Tipo Luogo:
Area Archeologica
Altare prenuragico di Monte d’Accoddi
Apertura
Prenotazione Obbligatoria
Orario di apertura:
Informazioni apertura
Info
Visite guidate
dal martedì alla domenica alle 10:00, alle 11:00, e alle 12:00
Obbligo di prenotazione per gruppi (minimo 10 – massimo 20 persone) all'indirizzo infosassari@comune.sassari.it
Chiuso il lunedì e festivi
Chiuso il lunedì e festivi
Per prenotare:
- Tel
- +39 079 2008072
- infosassari@comune.sassari.it
- Website
- www.turismosassari.it
- Fax
- +39 079 231777
Biglietteria
Informazioni biglietteria
Info
€ 10,00 per famiglie con almeno un figlio o più da 6 a 18 anni.
Descrizione
L'altare prenuragico di Monte d'Accoddi, situato in un'area pianeggiante a breve distanza dal mare, è un monumento unico non solo in Sardegna ma in tutto il Mediterraneo occidentale.
Si presenta come una struttura imponente che ricorda quella delle ziqqurat mesopotamiche del III millennio a.C. ed è caratterizzata da una forma tronco-piramidale, con una lunga rampa di accesso.
L’edificio si sovrappone a una precedente struttura, denominata "Tempio Rosso" che presenta, sulla sommità della terrazza un sacello rettangolare intonacato e dipinto di ocra rossa, del quale si conservano ancora tracce del pavimento e, parzialmente, il muro perimetrale.
Questa struttura fu edificata in una fase avanzata della cultura di Ozieri (3000 a.C), nella stessa area dove, durante la seconda metà del IV millennio, si era sviluppato un villaggio connesso ad un'area sacra megalitica.
La distruzione dell’edificio, forse determinata da un incendio, rese necessaria intorno al 2800 a.C. la costruzione di una nuova struttura, quella che oggi vediamo.
Questo secondo tempio, caratterizzato da un profilo a gradoni, è circondato da un vasto villaggio nel quale si nota la "capanna dello stregone".
La funzione dell'Altare di Monte d'Accoddi è quella di "luogo alto" dove probabilmente si riunivano le comunità prenuragiche per compiere riti legati alla fertilità.
L’edificio conservò la sua funzione religiosa di "villaggio-santuario" per diversi secoli finché venne definitivamente abbandonato, così come attesta il ritrovamento della sepoltura di un bambino, attribuibile alla Cultura di Bonnanaro (1800 a.C).
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 17:55:37 / Ultimo aggiornamento 2024-11-04 12:46:16
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