
Tipo Luogo:
Biblioteca Statale
Biblioteca Vallicelliana

Apertura
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Orario di apertura:
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Informazioni apertura
Info
ORARIO ESTIVO
Dal 1° luglio al 2 agosto: lunedì – venerdì ore 8.15 – 15.00
CHIUSURA AL PUBBLICO dal 5 al 16 agosto 2024.
Durante i giorni di chiusura saranno comunque assicurati i servizi di informazione bibliografica e di prestito (restituzioni) dalle ore 9.00 alle ore 12.00.
Descrizione
La fisionomia della Biblioteca Vallicelliana è legata storicamente a due grandi figure della modernità, a Filippo Neri e alla sua opera riformatrice della chiesa cattolica e a Francesco Borromini e al suo genio artistico e architettonico. Prima di essere incamerata dallo Stato Italiano nel 1874 la Biblioteca Vallicelliana apparteneva infatti alla Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri fondata nel 1575 presso la chiesa di Santa Maria in Vallicella, meglio nota ai romani come Chiesa Nuova.
La configurazione architettonica attuale prese corpo nel secolo successivo, ad opera di Borromini, appunto, che situò la Biblioteca al secondo piano al culmine di uno scenografico scalone che alloggia a metà della rampa lo spettacolare altorilievo di Alessandro Algardi che raffigura Papa Leone nell’atto di fermare Attila nella sua discesa in Italia.
La storia della costruzione dell’oratorio, della biblioteca e della casa dei filippini è raccontata in quell’opera davvero originale e suggestiva che è l’Opus Architectonicum concepita e scritta a quattro mani da Virgilio Spada l’oratoriano che curò la committenza e Francesco Borromini stesso.
Tuttavia la biblioteca Vallicelliana preesisteva, come raccolta libraria, alla sua sede monumentale seicentesca; fu istituita, anche per uso pubblico, già nel 1581 con il lascito testamentario dell’umanista portoghese Achille Stazio. Altre importanti donazioni di studiosi oratoriani, - come quelle della fondamentale triade Antonio Gallonio, Cesare Baronio, Tommaso Bozio - ma non solo, come quella del grande erudito greco Leone Allacci, seguirono nei decenni successivi a formare le più significative acquisizioni della biblioteca che ne fecero uno dei centri di produzione culturale tra i più prestigiosi d’Europa. Il suo patrimonio di circa 140.000 volumi viene costantemente incrementato e aggiornato a partire dagli argomenti costitutivi delle raccolte seicentesche: storia, antiquaria, filologia, archeologia, teologia, filosofia, diritto, musica, cartografia, come la coppia di globi celeste e terrestre, disegnati a mano, databili all’ultimo decennio del Cinquecento e le carte nautiche, anch’esse del Cinquecento di produzione maiorchina: tra cui lo splendido planisfero policromo della fine del Cinquecento, di autore portoghese.
Ma ciò che rende unica la Vallicelliana nel mondo è la raccolta di circa 3000 manoscritti, soprattutto antichi – latini e greci –, degli argomenti vari già ricordati. Una tale ricchezza si spiega anche con il gesto del papa Sisto V che affidò alla Congregazione dell’Oratorio le più importanti abbazie benedettine dell’Italia centrale. dotando la biblioteca di raccolte risalenti al Medio Evo, fino al IX secolo.
Fra i primi libri a stampa si segnala la prima edizione della Commedia di Dante pubblicata a Firenze nel 1481 col commento di Cristoforo Landino decorato negli ampi margini di circa 300 disegni a matita da un artista rinascimentale rimasto anonimo.
La Biblioteca Vallicelliana ha poi un importante fondo musicale manoscritto e a stampa che data a partire dal Cinquecento, documenta musica oratoriana, madrigalistica, mottetti fiamminghi, trattati e saggi di teoria e tecnica musicale, libretti d’opera. Una testimonianza di fine ’500 è quella lasciata da Giovenale Ancina, musicista oratoriano che travestì il tema erotico dell’Amorosa Hero in testo spirituale.
Tra le fonti documentarie più recenti merita una menzione il fondo fotografico, significativo sia per l’importanza dei fotografi sia per l’ampiezza dei soggetti trattati di cui Roma è senz’altro il più rappresentato con la serie delle "Vedute del Tevere prima della sua sistemazione”.
Oggi la Biblioteca conserva, integra e aggiorna, valorizza, ma soprattutto amplia l’accessibilità al suo secolare patrimonio, non solo agli studiosi e agli specialisti di tutto il mondo, ma anche agli istituti universitari nelle attività di approfondimento degli studi umanistici, e alle scuole in programmi di PCTO per la realizzazione di seminari e laboratori su temi che spaziano dallo studio del libro antico allo studio del costituzionalismo europeo e internazionale, nella convinzione che la lettura pubblica e lo studio sono alla base delle democrazie, dell’esercizio critico e dell’emancipazione di tutti e tutte.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 17:58:36 / Ultimo aggiornamento 2024-10-16 15:04:07
Servizi
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Posizione
Biblioteca Vallicelliana
Piazza della Chiesa Nuova 18 - 00186 Roma (RM)
Contatti
- Tel
- 0668802671
- b-vall@cultura.gov.it b-vall@pec.cultura.gov.it
- Website
- vallicelliana.cultura.gov.it
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Responsabile:
Livia Marcelli
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