Castel Sant'Elmo e Museo del Novecento a Napoli
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- drm-cam.santelmo@cultura.gov.it drm-cam@pec.cultura.gov.it
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Carosello galleria
Panorama serale
Panorama serale da Castel Sant'Elmo: in primo piano il complesso monumentale della Certosa e Museo di San Martino, il golfo di Napoli e il profilo del Vesuvio.
Gian Maria Tosatti, My dreams, they’ll never surrender (2014)
"My dreams they’ll never surrender" è l'opera di Gian Maria Tosatti, vincitrice della III edizione del concorso 'Un’Opera per il Castello' e realizzata nel 2014 per la collezione permanente di Castel Sant’Elmo - Museo Novecento a Napoli. Ideata e realizzata site specific, l’installazione di Tosatti è un campo di grano “cresciuto” nella grande Cisterna, il cuore più buio e profondo di Castel Sant’Elmo, fortezza che, nella sua lunga storia, è stata carcere per tanti prigionieri politici, come il filosofo Tommaso Campanella e Luisa Sanfelice, la nobile napoletana paladina della Repubblica partenopea del 1799. Gli interventi di restauro del 2022 hanno ripristinato la forma iniziale dell’opera, concepita non per resistere al tempo ma, al contrario, per seguire la naturale caducità della vita e rigenerarsi attraverso un esercizio condiviso di cura ad opera delle comunità (in questo caso delle istituzioni, la Direzione regionale con il supporto dell’Accademia di Belle Arti di Napoli), che sempre Tosatti coinvolge e partecipa delle sue installazioni artistiche.
Museo Novecento a Napoli
Il Museo ‘Novecento a Napoli. Per un museo in progress’, allestito nel 2010 sulla Piazza d'armi del Castello, offre una panoramica sull'arte contemporanea a Napoli e una visione il più possibile completa e rigorosa di quanto, nel corso di quasi un secolo (1910-1980), è accaduto nella cultura cittadina attenta alle grandi spinte di rinnovamento e all’intenso succedersi di movimenti e poetiche artistiche. La collezione è formata da opere di proprietà pubblica, da donazioni degli artisti o degli eredi e di prestiti a lungo termine ‘in comodato’ da parte di collezionisti, e si compone di oltre 170 opere realizzate da 90 artisti napoletani, con l'aggiunta anche di alcune presenze di maestri non napoletani, che con ruoli diversi furono attivi in città.
Castel Sant'Elmo e la Certosa di San Martino
Veduta panoramica sulla Certosa di San Martino e Castel Sant'Elmo.
Castel Sant'Elmo e la Certosa di San Martino
Veduta panoramica della collina di San Martino, a Napoli, con il complesso monumentale della Certosa di San Martino, che ospita il Museo nazionale di San Martino, e la fortezza di Castel Sant'Elmo, che ospita il Museo Novecento a Napoli.
Stemma imperiale di Carlo V
L'ingresso al Castello è segnato dallo stemma imperiale di Carlo V con l'aquila bicipite e da un'iscrizione in marmo, che ricorda il suo regno e il periodo vicereale di Pedro di Toledo, marchese di Villafranca.
Piazza d'armi
La piazza d'armi del Castello.
Sergio Fermariello, Guerrieri (2008)
"Guerrieri", l'installazione in acciaio di Sergio Fermariello (2008) sulla piazza d'armi di Castel Sant'Elmo.
Rosy Rox, Tempo interiore (2013)
Sulla piazza d'armi del Castello, "Tempo interiore" di Rosy Rox è l'opera vincitrice della II edizione di 'Un'Opera per il Castello', concorso internazionale che seleziona opere di giovani artisti. Le opere, ideate e realizzate "site specific", entrano a far parte delle collezioni permanenti di Castel Sant'Elmo e Museo Novecento a Napoli.
Sala dei cannoni
La sala dei cannoni all'interno del Castello.
Veduta panoramica
Veduta panoramica sulla città di Napoli dalle rampe di accesso alla piazza d'armi.
Veduta panoramica
Veduta panoramica sulla città di Napoli dagli spalti del castello.
Gli ambulacri del castello
Gli ambienti sotterranei del Castello, utilizzati nel corso dei secoli come carcere, oggi ospitano la mostra permanente "I Segni del Paesaggio: Sant’Elmo e i castelli della Campania", che documenta il progetto cinquecentesco e l’opera dell’architetto spagnolo Pedro Luis Escrivà. L'esposizione illustra le vicende storiche di cui Castel Sant'Elmo è stato protagonista, dal Regno di Napoli a quello delle Due Sicilie, fino all’Unità d’Italia, accompagnando il succedersi degli eventi in città e divenendo simbolo di potere.
Paolo Puddu, Follow the Shape (2017)
"Follow the Shape" è l'opera di Paolo Puddu vincitrice della V edizione del concorso per giovani artisti Un'Opera per il Castello. Gli spalti panoramici del Castello divengono il luogo d'incontro tra esperienze sensoriali differenti, fornendo uno strumento ulteriore per ampliare le possibilità di fruizione del luogo attraverso l'uso della scrittura braille. Con questa installazione l'artista propone un trasferimento dell'esperienza da visiva a tattile, invitando anche i visitatori vedenti a immaginare una prospettiva alternativa che è loro di norma estranea. In questo modo, le relazioni che scaturiscono sono molteplici: tra pubblici diversi, tra le diverse e talvolta contraddittorie tipologie di esperienza, tra differenti linguaggi dell'arte.
Museo Novecento a Napoli
Il Museo ‘Novecento a Napoli. Per un museo in progress’, allestito nel 2010 sulla Piazza d'armi del Castello, offre una panoramica sull'arte contemporanea a Napoli e una visione il più possibile completa e rigorosa di quanto, nel corso di quasi un secolo (1910-1980), è accaduto nella cultura cittadina attenta alle grandi spinte di rinnovamento e all’intenso succedersi di movimenti e poetiche artistiche. La collezione è formata da opere di proprietà pubblica, da donazioni degli artisti o degli eredi e di prestiti a lungo termine ‘in comodato’ da parte di collezionisti, e si compone di oltre 170 opere realizzate da 90 artisti napoletani, con l'aggiunta anche di alcune presenze di maestri non napoletani, che con ruoli diversi furono attivi in città.
Mimmo Paladino, Sant'Elmo (2004-2010)
Sullo sfondo panoramico dagli spalti di Castel Sant'Elmo si staglia l'opera in alluminio di Mimmo Paladino, "Sant'Elmo".
Castel Sant'Elmo
La fortezza di Castel Sant'Elmo, vista dalla Certosa di San Martino.
La rampa di accesso al Castello
La rampa di accesso consente il passaggio sul fossato che circonda il Castello e conduce al portale d'ingresso contraddistinto dallo stemma imperiale di Carlo V.