
“PerPOP” per un Patrimonio inclusivo

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InfoDescrizione
Sabato 25 settembre ore 21, il pubblico sarà coinvolto in un inedito percorso all’interno del Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo con PerPOP acronimo per Performance Popolare, una serie di pratiche artistiche che, assumendo le caratteristiche di un rituale, lo renderà protagonista per una sera. La performance di Mauro Maurizio Palumbo, ideata in occasione delle GEP il cui tema è “tutti inclusi”, con Salvatore Camerlingo, Maria Lucarelli, Enrica Felici, Barbara Centrone, Jose Vera, Karen Velazquez, Moises Sandoval, Samuel Chavira, Kong Qing Ping, Marica Paiano, Victor Muñoz, Alanys Arauz, Manuela Inglese, Pina Sepe, Gabriele Zucco, partirà dal Bastione di San Matteo, punto d’incontro della serata, dove avverrà la prima interazione con una serie di azioni performative a ripetizione. Insieme, si procederà lungo il camminamento esterno, seguendo il percorso di visita e, ad ogni Bastione, s’incontreranno alcuni performer che, immobili come statue, susciteranno la curiosità dei visitatori invitandoli ad una sorta di imitazione speculare. Condotti alla scala d’ingresso, lungo la quale si trova la Tomba di Adriano, ci sarà una citazione alla comunicazione non verbale del mondo antico in dialogo con l'odierna comunicazione LIS.
Si continuerà per la scalinata fino ad arrivare all’incontro con la prima opera, tra le tante disseminate all’interno del museo, quella di Pietro Guida. Qui, attraverso movimenti lenti e quasi impercettibili, i visitatori inizieranno ad interagire, trovando similitudini tra le azioni performative effimere e la poetica delle importanti sculture in cemento. Il percorso continuerà attraversando il Cortile dell’Angelo per poi salire alla Loggia, dove s’incontreranno i performer in dialogo con altre opere di Guida.
Si salirà alla Sala della Biblioteca e qui verranno citate, come in una sorta di Tableaux Vivant tra performer e fruitori, le sculture presenti. Il percorso di visita continuerà verso il terrazzo dell’Angelo. Il pubblico rapito dalla bellezza del panorama di Roma, prenderà parte ad un laboratorio di community dance.
Si scenderà in Sala Paolina, dove ci sarà l’atto finale e il congedo.
Il tutto, sarà una riflessione sull’importanza dell’inclusione, sulla bellezza delle diversità culturali, delle tradizioni, delle diverse pratiche e sperimentazioni artistiche in un’ottica di dialogo simbolico, che prevede la collaborazione e la presenza in opposizione all’oltraggio e all'indifferenza. Un itinerario interattivo ed inclusivo per vivere il Patrimonio culturale in una visione dinamica e con un approccio innovativo quanto familiare. Tra spiritualità e popolarità, si vivrà un tempo effimero in un luogo eterno.
Posizione








Castel Sant'Angelo
Lungotevere Castello, 50 - 00193 Roma (RM)