio dei carri: sono ancora visibili due basi in marmo che avevano lo scopo di ridurre l’ampiezza della carreggiata. Perpendicolare al Decumano, troviamo il Cardine massimo, che nel tratto meridionale, il solo esplorato fino ad ora, era riservato al transito pedonale ed era fiancheggiato da marciapiedi porticati. Al di sotto della strada scorreva la cloaca maxima, cioè la canalizzazione che raccoglieva gli scarichi, oggi in parte visibile.
L’abbondanza del marmo a Luni è documentata da un muro tardoantico costruito con statue e sculture romane, visibile nell’area a Nord della Basilica. Si tratta di un esempio di riutilizzo del prezioso materiale nella costruzione di una vicina domus. Nell’area a sud del Foro è stata individuata un’area porticata abbellita da fontane e statue. Infine a est dell’antica piazza si trova l’area del cosiddetto Tempio di Diana.
INDICAZIONI
Il percorso suggerito è indicativo: all'ingresso è possibile muoversi anche con itinerari diversi. All’ingresso è possibile ritirare una mappa della zona archeologica dove sono segnati anche i percorsi senza barriere architettoniche. Nell’area archeologica sono presenti pannelli descrittivi; è possibile ascoltare sul proprio cellulare un'audioguida gratuita. Per la visita suggeriamo di indossare calzature comode e un cappello per proteggersi dal sole.
*Orari Anfiteatro - giovedì-alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14:30 alle 17
Per visitare Museo e area archeologica è richiesta la prenotazione per i gruppi inviando una richiesta per email.
INGRESSO GRATUITO la prima domenica di ogni mese
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 17:51:14 / Ultimo aggiornamento 2024-09-30 14:55:25
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- drm-lig.museoluni@cultura.gov.it drm-lig@pec.cultura.gov.it
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Carosello galleria
Ritratto di M. Emilio Lepido, marmo (I sec. d.C.)
Loricato Magni Griffi, marmo lunense (Età Flavia)
Sala espositiva dedicata ai marmi lunensi
Cardine Massimo
Foro
Mosaico di Oceano, tessere in marmo e pasta vitrea (fine III - inizio IV sec. a.C)
Mosaico proveniente dalla Domus di Oceano