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Risposta scritta all'interrogazione n. 4-04520 del sen. Gian Marco Centinaio. Scavi di Pompei. Cedimento di un muretto.
Testo del comunicato
Si riscontra l’atto di sindacato ispettivo n. 4-04520, nel quale il Senatore interrogante, con riferimento al cedimento, negli scavi di Pompei, di un muretto delimitante due ambienti, non coperti, della Caupona di Demetrius e Helpis Afra, “avvenuto in una area per la quale sarebbe già stata progettata la messa in sicurezza nell’ambito del ´Grande progetto Pompei´, in cui i lavori, già messi a gara, sarebbero già dovuti cominciare”, chiede di conoscere “quali siano i motivi per cui tali interventi non siano ancora iniziati”. Riguardo al quesito posto dal Senatore interrogante, la Soprintendenza speciale per Pompei, Ercolano e Stabia ha comunicato che la gara riguardante “Affidamento della progettazione esecutiva e della esecuzione dei lavori, previa acquisizione del progetto definitivo in sede di gara sulla base del progetto preliminare, relativa all’intervento: «Messa in Sicurezza delle Regiones I, II, III»”, è stata bandita il 30 aprile 2015, ai sensi dell’ articolo 53, comma 2, lettera c) e dell’articolo 55, comma 5 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE), in linea con le previsioni del Piano di azione del Grande Progetto Pompei adottato dalla Commissione europea – Direzione generale politica regionale e urbana, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con l’accordo firmato il 17 luglio 2014. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte era fissato per il giorno 30 luglio 2015. La commissione giudicatrice si è insediata il 3 agosto 2015 e ha proceduto all’esame delle offerte pervenute. Con provvedimento del 3 dicembre 2015 la gara è stata aggiudicata. Sulla stessa pendono due ricorsi da parte di due diversi operatori economici, dinanzi al Tribunale amministrativo regionale della Campania, per uno dei quali è stata accolta la domanda cautelare in vista del riesame. Il contratto, pertanto, non risulta ancora stipulato. Il progetto, che ha accorpato tre distinte regiones di Pompei, risulta il più consistente dal punto di vista dell’estensione territoriale (circa dodici ettari) e la sua cantierizzazione consentirà di mettere in sicurezza anche l’ultimo settore della città antica non ancora oggetto di interventi, realizzando, per la prima volta nella storia del sito archeologico, un programma organico di lavoro esteso a tutta la città scavata.
Documentazione:
Centinaio 20 luglio 2016
(documento in formato pdf, peso 88 Kb, data ultimo aggiornamento: 05 settembre 2016 )