Archivio di Stato di Chieti
Apertura
Prenotazione Non richiesta
Orario di apertura:
- Lun
- 08:30 - 17:00
- Mar
- 08:30 - 17:00
- Mer
- 08:30 - 17:00
- Gio
- 08:00 - 13:30
- Ven
- 08:00 - 13:30
- Sab
- Chiuso
- Dom
- Chiuso
Descrizione
Servizi
-
Archivio
-
Biblioteca
-
Guide e cataloghi
-
Connessione WI-FI
-
Guardaroba
-
Postazioni multimediali
-
Visite guidate
Posizione
Archivio di Stato di Chieti
Via Ferdinando Ferri, 25-27 - 66100 Chieti (CH)
Contatti
- Tel
- +39 0871348940
- as-ch@cultura.gov.it as-ch@pec.cultura.gov.it
- Website
- archiviodistatochieti.cultura.gov.it
- Social
- Facebook Instagram
Alberto Corteggiani
Carosello galleria
Sala studio Miria Ciarma
La Sala Studio è l’ambiente in cui si svolgono i servizi e le attività relative all’accoglienza del pubblico, alla richiesta e alla consultazione del materiale archivistico e bibliografico conservato presso l’Archivio. Sabato 28 maggio 2022, la sala studio dell’Archivio di Stato di Chieti è stata intitolata alla Dott.ssa Miria Ciarma, Direttore dell’Archivio dal 2004 al 2015. Dopo i recenti lavori di miglioramento, in Sala sono disponibili nuove postazioni PC fisse e prese multiple a disposizione degli utenti, oltre a una rete Wi-Fi gratuita.
Coccarda borbonica
La documentazione che l’Archivio di Stato di Chieti conserva, prodotta dalla Regia Udienza, costituisce un unicum nel panorama archivistico meridionale. Con i suoi 58 registri e le 495 buste di procedimenti civili, comprendenti 13 buste di documentazione giudiziaria sei-settecentesca pervenute da un privato e un ambito temporale che abbraccia un periodo compreso tra il 1569 e il 1808 risulta essere, di fronte ad analoghi fondi archivistici del Meridione, il più ricco e corredato. In foto: coccarda borbonica cucita su un fascicolo della Regia Udienza, b. 363, 1806.
Gioco dell'oca
1748. Originale gioco dell’oca recuperato all’interno della coperta del protocollo del notaio Felice Antonio Tofani.
Frontespizio decretum Gratiani
La biblioteca dell’Archivio di Stato di Chieti conserva circa 20.000 volumi, tra cui numerosi e pregevoli testi antichi. In particolare si segnala un volume del Decretum Gratiani, prima raccolta di diritto canonico, divisa in tre parti, compilata dal monaco Graziano, risalente al XVI secolo e stampato a Lione. Il volume è stato recentemente sottoposto a un importante intervento di restauro. In foto il frontespizio del volume, riccamente decorato e con marca tipografica raffigurante una salamandra incoronata tra le fiamme, accompagnata dal motto “Virtuti sic cedit invidia”.
Tratturo in tenimento di Lanciano
I tratturi erano dei percorsi utilizzati prevalentemente per la transumanza delle greggi, che muovevano dalle montagne dell’Appennino in autunno per spostarsi al sud, verso il Tavoliere delle Puglie. Data la loro capillare diffusione in territorio abruzzese, essi costituivano un sistema viario importante, soprattutto dal punto di vista economico, sin dai tempi dei romani. In foto, un particolare del tratturo in tenimento di Lanciano tratto dal fondo Intendenza, Tratturi, reg. 15, 1812.
Documentazione su Giacomo Matteotti
L’Archivio di Stato di Chieti conserva la documentazione afferente al processo del deputato Giacomo Matteotti, tenutosi a Chieti dal 16 marzo al 24 marzo 1926. Oltre alla sentenza della Corte d’Assise di Chieti e alla copia dell’istruttoria romana a carico degli uccisori di Matteotti, numerosi fascicoli, relativi sia a questioni organizzative inerenti allo svolgimento del processo sia all’impatto che la vicenda ha suscitato nell’opinione pubblica, sono conservati anche nel fondo Questura.
Prova di tintura
La Società economica di Abruzzo citeriore, succeduta alla Società patriottica, fu istituita nel 1812 ed ebbe competenze sulla manifattura e sul commercio, oltre a quelle ereditate dalla società di agricoltura. Il fondo annovera deliberazioni, atti amministrativi, atti contabili, inventari e memorie dei soci. A dimostrazione dell’attività di sperimentazione svolta al suo interno, è il fascicolo, riportato in foto, corredato da una prova di tintura di matassine di lana, cotone e seta, colorate con pigmenti naturali in maniera sorprendentemente vivida.
Antifonari pergamenacei
La pergamena è stata recuperata da un volume di atti notarili in cui fungeva da sovracoperta, secondo l’uso corrente di smembrare e reimpiegare per la rilegatura codici, specie liturgici, che avevano ormai perso ogni attualità pratica. Le vivaci lettere iniziali tracciate in inchiostro rosso, le notazioni musicali e il testo in inchiostro nero creano un piacevole effetto cromatico.
Patrimonio documentario
L'Archivio di Stato di Chieti conserva un patrimonio documentario che si estende per circa 15.000 metri lineari. Il materiale è dislocato su 2 piani, per un totale di 7 depositi. I fondi più rilevanti per consistenza sono l’Archivio Distrettuale notarile, l’Intendenza di Abruzzo Citeriore, l’Archivio del Partito Nazionale Fascista di Chieti, la Regia Udienza provinciale e la Prefettura di Chieti. In foto, un particolare del deposito in cui è conservato il fondo Catasti.
Pergamena estratta dagli atti demaniali di F. F. Petri
1° dicembre 1513. Conferma del possesso della prepositura di S. Eufemia e S. Liberatore a Maiella nella diocesi teatina, al Monastero di Montecassino.