Tipo Luogo:
Parco Archeologico
Parco archeologico di Ercolano - Area archeologica
Apertura
Prenotazione Non richiesta
Orario di apertura:
Informazioni apertura
Info
Dal 1 maggio 2022, per effetto dell’ordinanza del Ministero della Salute del 28 aprile 2022, decade l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Si ritiene tuttavia opportuno raccomandarne l’utilizzo.
Dal 1° Aprile 2022, con l’entrata in vigore del decreto-legge 24 marzo 2022, n.24, che stabilisce la fine dello stato di emergenza, cambiano le modalità di accesso ai luoghi della cultura e dello spettacolo. .
Per l’accesso al Parco Archeologico di Ercolano non è più richiesto il possesso del green pass rafforzato, né di quello base.
Dal 1° Aprile 2022, con l’entrata in vigore del decreto-legge 24 marzo 2022, n.24, che stabilisce la fine dello stato di emergenza, cambiano le modalità di accesso ai luoghi della cultura e dello spettacolo. .
Per l’accesso al Parco Archeologico di Ercolano non è più richiesto il possesso del green pass rafforzato, né di quello base.
Biglietteria
Orario di apertura:
- Lun
- 08:30 - 15:30
- Mar
- 08:30 - 15:30
- Mer
- 08:00 - 15:30
- Gio
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- Ven
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- Sab
- 08:30 - 15:30
- Dom
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Informazioni biglietteria
Info
BIGLIETTI:
I biglietti sono acquistabili al costo di € 16,00 in loco e online al sito https://ecm.coopculture.it/index.php?option=com_snapp&view=products&snappTemplate=template3&catalogid=E5A5F35F-89DC-E4B3-0EFE-0162430CAD92&lang=it&cartSessionId
Il biglietto dovrà essere mostrato all’ingresso, direttamente su smartphone/tablet (QRcode) o già stampato a casa su carta e poi conservato per registrarlo sul tornello. giovani tra i 18 e 25 anni non compiuti biglietto 2€;
gratuità e riduzioni come da normativa (necessaria sempre la prenotazione).
(Attenzione: con il biglietto è consentito un unico ingresso. Il biglietto giovani 18-25 non compiuti è valido per i cittadini della comunità europea muniti di documento di riconoscimento. Consultare il link ‘Info MIC agevolazioni’ per tutte le informazioni su gratuità e riduzioni).
18 app: è attivo il servizio 18 app: per tutte le info vai al sito dedicato
ABBONAMENTI : -ErcolanoCard per individuali al costo di euro 30, valida per 1 persona; -ErcolanoCardFamily al costo di euro 58 per 2 adulti e minori accompagnati; -ErcolanoCardYoung al costo di euro 5 per i ragazzi tra i 18 e i 25 anni. Tutti gli abbonamenti sono validi per 365 giorni dal primo utilizzo, quelli sottoscritti in precedenza e sino al 30 giugno avranno regolare validità sino alla loro scadenza naturale. I biglietti sono acquistabili in loco e online al sito ercolano.coopculture.it
Il biglietto dovrà essere mostrato all’ingresso, direttamente su smartphone/tablet (QRcode) o già stampato a casa su carta e poi conservato per registrarlo sul tornello. giovani tra i 18 e 25 anni non compiuti biglietto 2€;
gratuità e riduzioni come da normativa (necessaria sempre la prenotazione).
(Attenzione: con il biglietto è consentito un unico ingresso. Il biglietto giovani 18-25 non compiuti è valido per i cittadini della comunità europea muniti di documento di riconoscimento. Consultare il link ‘Info MIC agevolazioni’ per tutte le informazioni su gratuità e riduzioni).
18 app: è attivo il servizio 18 app: per tutte le info vai al sito dedicato
ABBONAMENTI : -ErcolanoCard per individuali al costo di euro 30, valida per 1 persona; -ErcolanoCardFamily al costo di euro 58 per 2 adulti e minori accompagnati; -ErcolanoCardYoung al costo di euro 5 per i ragazzi tra i 18 e i 25 anni. Tutti gli abbonamenti sono validi per 365 giorni dal primo utilizzo, quelli sottoscritti in precedenza e sino al 30 giugno avranno regolare validità sino alla loro scadenza naturale. I biglietti sono acquistabili in loco e online al sito ercolano.coopculture.it
Descrizione
Parco Archeologico di Ercolano: Area Archeologica
La città romana di Ercolano, distrutta e sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., fu riportata alle cronache della storia nel Settecento grazie alle esplorazioni borboniche. Provvisto di mura modeste, il centro abitato fu costruito su un pianoro vulcanico a strapiombo sul mare posto ai piedi del Vesuvio, limitato sul lato orientale e su quello occidentale da due torrenti; due insenature fluviali vi costituivano approdi naturali e sicuri. Le dimensioni della città erano in realtà piuttosto modeste: è stato ipotizzato che la superficie complessiva racchiusa dalle mura fosse di circa 20 ettari, della quale sono ora visibili a cielo aperto circa 4,5 ettari, per una popolazione di circa 4000 abitanti.
Nonostante la storia plurisecolare, dunque, gli scavi hanno rimesso alla luce solo una parte della città antica, cosicché gran parte dell’antica Herculaneum rimane ancora sepolta sotto terra, custodendo tra l’altro tutta l’area forense, gli edifici sacri e civili con i loro preziosi arredi ed apparati decorativi.
Attualmente la gran parte del parco archeologico visitabile è costituita, ad eccezione delle terme e della palestra, da abitazioni private di età imperiale, caratterizzate da una grande varietà tipologica: case con impianto tradizionale, caseggiati plurifamiliari, grandi residenze che sviluppano parte dei loro quartieri in posizione dominante sul mare ed a cavallo delle mura.
Nonostante i limiti di estensione della città portata alla luce, sembra che l’impianto urbano fosse articolato su almeno tre decumani (solo due scavati a cielo aperto: il decumano inferiore e quello massimo, in parte pedonalizzato con l’arco quadrifronte ad Ovest e l’accesso al tempio della Magna Mater ad Est) intersecati da cinque cardini (di cui solo tre a cielo aperto), perpendicolari ai decumani ed alla linea di costa. Anche il limite meridionale della città risulta sufficientemente noto, con le sue potenti sostruzioni voltate (fornici), le soprastanti terrazze con le terme suburbane e le grandi domus private, articolate anche su più livelli. Dionigi di Alicarnasso attribuisce la fondazione mitica della città ad Eracle di ritorno dall’Iberia, mentre Strabone riferisce che la città fu dapprima in mano agli Opici-Osci, poi agli Etruschi ed ai Pelasgi ed infine ai Sanniti.
Al pari di Pompei e di Stabiae, anche Ercolano dovette rientrare nell’orbita della confederazione nucerina. Ribellatasi a Roma durante la Guerra Sociale, venne assalita e conquistata nell’89 a.C. dal legato di Lucius Cornelius Sulla, Titus Didius, e fu quindi interessata dal processo di municipalizzazione condotto dai Romani che investì tutta l’Italia centro-meridionale.
La vita della città fu infine bruscamente interrotta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C..
Col tempo il ricordo dell’ubicazione dell’antica città romana si perse, e solo nel 1710 un contadino, Ambrogio Nucerino, scavando un pozzo per irrigare il proprio orto, recuperò molti frammenti di marmo pregiati, che solo più tardi si compresero appartenere al teatro della città antica. Informato della scoperta il nobile Emanuel-Maurice di Lorena, principe di Elboeuf, acquistò il pozzo e per nove mesi condusse nell’area scavi per cunicoli a proprie spese, grazie ai quali recuperò nove statue con cui omaggiò i potenti del tempo. Ma solo nel 1738, per volere del re Carlo III di Borbone, iniziarono sistematiche esplorazioni per cunicoli del sito antico.
Nel 1828 sotto il regno di Francesco I di Borbone furono intrapresi per la prima volta gli scavi “a cielo aperto”, eseguiti fino al 1875. Dopo una lunghissima interruzione, i lavori furono ripresi nel 1927 da Amedeo Maiuri, che li condusse fino al 1958, ma già nel 1942 quasi tutta l’area che costituisce l’attuale parco archeologico era stata riportata alla luce e contestualmente restaurata e coperta.
Fra il 1960 ed il 1969 ulteriori lavori sono stati condotti nel settore settentrionale dell’Insula VI e lungo il decumano massimo, mentre negli ultimi venti anni è stata esplorata l’antica spiaggia, coincidente con la fascia più meridionale dell’area archeologica. In questa zona sono stati riportati alla luce dodici ambienti con ingresso ad arco (i fornici), ricoveri per barche e magazzini, ove avevano cercato riparo molti Ercolanesi in fuga dall’eruzione.
Negli anni 1996-1998 sono stati eseguiti gli scavi a cielo aperto nell’area convenzionalmente denominata “Scavi Nuovi”, collegata al parco archeologico propriamente detto mediante una stretta e profonda trincea che, innestandosi all’altezza della Casa di Aristide, prosegue con una galleria al di sotto del moderno Vico Mare. In questa area, ove nuovi lavori di scavo, restauro e valorizzazione sono stati eseguiti dalla Soprintendenza negli anni 2007-2009 grazie a un finanziamento della Comunità Europea sono attualmente in luce strutture appartenenti alla Villa dei Papiri (quartiere dell’atrio, primo piano inferiore e terrazza sul mare), già esplorata per cunicoli sotterranei nel Settecento, ma anche parte di un complesso termale dell’Insula nord-occidentale e di un lussuoso edificio residenziale dell’Insula I.
Nessuno di questi siti è stato possibile portare alla luce nella sua interezza, poiché le strutture si sviluppano per la maggior parte al di sotto di terreni che non sono stati espropriati. Un sistema di pompe idrovore, infatti, deve tenere sotto controllo in modo permanente la falda dell’acqua affiorante per effetto dello sprofondamento della linea di costa antica a seguito dell’eruzione del 79 d.C. e dei fenomeni ad essa collegati.
La riapertura del Decumano Massimo – la strada principale dell’antica città di Ercolano – sancisce il passaggio finale della riconsegna delle strade romane ai visitatori e conclude un capitolo importante relativo ai lavori realizzati che hanno interessato le botteghe lungo la scarpata Nord ed alcune delle più interessanti dimore romane del sito archeologico.
Un importante supporto alle attività dell’Istituto è assicurato dal team dell’Herculaneum Conservation Project (HCP) che opera dal 2001 in un progetto di rafforzamento e programmazione su mandato del Packard Humanities Institute (PHI). Grazie a quest’azione sono attive sul sito efficaci strategie di tutela, operate attraverso cicli di manutenzione programmata, con interventi all’interno di tre macro-categorie (manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro), la cui applicazione ha portato negli ultimi anni alla creazione di un sistema di gestione sostenibile.
Gli ultimi anni hanno visto un continuo sforzo di progressivo e costante ampliamento della fruizione degli edifici in area archeologica, attraverso lavori di restauro e manutenzione, tra cui è possibile citare alcuni dei più importanti: è del 2018 la riapertura del Teatro Antico, del 2019 la riapertura della Casa del Bicentenario, del 2022 la riapertura della Casa della Gemma e continuano i lavori per aprire al pubblico ulteriori straordinarie domus.
Tra i progetti più recenti quello che ha portato alla valorizzazione dell’Antica Spiaggia.
In questo fermento di attività per il pubblico si colloca anche il programma espositivo Ercolano. Talento passato, presente e futuro, che ha dato luogo prima alla Mostra SplendORI. Il lusso degli ornamenti ad Ercolano, che è diventata un’esposizione permanente nei locali dell’Antiquarium del Parco, seguita dalla mostra Materia. Il Legno che non bruciò a Ercolano, nei locali della Reggia di Portici.
L’espansione della fruibilità del patrimonio ercolanese viene concepita anche in senso digitale grazie al progetto Ercolano Digitale, fruibile tramite una piattaforma Open Data sviluppata con il Packard Humanities Institute, ma anche attraverso una fitta produzione di contenuti digitali per i social, tra cui la fortunatissima serie di video del progetto Lapilli.
Le strategie comunicative sono state rafforzate da una pluripremiata nuova identità visiva che veicola i valori identitari del Parco attraverso il richiamo simbolico a Ercole e al suo “nodo”.
Il progetto di riqualificazione urbana di via Mare contribuisce a supportare la sempre più forte connessione del Parco con il suo territorio di riferimento, così come i numerosi accordi sottoscritti con stakeholders di varia natura, dagli Enti territoriali, alle associazioni del terzo settore, scuole, dipartimenti universitari ed istituti di ricerca contribuiscono a creare una solida rete territoriale, nazionale ed internazionale.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 17:51:03 / Ultimo aggiornamento 2024-10-14 15:57:25
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