Tipo Luogo:
Monumento
Castello di Torrechiara
Apertura
Prenotazione Obbligatoria
Orario di apertura:
Informazioni apertura
Info
A partire da domenica 24 aprile 2022 per accedere al castello di Torrechiara nei giorni di domenica e festivi è obbligatorio effettuare la prenotazione, esclusivamente chiamando la biglietteria al numero 0521-355255, con almeno un giorno di preavviso.
Si accettano massimo 15 persone ogni 10 minuti per una visita della durata massima di 45 minuti.
In caso di ritardo l'ingresso verrà differito al primo orario disponibile.
Le guide che necessitassero di ulteriore tempo per le spiegazioni dovranno soffermarsi con il proprio gruppo all’esterno del portone del Castello, cioè nel borgo.
Si raccomanda di seguire il percorso di visita segnalato e di rispettare il tempo di visita.
ACQUISTO BIGLIETTI ONLINE: E' in corso l'attivazione del sevizio di e-ticketing https://www.museiitaliani.it/ Si prega di prestare particolare attenzione durante la visita al castello: alcuni percorsi sono disagevoli. La direzione non risponde di eventuali danni o infortuni.
I minori di 12 anni devono essere accompagnati.
I cani-guida per non vedenti e i cani per pet therapy certificata sono i benvenuti nella nostra sede, in tutti gli altri casi l’accesso agli animali non è consentito. In convenzione con BAUADVISOR è disponibile un servizio a pagamento di Dog Sitting e Dog Walker prenotabile con almeno 24 ore di anticipo a questo link.
https://www.bauadvisor.it/lista-settori.php?id=museo&nP=3&city=roma
Le riprese fotografiche e video, senza l’uso di stativi, luci e treppiedi, sono consentite solo ad uso personale. Ogni altra ripresa deve essere preventivamente autorizzata scrivendo a drm-ero@cultura.gov.it all’attenzione dell’Archivio Fotografico.
chiuso nei giorni 1 gennaio, 25 dicembre
La capienza consentita all’interno dei luoghi della cultura è pari a quella massima autorizzata prima della pandemia (nello specifico 99 persone complessivamente presenti per il Castello di Torrechiara), anche in caso di manifestazioni, come eventi, conferenze e concerti.
Si accettano massimo 15 persone ogni 10 minuti per una visita della durata massima di 45 minuti.
In caso di ritardo l'ingresso verrà differito al primo orario disponibile.
Le guide che necessitassero di ulteriore tempo per le spiegazioni dovranno soffermarsi con il proprio gruppo all’esterno del portone del Castello, cioè nel borgo.
Si raccomanda di seguire il percorso di visita segnalato e di rispettare il tempo di visita.
ACQUISTO BIGLIETTI ONLINE: E' in corso l'attivazione del sevizio di e-ticketing https://www.museiitaliani.it/ Si prega di prestare particolare attenzione durante la visita al castello: alcuni percorsi sono disagevoli. La direzione non risponde di eventuali danni o infortuni.
I minori di 12 anni devono essere accompagnati.
I cani-guida per non vedenti e i cani per pet therapy certificata sono i benvenuti nella nostra sede, in tutti gli altri casi l’accesso agli animali non è consentito. In convenzione con BAUADVISOR è disponibile un servizio a pagamento di Dog Sitting e Dog Walker prenotabile con almeno 24 ore di anticipo a questo link.
https://www.bauadvisor.it/lista-settori.php?id=museo&nP=3&city=roma
Le riprese fotografiche e video, senza l’uso di stativi, luci e treppiedi, sono consentite solo ad uso personale. Ogni altra ripresa deve essere preventivamente autorizzata scrivendo a drm-ero@cultura.gov.it all’attenzione dell’Archivio Fotografico.
chiuso nei giorni 1 gennaio, 25 dicembre
La capienza consentita all’interno dei luoghi della cultura è pari a quella massima autorizzata prima della pandemia (nello specifico 99 persone complessivamente presenti per il Castello di Torrechiara), anche in caso di manifestazioni, come eventi, conferenze e concerti.
Per prenotare:
- Tel
- 052-1355255
Biglietteria
Orario di apertura:
- Lun
- Chiuso
- Mar
- 09:00 - 14:30
- Mer
- 09:00 - 14:30
- Gio
- 09:00 - 14:30
- Ven
- 09:00 - 14:30
- Sab
- 11:00 - 16:30
- Dom
- 11:00 - 16:30
Descrizione
Posto nelle prime propaggini dell'Appennino, a sud della città di Parma, in una zona collinare da secoli coltivata a vigneti, in posizione strategica su di un'altura che domina la sottostante vallata percorsa dal torrente Parma, il Castello di Torrechiara gode di un panorama di grande fascino, sia verso lo sbocco della valle sia verso la città ed è senza dubbio uno dei più notevoli esempi di architettura fortificata non solo dell'Emilia Romagna, ma di tutta Italia.
Fu fatto costruire tra il 1448 e il 1460 da Pier Maria Rossi, conte di San Secondo, grande condottiero al servizio dei Visconti, perché, da un lato, controllasse lo sbocco del torrente Parma nella pianura e rafforzasse quello scacchiere fortificato, che garantiva gli accessi dalla Liguria e dalla Toscana, in mano alla sua famiglia, e, dall'altro, per farne la sua dimora con l'amata Bianca Pellegrini da Arluno.
La rocca, che mostra l'influenza dei castelli sforzeschi-viscontei, nasce dunque non solo come strumento di difesa, ma anche come dimora signorile, fondendo strutture difensive e residenziali.
Il castello di Torrechiara, composto dal maniero e dall'antico borgo alto, è costruito su una piattaforma murata posta al sommo di un colle terrazzato (a m.278 s.l.m.): i lati orientale e meridionale della piattaforma sono stati costruiti artificialmente, come rivelano i numerosi locali sotterranei ricavati all'interno dei bastioni delimitati dal primo giro di mura, oggi visitabili, dopo un attento lavoro di recupero, conclusosi nel 2006.
Il maniero è delimitato da un doppio fossato con ponti levatoi e, pur soggetto a vari ingrandimenti e restauri, conserva la sua mole di epoca tardomedievale, con quattro torri angolari a forma quadrata: a nord il mastio, detto torre del leone, stemma nobiliare dei Rossi, di altezza doppia rispetto agli altri; a nord est di S.Nicomede, sopra l'omonimo Oratorio; ad ovest del Giglio; ad est della Camera d'oro. Le torri sono collegate da una doppia cortina muraria a merlature ghibelline, che definiscono un cortile rettangolare, detto Cortile d'onore (lato lungo m.26,55). Il cortile ha un lato porticato con volte a crociera e colonne in laterizio, nel primo ordine, e arenaria nel secondo, con soprastante loggiato. Vi si accede attraverso un lungo passaggio coperto. Verso la fine del XVI secolo furono sul fronte orientali innestati, sulle torri angolari della seconda cinta , due corpi di fabbrica con soprastanti terrazze coperte, creando un belvedere che domina su un amplissimo panorama.
Dal cortile, che conserva quasi intatta l'impronta stilistica quattrocentesca, si accede all'oratorio di S.Nicomede (torre nord-est), con portone originale costellato di borchie coi monogrammi di Bianca e Pier Maria e affreschi di Cesare Baglione: qui i due amanti si sarebbero fatti seppellire, come sembrano testimoniare due lapidi.
L'interno del castello è ricchissimo di sale affrescate, principalmente a temi naturalistici, fantastici e a grottesche.
Al piano terreno, le decorazioni delle sale di Giove, del Pergolato, della Vittoria, del Velario sono da ascriversi a Cesare Baglione, mentre la sala degli Angeli, con richiami alla cupola del Correggio nel Duomo di Parma, ad anonimo parmense dei primi decenni del ‘600, e la sala degli Stemmi è di epoca sicuramente posteriore.
Al piano superiore è il grande salone degli Acrobati, con affreschi sempre di Baglione e di Giovan Antonio Paganino (ultimi decenni del ‘500) e la più famosa Camera d'oro (torre di nord-est), la stanza nuziale che deve il suo nome alle foglie d'oro zecchino che un tempo rivestivano le formelle alle pareti, affrescate tra il 1460 e il 1462 da Benedetto Bembo (1420-25-1493?) , o, secondo recenti ipotesi attributive, dal meno noto fratello Gerolamo, con scene, nelle lunette della volta, del rituale dell'amore cavalleresco e, nelle vele, del pellegrinaggio d'amore di Bianca che va cercando, di castello in castello, l'amato, a celebrazione della potenza dell'amore e della vastità dei sui domini, restituiti con grande cura di particolari in vedute molto importanti dal punto di vista iconografico.
Gli stucchi in bassorilievo e le splendide formelle in terracotta con gli stemmi dei due amanti fanno di questo ambiente un esempio unico delle raffinatezze tardogotiche che caratterizzarono la corte di Francesco Sforza. Sullo stesso loggiato, su cui si affaccia la Camera d'oro, si snodano altre tre stanze dipinte dal Baglione, recentemente restaurate, dette dell'Aurora, del Meriggio e del Vespro, decorate con una serie di spettacolari panorami.
La Camera d'oro fu, nel suo arredo, completamente ricostruita su progetto dell'architetto Lamberto Cusani, dai pittori Amedeo Bocchi e Daniele De Strobel, dall'ebanista Ferdinando dell'Argine, dagli scultori Renato Brozzi ed Emilio Trombara, per rappresentare l'Emilia Romagna all'esposizione etnografica di Roma del 1911, nell'ambito delle celebrazioni dell'Unità d'Italia (1861-1911).
Il castello è sede di numerosi spettacoli estivi, tra i quali il Festival di Torrechiara "Renata Tebaldi" ed è stato spesso usato, proprio perché molto ben conservato e ricco d'atmosfera, quale set cinematografico di film come Ladyhawke di Richard Donner.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 17:51:24 / Ultimo aggiornamento 2024-06-03 07:50:03
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Carosello galleria
Castello di Torrechiara
Sala del Meriggio - Ph. M. Listri
© M. Listri
Castello di Torrechiara con foliage
Collezione di armi Cordero
© M. Baldassari
Castello di Torrechiara
Castello di Torrechiara vista serale
Castello di Torrechiara
© D. Bianchi
Castello di Torrechiara con la neve e daini
© A. Ghizzi Panizza
Camera d'oro, particolare formelle alle pareti
© M. Listri
Camera d'Oro
© M. Listri
Soffitto Camera d'Oro
© M. Listri
Sala dell'Aurora
© M. Listri
Sala dei paesaggi
© M. Listri
Sala della Vittoria
© M. Listri
Sala del Pergolato
© M. Listri
Collezione Cordero particolare
© M. Listri
Sala del Vepro
© M. Listri