Biblioteca Universitaria di Sassari - La Carta nautica del Mediterraneo
Descrizione
La carta nautica, raffigurante il mar Mediterraneo, venne scoperta quasi casualmente tra i fondi della Biblioteca universitaria di Sassari poiché utilizzata, o forse meglio "riciclata", per la legatura in pergamena di un volume. Esposta la prima volta in occasione della mostra cagliaritana del 1984 "Vestigia Vetustatum" fu in seguito accuratamente studiata dal professor Osvaldo Baldacci (Baldacci, 1989).
L’origine della cartografia nautica e delle carte in pergamena, dette a bussola o "a rombi di vento", risale a un periodo di tempo compreso tra il XIII e il XIV secolo, quando la navigazione mediterranea fu interessata da una serie di innovazioni tecnologiche: il perfezionamento della bussola giroscopica, la compilazione di tavole trigonometriche per la navigazione, la diffusione di un nuovo tipo di imbarcazione a "guscio di noce”, in grado di affrontare le avversità marine. Spesso corredate da un portolano manoscritto nel quale erano segnalate le rotte, le coste, gli approdi e i porti, il più famoso è il celebre Compasso da navigare, con esse il navigante calcolava le distanze tramite un compasso (de la Roncière, Mollat du Jourdin, 1984), grazie al quale poteva stabilire sulla carta la direzione e i tempi di percorrenza.
Dalle carte nautiche emerge, in sostanza, soltanto il perimetro delle coste che vengono tracciate con una sottile linea scura. Sulla linea dei litorali i toponimi si susseguono fitti, in inchiostro rosso, mentre l'interno viene lasciato quasi sempre vuoto. Ci sono pervenute poche carte in uso ai naviganti in genere rovinate dal largo uso quotidiano. Quelle conservate nelle Biblioteche sono di solito prodotti destinati agli eruditi e ai bibliofili, decorate con miniature allegoriche, molto più costose e preziose. Ancora nel XVI-XVII secolo le carte-portolano avevano un proprio mercato e potevano competere con la cartografia a stampa, spesso assai imprecisa (Sandman, 2007).
La carta nautica sassarese, purtroppo priva del riquadro inferiore raffigurante la Grecia e le sue isole, è sicuramente un prodotto della cartografia nautica spagnola cinque-seicentesca (Cerezo Martinez, 1994). Gli elementi allegorici, in particolare lo struzzo con il collo annodato, ne permettono l'attribuzione alla bottega cartografica dei maiorchini Matteo e Pietro Giovanni Prunes. La sua fattura risalirebbe ad un periodo compreso tra la seconda metà del XVI e la prima metà del XVII secolo. Ad eccezione delle tre carte nautiche in pergamena del 1549-1621 conservate nella Biblioteca del Consiglio regionale della Sardegna (Zedda Macciò, 1999), è l'unica, preziosa carta posseduta nelle Biblioteche pubbliche dell’isola.
La Carta nautica del Mediterraneo (XVI-XVII secolo) a cura di Antonello Mattone, già professore ordinario di Storia delle istituzioni politiche dell’università di Sassari - fa parte di “La Biblioteca universitaria di Sassari - Sassari : Agave, 2014”
Posizione
Biblioteca Universitaria di Sassari
Via Enrico Costa 57 - 07100 Sassari (SS)
Contatti
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