Le dee del grano
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Descrizione
Sabato 20
dicembre 2025 prende avvio Le
dee del grano, una mostra diffusa che nasce nel tempo della
semina e si completerà con il raccolto del 2026.
È
un progetto corale che cresce nel tempo e nello spazio, attraversando la
Basilicata secondo i ritmi della natura: le aperture e le chiusure si alternano
seguendo i cicli vegetativi del grano, mettendo in dialogo musei e territori in
una trama condivisa. Il calendario degli eventi si sviluppa in parallelo su più
luoghi, per l’intera durata del percorso espositivo.
Segneranno
il tempo della semina, sabato 20 dicembre 2025, le aperture dei Musei
nazionali di Matera - Palazzo Lanfranchi (Matera), del Museo Archeologico
Nazionale di Metaponto, del Museo archeologico nazionale della Siritide
(Policoro) e del Museo archeologico nazionale della Basilicata “Dinu
Adamesteanu” - Palazzo Loffredo (Potenza).
Inizia
così il racconto delle dee – culto, miti e riti –, del grano e delle donne e
degli uomini “mangiatori di pane”, che da millenni abitano e lavorano le terre
del grano: questo impianto narrativo non dà vita a una mostra itinerante, ma a
un’unica storia che si compone attraverso tappe complementari, ciascuna
dedicata a un diverso frammento del tema, contribuendo alla costruzione del
grande racconto condiviso.
A
Matera, dove la mostra sarà
inaugurata per le autorità alle ore 17.30 e sarà aperta al pubblico a partire
dalle ore 20.00 (con apertura di valorizzazione fino alle ore 24.00), la
sezione “Dee e donne. Sotto e sopra la terra, dalla discesa al ritorno”
accompagna il visitatore in un percorso che intreccia mito, gesti quotidiani e
memorie della terra. Le altre sedi, nello stesso giorno, aggiungono ulteriori
aspetti del racconto, permettendo di percepire la Basilicata attraverso le
stagioni, le attese e le trasformazioni legate al ciclo del grano.
La
giornata inaugurale dà il via, dunque, alle esposizioni diffuse che saranno inaugurate e fruibili
al pubblico nei seguenti orari:
-
a Metaponto dalle 17.30 alle 19.30
(sezione “Il grano senza le dee”)
-
a Policoro dalle 17.30 alle 24.00
(sezione “Culti e simboli di Demetra ad Herakleia in Magna Grecia”)
-
a Potenza dalle 17.30 alle 20.00
(sezione “Terra, radici, memoria e rinascita”).
Dopo
la semina, il viaggio prosegue seguendo i tempi della terra: Tricarico nel
periodo del vuoto vegetativo, quando la terra trattiene silenziosamente la
promessa del seme; Grumento nella stagione dei germogli, quando la vita torna a
farsi visibile; Melfi nel tempo della mietitura e del raccolto, momento
culminante del ciclo; e infine il Museo Diocesano Matera (MATA), che accompagna
l’avvio della nuova semina, segnando il passaggio dal compimento a un nuovo
inizio.
Ogni
fase del progetto è concepita come un’esperienza immersiva, un modo per
attraversare non solo gli spazi della mostra, ma il ritmo stesso dei cicli
naturali che per millenni hanno modellato la vita delle comunità lucane. Le dee
del grano diventa così un modo per vedere, ascoltare e sentire la Basilicata
come un unico paesaggio narrativo, in cui ogni tappa è una soglia e ogni
stagione un capitolo di una stessa storia condivisa.
Posizione
Museo nazionale di Matera - Palazzo Lanfranchi
Piazza G. Pascoli, 1 - 75100 Matera (MT)