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Risposta scritta all'interrogazione n. 4-04864 del sen. Giorgio Pagliari. Interventi di manutenzione sul ponte sul fiume Taro (Parma).
Testo del comunicato
Si riscontra l’atto di sindacato ispettivo n. 4-04864, con il quale l’Onorevole interrogante, premesso che il ponte sul fiume Taro è stato dichiarato bene di interesse storico artistico e rappresenta una delle maggiori opere a livello infrastrutturale e viario per il territorio; che esso necessita di interventi di manutenzione, in quanto eventi atmosferici e usura del tempo ne mettono seriamente a rischio l'integrità, chiede di sapere in che modo il Ministero intenda intervenire al fine di sostenere le amministrazioni locali negli indifferibili interventi di manutenzione straordinaria e recupero conservativo del ponte. A tal proposito si rappresenta quanto segue. Occorre innanzitutto sottolineare il fatto che con Decreto della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Regione Emilia-Romagna in data 29/10/2014, il Ponte sul Taro, struttura di grande interesse storico e architettonico, è stato dichiarato di "interesse culturale". La Soprintendenza architettonica competente per territorio è da lungo tempo a conoscenza delle gravi condizioni in cui versa il ponte e ne sorveglia con attenzione lo stato di conservazione. E’ infatti del settembre 2000 la prima segnalazione della Soprintendenza alla Soc. ANAS di Bologna, all’epoca proprietaria del ponte, con la quale si chiedeva di provvedere ai necessari interventi di restauro e consolidamento del ponte, ma la società ANAS ritenne di non dover intervenire. Il ponte poi fu ceduto nel 2005 dall’ANAS ai Comuni di Parma per 2/4, di Fontevivo per 1/4 e di Noceto per il restante ¼. Da allora sono state diramate diverse comunicazioni da parte della Soprintendenza a vari enti locali, inerenti allo stato di degrado del ponte, nelle quali veniva costantemente sottolineata la necessità di predisporre un piano di riqualificazione dell’intera area, anche per la presenza della zona a parco fluviale, area paesaggisticamente tutelata. Nonostante le varie azioni di sensibilizzazione che negli anni la Soprintendenza ha avviato presso vari enti, non vi è stata alcuna proposta di fattivo intervento. Presso la Soprintendenza è conservato un ampio carteggio in merito alla vicenda riguardante lo stato conservativo del ponte sul Taro. Nel dicembre 2013, a causa dello scarso stato manutentivo del ponte, si è verificato il distacco di alcuni mattoni da una delle arcate del ponte, che ha comportato l’intervento dei Vigili del Fuoco; in quell’occasione il Comune di Parma ha provveduto a realizzare le opere di salvaguardia richieste dal Comando dei Vigili del fuoco. A seguito di incontri avvenuti tra le Amministrazioni comunali proprietarie del ponte, è stato redatto un progetto di fattibilità sul monitoraggio strutturale e restauro del ponte presentato nel settembre 2014 dal Comune di Parma agli altri comuni proprietari, nonché al Ministero, dell’onere stimato in circa 10 milioni di euro. Sulla base di tale progetto, ed in considerazione dell'importanza che il ponte riveste nei confronti degli intensi traffici veicolari sulla Via Emilia già da epoche antiche, e per i quali esso è da considerarsi infrastruttura pubblica di primaria importanza, la Soprintendenza competente ha proposto l’inserimento di interventi di recupero del ponte nella programmazione triennale ordinaria 2015-2017 di questo Ministero, proposta tuttavia non accolta in fase di adozione. Da ultimo si sottolinea che un ulteriore intervento dei Vigili del Fuoco è stato effettuato nell’ottobre 2015, a seguito del quale è seguita una fitta corrispondenza tra la Soprintendenza e i comuni di Fontevivo (a seguito di emissioni di alcune ordinanze contingibili e urgenti, nonché risposte a interrogazioni del consiglio regionale dell’Emilia Romagna) e di Parma. Gli interventi attualmente in corso sul ponte si riferiscono alla mera manutenzione, spettante agli Enti proprietari e gestori del ponte e della strada (Via Emilia), ma non concernono interventi di consolidamento da attuare per iniziativa dei tre comuni proprietari del ponte, i quali hanno già segnalato la mancanza di disponibilità finanziaria per attivare anche le pur minime operazioni di consolidamento strutturale del ponte. Si fa presente infine che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in data 15 gennaio 2016 ha comunicato a questo Ministero di non disporre di elementi utili per la risposta ai quesiti posti dall’On. Interrogante. Si intende, peraltro, esprimere in conclusione l’impegno di questa Amministrazione a promuovere ogni utile collaborazione fra le diverse istituzioni interessate, al fine di individuare gli strumenti anche finanziari atti ad avviare il problema segnalato, della cui rilevanza vi è piena consapevolezza, a soddisfacente soluzione.
Documentazione:
Pagliari 17 marzo 2016
(documento in formato pdf, peso 1641 Kb, data ultimo aggiornamento: 22 aprile 2016 )