Tito Balestra poeta contemporaneo tra arte e letteratura del Novecento
Apertura
Date di apertura
Evento giornaliero
Prenotazione Non richiesta
Orario di apertura:
- Lun
- Chiuso
- Mar
- Chiuso
- Mer
- Chiuso
- Gio
- Chiuso
- Ven
- Chiuso
- Sab
- Chiuso
- Dom
- Chiuso
Descrizione
Giovedì 21 settembre 2023, BNCR Sala 1
Convegno di studi
Tito Balestra poeta contemporaneo tra arte e letteratura del Novecento
In occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Tito Balestra, la Biblioteca nazionale e la Fondazione Tito Balestra dedicano una giornata di studi al poeta per richiamare l’attenzione sulla sua figura, l'opera e l’ambiente in cui è vissuto.
Il poeta Tito Balestra, nacque a Longiano (FC) il 25 luglio 1923, nel 1946 si trasferì a Roma dove entrò in contatto con il gallerista Tanino Chiurazzi che lo introdusse nel mondo dell’arte e della cultura romane e poté così conoscere e frequentare artisti, poeti, scrittori, critici, personaggi dello spettacolo. Balestra, spirito indipendente dotato di un grande senso dell'ironia, insofferente per le regole predefinite, era un raffinato conoscitore di arte e letteratura, appassionato ricercatore di libri rari, disegni e stampe, dotato di una forte capacità di stabilire rapporti di intesa e collaborazione con gli artisti, riuscì a costituire una imponente collezione di arte figurative; praticò lui stesso il disegno, l'incisione e la pittura. Dopo avere collaborato con testate giornalistiche romagnole, trasferitosi a Roma pubblicò poesie, racconti e recensioni su giornali e riviste quali: «Avanti!», «Botteghe oscure», «La Fiera letteraria», «Il Tempo presente». Poeta, riscoprì e utilizzò l'epigramma per descrivere con grande ironia la realtà che lo circondava che osservava impietoso. Nel 1974 pubblicò per L’Arco Edizioni d’Arte (Roma) Se hai una montagna di neve tienila all’ombra, e per Garzanti (Milano) Quiproquo; nel 1975, sempre con L’Arco Edizioni, Le gambe del serpente, e nel 1976 Oggetto: la via Emilia. Dopo una devastante malattia morì a Longiano il 19 ottobre 1976, lo stesso giorno della sua scomparsa uscì Poesie di Liestal (All'insegna del Pesce d'Oro di Vanni Scheiwiller, Milano) con prefazione di Alfonso Gatto.
A trent’anni dall’ultimo convegno a lui dedicato, “Tito Balestra – Mino
Maccari e la cultura del dopoguerra”, che fu l’occasione per tracciare un primo
profilo del poeta basato essenzialmente sui contributi e le testimonianze di
chi lo aveva conosciuto ed apprezzato, l’iniziativa si propone di riprendere
una riflessione critica sul poeta longianese che muova da una analisi della sua
figura e della sua opera condotta da molteplici prospettive e che possa
soprattutto aprirsi al contributo multidisciplinare di una più giovane
generazione di studiosi. Oltre quindi a ripercorrere i tratti salienti della
sua personalità e a rileggere con uno sguardo contemporaneo la sua fine
poetica, che rivela con il passar del tempo, una suggestiva capacità di
interpretare il nostro presente, il convegno intende collocare Balestra nel
quadro dei diversi contesti nel quale visse ed operò per mettere in evidenza
quanto da essi seppe assorbire e quanto ad essi seppe dare. Da questo punto di
vista sarà fondamentale ricostruire da un lato i suoi rapporti con la Romagna e
con la rete di poeti e di intellettuali con i quali si confrontò negli anni
giovanili (Guerra, Spallicci, Pedrelli) e dall’altro indagare le relazioni
intessute con i vari ambienti culturali romani di cui fu non secondario
protagonista, sottolineando in particolare la capacità di interpretare una
molteplicità di linguaggi artistici che andavano dalla letteratura alla poesia,
al cinema, alle arti figurative nelle sue diverse declinazioni. Il convegno
intende altresì valorizzare l’archivio e la biblioteca di Balestra, confluiti,
seppure segnati da qualche lacuna, nella Fondazione Balestra di Longiano, e
oggetto da tempo di un’attività di inventariazione e di catalogazione che sono
in grado di mettere in evidenza tratti, ancora poco conosciuti o comunque da
approfondire, della sua personalità e dei suoi interessi culturali. Anche per
questo aspetto sarà importante aprirsi a un confronto di taglio più generale
sulle problematiche relative al rapporto fra archivi e letteratura, inteso non
solo per quanto i primi sono in grado di fornire materiali per la storia
letteraria e la filologia d’autore, ma come metafora del complesso rapporto fra
realtà, o verità, e finzione.
Programma
Ore 10:00
Saluti
Stefano Campagnolo, Direttore della Biblioteca nazionale centrale di Roma
Introduzione ai lavori
Flaminio Balestra (Fondazione Tito Balestra - Longiano)
Intervengono
Tito Balestra e la poesia del Novecento Francesca Bernardini Napoletano (Sapienza Università di Roma)
La ricezione della poesia di Balestra Roberto Deidier (Università di Palermo)
La lima poetica di Balestra: primi sondaggi per una storia testuale Marco Carmello (Universidad Complutense - Madrid)
Strategie e dispositivi satirici nella poesia di Tito Balestra Andrea Gialloreto (Università «Gabriele D’Annunzio» - Chieti)
Ore 14:30
Tito Balestra e Mino Maccari Giuseppe Appella (Storico dell’arte)
Una visita a Morandi Tommaso Mozzati (Università di Perugia)
Tradurre, paradiso dei poeti? Il caso Tito Balestra Marco Fazzini (Università Ca’ Foscari - Venezia)
Il carteggio Tito Balestra -Tonino Guerra Stefano Colangelo (Università di Bologna)
Conclusioni
Vittorio Sgarbi
Comitato scientifico
Giuseppe Appella, Flaminio Balestra, Francesca Bernardini
Napoletano, Roberto Deidier, Vittorio Sgarbi, Stefano Vitali
Posizione
Contatti
- Tel
- 064989303
- Social