La Grande bellezza sesta tappa dell'itinerario virtuale

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La Grande Bellezza

“La storia in particolar modo qui si può studiare meglio che in qualsiasi altro punto del globo. Altrove si legge, quasi stando di fuori, qui invece si direbbe di essere all’interno dei fatti; tutto qui si riannoda, tutto di qui parte, e vi fa ritorno. E questo non solo per la storia romana, bensì per la storia universale”.

Goethe

Siamo alla sesta tappa del nostro viaggio virtuale alla scoperta della “grande bellezza” attraverso le immagini dei monumenti di Roma conservate nel fondo fotografico della Biblioteca Vallicelliana.  La fotografia che abbiamo scelto raffigura la Piramide di Caio Cestio, che fu innalzata lungo la Via Ostiense nel periodo tra il 18 e il 12 a. C. Membro del collegio sacerdotale degli Epuloni, Caio Cestio dispose nel testamento che la costruzione del proprio sepolcro, in forma di piramide, avvenisse in 330 giorni. L’immagine è stata realizzata dal fotografo italo-tedesco Giorgio Sommer (1834-1914) che lavorò dapprima in Svizzera, poi a Roma e infine aprì uno studio a Napoli realizzando soprattutto vedute e documentazione di opere d’arte.  Nel 1872 Sommer documentò l’eruzione del Vesuvio in una serie fotografica di grande suggestione. L’immagine è del 1880 ca., stereoscopia montata su un cartoncino di colore giallo, albumina, inv. 108044 (1).

L’archivio fotografico è consultabile sulla pagina:

www.vallicelliana.it/old/index.php?it/205/fototeca.