Parco archeologico dell'Appia antica - Mausoleo di Cecilia Metella e Chiesa di San Nicola
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InfoBiglietto cumulativo settimanale: intero 12€ / ridotto 2€* / gratuito***. Il biglietto consente l’accesso a tutti i siti del Parco dell’Appia Antica: Antiquarium di Lucrezia Romana, Mausoleo di Cecilia Metella, Complesso di Capo di Bove, Villa dei Quintili – Santa Maria Nova, Tombe della via Latina, Villa di Sette Bassi, nell’arco di sette giorni dalla data del primo accesso, previa prenotazione.
Biglietto Villa di Sette Bassi: intero 6€ / ridotto 2€* / gratuito***. Il biglietto consente di prenotare una visita accompagnata nel sito di Villa di Sette Bassi, nelle fasce orarie di apertura al pubblico.
Biglietto Tombe di via Latina: intero 6€ / ridotto 2€* / gratuito***. Il biglietto consente di prenotare una visita accompagnata nel sito di Tombe di via Latina, nelle fasce orarie di apertura al pubblico.
La Mia Appia Card: 25€. Abbonamento nominativo e valido 1 anno solare dalla data di primo accesso, che consente ingressi illimitati in tutti i siti del Parco Archeologico dell’Appia Antica previa prenotazione.
*Ridotto: ingresso agevolato riservato ai giovani dell’UE tra i 18 e 24 anni (sino al giorno del compimento del 25esimo anno di età incluso).
**Ridotto Roma Pass: riduzione riservata ai possessori della tessera 48h e 72h Roma Pass.
***Gratuito: per i minori di 18 anni (UE ed extra UE), disabili, guide turistiche, docenti, membri ICOM e tutte le altre agevolazioni previste dalla normativa.
Descrizione
Il Mausoleo di Cecilia Metella può essere considerato il monumento simbolo della via Appia antica, noto e riprodotto fin dal Rinascimento al pari dei più celebri monumenti di Roma e oggetto di particolare attenzione da parte di archeologi, architetti, disegnatori e vedutisti. La tomba è stata costruita al III miglio della via Appia negli anni 30-20 a.C. in posizione dominante rispetto alla strada, proprio nel punto in cui si è arrestata la colata di lava leucitica risalente a circa 260.00 anni fa, espulsa dal complesso vulcanico dei Colli Albani.
La tomba monumentale venne eretta per ospitare le spoglie di una nobildonna romana di cui si conoscono, grazie all'iscrizione ancora conservata, soltanto alcuni suoi gradi di parentela. Il padre era Quinto Cecilio Metello, console nel 69 a.C., che tra il 68 e il 65 conquistò l’isola di Creta da cui gli derivò l’appellativo Cretico; il marito era, con ogni probabilità, Marco Licinio Crasso distintosi al seguito di Cesare nella spedizione in Gallia e figlio del celebre Crasso, membro del primo triumvirato insieme a Cesare e Pompeo. L’imponente tomba va pertanto interpretata sia come omaggio alla defunta che come una forma di celebrazione delle glorie, delle ricchezze e del prestigio della famiglia committente. Il monumento è costituito da un basamento a pianta quadrata realizzato in conglomerato cementizio di scaglie di selce foderato in origine da blocchi di travertino, di cui oggi si conservano solo alcune testate infisse nel nucleo a causa dei ripetuti spogli di età rinascimentale; su questa base si innalza un’imponente cilindro, ancora rivestito dalle originarie lastre di travertino, sulla cui parte sommitale vi è un fregio marmoreo decorato con bucrani e ghirlande di fiori e frutta interrotto da un altorilievo con trofeo di armi e la figura di un barbaro prigioniero con le mani legate dietro la schiena. Probabilmente il cilindro era originariamente sormontato da un tumulo di terra ricoperto da vegetazione. L’interno della tomba è costituito da una camera funeraria di forma leggermente conica del diametro di circa 6,50 metri, che occupa tutta l’altezza del cilindro, aperta sulla sommità con un oculus e rivestita da una cortina laterizia di ottima fattura.
La sommità del mausoleo si presenta oggi coronata da una merlatura di tipo ghibellino relativa alle modificazioni edilizie realizzate dalla famiglia Caetani per trasformare il sepolcro nel torrione principale del castrum fatto costruire all'inizio del XIV a cavallo dell'antico tracciato stradale e che conteneva al suo interno la chiesa di San Nicola. La parte abitativa della fortificazione, con i suoi tipici muri merlati e le belle finestre bifore, oggi ospita al proprio interno una raccolta di statue, sarcofagi, iscrizioni e rilievi provenienti dalla via Appia e relativa ai ricchi monumenti funerari che ci si affacciavano.
Il percorso si è recentemente arricchito con nuove installazioni multimediali: postazioni oculus che offrono una modalità di fruizione immersiva con la ricostruzione 3D delle sale del palazzo Caetani e tutti i suoi arredi, la proiezione di Cecilia Metella che nella penombra della camera funeraria guida il visitatore, e infine il videomapping nella camera della lava dove suoni e immagini raccontano lo sviluppo del paesaggio nel corso dei millenni e l'interazione tra uomo e ambiente.
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