Tipo Luogo:
Biblioteca Statale
Complesso monumentale della Pilotta - Biblioteca Palatina di Parma
Apertura
Prenotazione Consigliata
Orario di apertura:
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- 09:00 - 13:00
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Informazioni apertura
InfoDescrizione
La Biblioteca Palatina (già Reale Biblioteca Parmense, Biblioteca Nazionale, Bibliothèque Imperiale, Bibliothèque de la Ville de Parme, Biblioteca Ducale, Biblioteca Nazionale) nasce il primo agosto 1761, allorché don Filippo di Borbone, duca di Parma, Piacenza e Guastalla, nomina il torinese teatino Paolo Maria Paciaudi “Antiquario e Bibliotecario” con un decreto col quale rende manifesta la volontà politica di dotare il suo Stato di una biblioteca di utilità pubblica, perseguendo l’ambizioso e illuminato progetto culturale del suo colto primo ministro, Guillaume Du Tillot.
Questi, infatti, intendeva istituire una biblioteca a servizio di ogni genere di studi, considerato che il territorio versava in stato di grave decadenza dopo che don Carlo, fratello di don Filippo, nel 1736 aveva trasferito a Napoli le precedenti raccolte librarie, assieme a ogni altra opera d’arte e bene prezioso del ducato. Vero e proprio modello di istituzione culturale illuminista, sita in saloni disegnati dalle mani esperte di Alexandre-Ennemond Petitot e di Niccolò Bettoli, è nota in tutto il mondo per il suo fondo ebraico e per la sua collezione unica di incunaboli e manoscritti.
Patrimonio
La Biblioteca Palatina possiede e tutela circa 1.000.000 di volumi.
Il Fondo Parmense costituisce indubbiamente la raccolta più cospicua della Biblioteca, in quanto memoria storica dell’incremento del patrimonio bibliografico, manoscritto e a stampa, nonché documentario e artistico della Biblioteca fin dalla sua istituzione. Nel fondo sono confluite, indipendentemente dalle diverse collocazioni attribuite nel tempo, tutte le acquisizioni entrate nell’Istituto per libera scelta dei bibliotecari che si sono succeduti nel corso dei secoli, a partire dal patrimonio iniziale, risultato dell’attività, della ricerca e della lungimiranza intellettuale di Paolo Maria Paciaudi.
Il Fondo Parmense contiene il Fondo De Rossi, una delle più importanti raccolte al mondo di manoscritti e stampati ebraici che provengono dalla collezione messa a punto dall’abate Giovanni Bernardo De Rossi (1742-1831), dal 1769 al 1821 docente di lingue orientali presso la facoltà di teologia dell’Università di Parma.
Fondo Palatino, era la biblioteca privata dei duchi Borbone-Parma che il governo italiano recuperò nel 1865. Comprende 1034 manoscritti, molti dei quali miniati, di provenienza italiana, francese, fiamminga, 349 incunaboli e circa trentamila volumi compresi tra i secoli XVI-XIX, raccolti a Lucca grazie soprattutto all'opera del bibliotecario Pietro Pera.
Fondo detto Misto, meno conosciuto e meno cospicuo rispetto agli altri due, è costituito da circa quattrocento codici. Il merito della sua costituzione va ad Angelo Ciavarella, direttore della Biblioteca dal 1957 al 1973, che riunì in un unico gruppo manoscritti non appartenenti ai due fondi principali già descritti.
Di notevole rilievo, l’Archivio e la Biblioteca Micheli-Mariotti. Il fondo è il risultato della fusione delle biblioteche e degli archivi personali di Giuseppe Micheli - deputato, senatore e ministro - e dello zio Giovanni Mariotti, a lungo sindaco di Parma e anch’egli deputato e senatore.
Il Micheli-Mariotti, coi suoi corpora archivistici minori (Mistrali, Strobel, Mazza, Dal Prato, ecc.), non costituisce comunque l’unico fondo di materiali archivistici e documentali della Biblioteca: si possono citare infatti, tra gli altri, le carte Paciaudi, Pezzana, Affò e il fondo Moreau de Saint-Méry.
Molto importante è l’Epistolario Parmense - ancor oggi aperto alle nuove accessioni per dono o acquisto - che raccoglie lettere di personaggi illustri e di figure meno note legate al mondo parmense dei secoli XVI-XX. Nel 1911 Antonio Boselli, bibliotecario incaricato dall’allora direttore dell’istituto - Edoardo Alvisi - di riordinare l’epistolario, divise l’intero corpus per singole persone o per famiglie, e riordinò al loro interno le singole lettere per ordine alfabetico di mittente.
La Biblioteca conserva inoltre un patrimonio straordinariamente ricco di materiali grafici, principalmente riuniti in tre fondi, Raccolta Ortalli, Raccolta Balestra, Fondo Palatino.
Modalità d’accesso
Il nuovo ingresso della Biblioteca è dalla Sala Paciaudi, sita a piano terra, a sinistra dello scalone del Complesso monumentale della Pilotta. Al primo piano è collocata la Sala Cataloghi, che raccoglie parte dei i cataloghi storici della biblioteca e offre agli utenti postazioni per la ricerca online, al secondo piano si trova la Sala lettura e consultazione della Biblioteca: il Salone Maria Luigia.
È preferibile la prenotazione del materiale e del posto in Biblioteca almeno 24 ore prima, la richiesta può essere effettuata accedendo al proprio spazio personale nel Sistema Bibliotecario Parmense - OPAC - Catalogo delle biblioteche oppure inviando una mail all’indirizzo: b-pala@cultura.gov.it.
La Biblioteca Palatina mette a disposizione postazioni dedicate allo studio con libri propri.
Il servizio di prestito e restituzione è disponibile da lunedì a giovedì sulla base dei seguenti orari: 9.00-17.00; venerdì 9.00-13.00 e all’indirizzo: b-pala.prestito@cultura.gov.it
Il nostro Personale è a disposizione per qualsiasi richiesta all’indirizzo b-pala@cultura.gov.it e al numero 0521 220445.
La Galleria Petitot della Biblioteca Palatina è visitabile con il biglietto d’ingresso al Complesso monumentale della Pilotta, modalità di acquisto e di accesso alla pagina: https://complessopilotta.it/organizza-la-tua-visita/
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 17:58:47 / Ultimo aggiornamento 2024-02-22 16:54:57
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