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Risposta scritta all'interrogazione n. 4-09817 del dep. Massimiliano Bernini. Viterbo. Distruzione di affreschi del XV sec. in via San Leonardo. Denuncia di presunti danni.
Testo del comunicato
Si riscontra l’atto di sindacato ispettivo n. 4-09817, nel quale l’Onorevole interrogante, con riferimento ad un articolo apparso su un sito di informazione online viterbese nel quale si denuncia la perdita di un affresco del ‘400 avvenuta a causa di lavori all’intonaco della facciata di un edificio del centro storico (via di San Leonardo), chiede di sapere se il Ministero sia a conoscenza del fatto e quali siano le iniziative che intende intraprendere per portare in evidenza eventuali responsabilità dell’accaduto. A tal proposito si comunica quanto segue. In data 8 settembre 2015 è stato effettuato un sopralluogo dell’immobile interessato dai lavori da parte di un funzionario della Soprintendenza paesaggistica territoriale, durante il quale si è potuta constatare la permanenza di parte del fregio sottostante i due spioventi del tetto a capanna. Quanto rimane delle due fasce sottostanti alle due falde è un elegante fregio a girali vegetali dipinto in bianco con rinforzi di ocra rossa, eseguito su un intonachino chiaro databile tra il tardo ‘400 e gli inizi del Cinquecento. Tale decorazione non è documentata nelle schede di catalogo “OA” (Opere e Oggetto d’Arte) della Soprintendenza competente, né risulta agli atti alcuna apposizione di vincolo di tutela a carico dell’edificio. Una documentazione fotografica relativa alla facciata dell’edificio e ad un dettaglio dell’intonaco dipinto è riportata nella pubblicazione curata da Simonetta VALTIERI e Enzo BENTIVOGLIO “Viterbo nel Rinascimento”, Milano 2012, p. 87. In merito all’intervento di demolizione effettuato sulle decorazioni in oggetto, nessuna richiesta di rilascio di permesso è stata mai inoltrata alla Soprintendenza competente. Si fa presente che le risultanze del sopralluogo effettuato l’8 settembre u.s. sono state inviate dalla Soprintendenza paesaggistica con nota del 16 settembre 2015 anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo. In tale nota è stato inoltre specificato che il fregio risulta assoggettato all’art. 11, comma a) del Codice dei beni culturali, secondo il quale sono beni culturali, in quanto oggetto di specifiche disposizioni di tutela “gli affreschi, gli stemmi, i graffiti, le lapidi, le iscrizioni, i tabernacoli e gli altri ornamenti di edifici, esposti o non alla pubblica vista, di cui all'articolo 50, comma 1”. L’art. 50 del Codice beni culturali, riguardante propriamente il “Distacco dei beni culturali”, al comma 1 dispone che “è vietato, senza l'autorizzazione del soprintendente, disporre ed eseguire il distacco di affreschi, stemmi, graffiti, lapidi, iscrizioni, tabernacoli ed altri ornamenti, esposti o non alla pubblica vista”. Da quanto comunicato dal Dott. Felice Orlandini, Ispettore onorario del Ministero nel settore beni architettonici, storici ed etnoantropologici della provincia di Viterbo, nonché Ispettore capo della Polizia di Stato, in servizio presso la squadra di polizia giudiziaria, collaboratore del procuratore capo di Viterbo in numerose inchieste che hanno portato al recupero di opere d'arte trafugate, il palazzetto medievale in via san Leonardo è stato posto sotto sequestro preventivo. Il provvedimento è stato adottato dalla sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Viterbo in base all'articolo 321, comma 3 bis, del codice penale. La polizia giudiziaria è quindi intervenuta d'urgenza per evitare che la libera disponibilità dell’edificio potesse aggravare la situazione o agevolare la continuazione di eventuali reati. Resta purtroppo il fatto che degli antichi affreschi rimane solo una piccola porzione in alto a destra, in cui sono raffigurati dei girali su fondo rosso e una figura umana racchiusa in un riquadro.
Documentazione:
Bernini 19 novembre 2015
(documento in formato pdf, peso 122 Kb, data ultimo aggiornamento: 08 gennaio 2016 )