“We Shake with Joy, We Shake with Grief” di Sammi Lynch

I dipinti di We Shake With Joy, We Shake With Grief utilizzano il mondo naturale come un'espressione della conoscenza e dell'emozione umana; le esperienze a cui fanno riferimento sono connessioni profonde, impermeabili con il paesaggio. Il dipinto Now I am a Lake richiama un senso di identità con la pianta in primo piano: la sua forma eretta è assimilabile a quella umana, permettendo allo spettatore di vedersi riflesso nel paesaggio. Il lago sullo sfondo attira lo spettatore permettendogli di riconoscersi in esso. Questa doppia riflessione trae ulteriore significato dalla costruzione del dipinto, che ibrida due paesaggi, quello domestico dell'artista e uno più lontano, distante.
Il titolo della mostra We Shake With Joy, We Shake With Grief, tratto da una poesia di Mary Oliver, pone l’accento sulla relatività delle nozioni di “giusto” e “sbagliato”, di “buono” e “cattivo”. Con la distanza e la prospettiva possiamo capire come le cose si relazionino e si trasformino l'una nell'altra.