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Risposta scritta all'interrogazione n. 4-10881 della dep. Marietta Tidei. Restauro del Blocco 21 del Museo di Auschwitz e nuovo allestimento del percorso espositivo.
Testo del comunicato
Si riscontra l’atto di sindacato ispettivo n. 4-10881, nel quale l’Onorevole interrogante, richiamate puntualmente le vicende che hanno condotto a consentire la rimozione del Memoriale italiano dei deportati nei campi di sterminio nazisti, ospitato nel Blocco 21 del Museo di Auschwitz, e a decidere il suo trasferimento in Italia, chiede “quali iniziative il Governo abbia intrapreso, per assicurare, da un lato, la piena salvaguardia e valorizzazione del Memoriale e la sua migliore contestualizzazione storica e culturale nella nuova sede e, dall'altro, il nuovo allestimento del «Blocco 21» nel museo di Auschwitz, in conformità con i più aggiornati criteri storici, didattici e museografici, al fine comune di conservare e tramandare una memoria storica di inestimabile importanza”. Nell’atto ispettivo cui si risponde, l’Onorevole interrogante ha ripercorso dettagliatamente tutta la recente vicenda che ha riguardato il Memoriale italiano dei deportati nei campi di sterminio nazisti, ospitato nel Blocco 21 del Museo di Auschwitz, richiamando anche le risposte fornite dal Governo al Parlamento, in occasione di diverse interrogazioni parlamentari. Il Governo ha da sempre ritenuto un dovere imprescindibile quello di garantire la conservazione della memoria della tragica pagina della storia italiana relativa alla persecuzione nazi-fascista e alle deportazioni nel campo di prigionia di Auschwitz, attraverso la realizzazione di ogni intervento idoneo a riallestire il Blocco 21, in modo conforme alle nuove linee guida del Museo e nel rispetto della volontà dell'Associazione nazionale ex deportati nei campi di sterminio (ANED), proprietaria del Memoriale. Quest'ultima, nel 2014, ha acconsentito al trasferimento del Memoriale presente nel Museo di Auschwitz, a patto che fosse assicurato il mantenimento dell’integrità dell’opera, al fine di renderla successivamente fruibile dal pubblico, in considerazione del suo alto valore storico per la memoria della persecuzione nazi-fascista. Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT), in attuazione degli indirizzi del Governo espressi in materia nella seduta della Camera dei deputati dell'11 febbraio 2015, si è adoperato per definire le modalità di smontaggio, trasporto, ricollocazione e restauro nella nuova sede dell'opera. Tra le diverse ipotesi esplorate di collocazione in città italiane, la scelta, condivisa con l'ANED, è caduta sulla sede proposta dal Comune di Firenze, con il sostegno della Regione Toscana, presso la struttura denominata EX3, posta in viale Donato Giannotti 81/85, ritenuta idonea a consentirne la conservazione e la valorizzazione. Conseguentemente il MIBACT, la Regione, il Comune e l'ANED il 20 maggio 2015 hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per definire le modalità del trasferimento del memoriale a Firenze e per la sua successiva valorizzazione. In tale protocollo, in sintesi, le parti si impegnano, ciascuna negli ambiti di competenza propri, nel comune intento a sviluppare tutte le azioni necessarie per restituire alla fruibilità ed alla memoria pubblica il Memoriale, nella pluralità dei suoi significati storici, artistici e di memoria civile. Il 1° ottobre 2015 la Presidenza del Consiglio dei ministri, il MIBACT e l'Istituto superiore per la conservazione e il restauro (ISCR) hanno sottoscritto una convenzione recante modalità e termini per il trasferimento in Italia del Memoriale e per il suo riallestimento nella sede di Firenze, al fine di restituirlo alla fruibilità e alla memoria pubblica. Per le operazioni di documentazione, messa in sicurezza, smontaggio, imballaggio, carico, trasporto e riallestimento a Firenze del Memoriale è stata destinata la somma di euro 156.960,00, quota parte dello stanziamento, pari a euro 900.000,00, autorizzato una tantum dall'art. 50, comma 7-bis, del decreto-legge n. 248 del 2007 (convertito con modificazioni dalla legge n. 31 del 2008) e assegnato al capitolo 232 del bilancio della Presidenza del Consiglio dei ministri, "Somme da destinare al restauro del blocco n. 21 del campo di Auschwitz". Le operazioni di smontaggio dell'allestimento, compiute da una ditta specializzata, sotto la sorveglianza di personale dell’ISCR di Roma e dell’Opificio delle pietre dure di Firenze, sono iniziate il 7 dicembre 2015 e si sono concluse nei tempi previsti dal crono-programma. Lo smontaggio ha evidenziato l'eccezionalità dimensionale -oltre che simbolica- dell'opera: una volta distese le 21 tele dipinte dall'artista Pupino Samonà (esponente di primo piano della pittura del secondo Novecento in Italia e allievo di Giacomo Balla) presentano un lato lungo di circa 12,00 metri e un ingombro del lato breve di circa 2,60 metri, per un'estensione totale dell'opera che si aggira intorno ai 580 metri quadrati. Lo svolgimento delle operazioni di smontaggio ha consentito ai tecnici del MIBACT di effettuare una attenta e accurata ricognizione dell’opera, a seguito della quale si è potuto constatare che, in generale, lo stato di conservazione delle parti in vista della pittura è piuttosto soddisfacente; viceversa tutte le zone di sacrificio sono generalmente molto abrase lungo le piegature e presentano micro cadute diffuse della pellicola pittorica e gore di umidità, da mettere in relazione al lavaggio delle passerelle lignee centrali per le pulizie periodiche. All’alba del 1° febbraio 2016 il Memoriale è giunto a Firenze, nello spazio EX3 nel quartiere Gavinana. Nel pomeriggio, la conclusione di questa prima fase dell’operazione di recupero e valorizzazione del Memoriale è stata presentata pubblicamente alla presenza del presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, del sindaco di Firenze, Dario Nardella e del sottosegretario del MIBACT, on. Ilaria Borletti Buitoni. Tutto il materiale risulta, al momento, depositato in sicurezza negli spazi ad esso destinati all’interno del padiglione EX3. La regione Toscana ha già avviato la procedura di costituzione del Comitato tecnico-scientifico – già previsto dal protocollo di intesa del 20 maggio 2015 – che avrà il compito di elaborare il progetto culturale legato alla ricollocazione del Memoriale e di impostare i lavori di rifunzionalizzazione del padiglione EX3. In tale organismo, questo Ministero sarà rappresentato dal dirigente generale arch. Carla Di Francesco. La citata convenzione del 1° ottobre 2015 prevede che, fatti salvi impedimenti non prevedibili, il Memoriale sia riallestito entro il prossimo mese di settembre. Con riguardo al nuovo allestimento del Blocco 21 nel museo di Auschwitz, con decreto del 5 marzo 2015 (successivamente integrato da altro decreto del 13 ottobre 2015), il Presidente del Consiglio dei ministri ha istituito la "Commissione per il restauro del blocco 21 del Museo di Auschwitz-Birkenau e per il nuovo allestimento del percorso espositivo italiano", con il compito di proporre al Presidente del Consiglio dei ministri un progetto completo e organico per il restauro del Blocco 21 del Museo di Auschwitz-Birkenau e per il nuovo allestimento del percorso espositivo italiano. La Commissione è presieduta dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Segretario del Consiglio dei ministri ed è composta da due rappresentanti per ciascuno, in rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei ministri, dei Ministeri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, dell’istruzione, dell’università e della ricerca, dei beni e delle attività culturali e del turismo, dell’Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti (ANED), della Fondazione Memoria della deportazione, dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (UCEI) e della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea (CDEC). Il MIBACT ha designato l’arch. Gisella Capponi, Direttore dell’Istituto Superiore per la conservazione e il restauro, e il dott. Marco Ciatti, Direttore dell’Opificio delle Pietre dure. Con il citato decreto del 13 ottobre 2015 si è provveduto anche alla nomina dei componenti della Commissione che rimarrà in carica un anno, decorrente dalla data di entrata in vigore del decreto di nomina. La Commissione si è insediata in data 16 marzo scorso e ha eletto, nel suo ambito, il Comitato tecnico scientifico.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:29:21 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:29:21