Filomena Nitti Bovet e la ricerca biomedica nella Roma del dopoguerra
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InfoDescrizione
L’incontro trae spunto dalla figura di Filomena Nitti Bovet
per proporre una riflessione sul ruolo delle donne nell'evoluzione della
ricerca biomedica dagli anni Trenta agli anni Settanta del ventesimo secolo.
Filomena Nitti Bovet vive il passaggio da un tipo di ricerca biomedica legata
all'espansione coloniale e alla rivalità geopolitica fra Francia e Germania,
come è quella dell'Institut Pasteur degli anni Trenta, a un tipo di ricerca
frutto della Guerra Fredda e della decolonizzazione come è quella che svolge
all'Istituto Superiore di Sanità a Roma nel dopoguerra. Al tempo stesso il
confronto fra i due blocchi condiziona l'evoluzione della ricerca biomedica e
del ruolo delle donne nella ricerca scientifica del dopoguerra. La figura di
Filomena Nitti Bovet è strettamente legata alla città di Roma, essendo una
delle ricercatrici e dei ricercatori che negli anni Cinquanta e Sessanta
contribuiscono a trasformare l'Istituto Superiore di Sanità e Roma in un centro
internazionale della ricerca biomedica, lavorando nell'équipe di Daniel Bovet,
insignito nel 1957 del premio Nobel per la medicina o fisiologia.
Daniele Cozzoli è professore associato (professor agregat) di Storia della scienza presso l'Universitat Pompeu Fabra di Barcellona, dove è anche direttore del master in Storia del mondo. È membro corrispondente dell'Académie Internationale d'Histoire des Sciences e dell'editorial board di Medical History. Le sue ricerche si concentrano sulla storia dell'ottica, astronomia e la filosofia della scienza nel Cinquecento e nel Seicento, sulla storia delle scienze biomediche nel ventesimo secolo, sulla scienza durante la Guerra Fredda e sulla relazione fra scienza, tecnologia e imperi moderni. Ha pubblicato Il metodo di Descartes (2008) e Ho avuto solo molta fortuna. Biografia intellettuale di Daniel Bovet (1907 - 1992), (2016), e diversi articoli su riviste internazionali.
Il ciclo Storie di scienza a Roma. Collezioni
e musei
è ideato e curato da Federica Favino, Dipartimento di
Storia, Culture, Religioni
- Sapienza Università di Roma nell’ambito del programma della
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali “Educare alle mostre, educare alla
città”, curato da Nicoletta Cardano.
Prenotazione obbligatoria - Max 50 persone. È previsto il rilascio dell’attestato di formazione.
INFORMAZIONI E PROGRAMMA COMPLETO AL SEGUENTE LINK
http://www.bsmc.it/images/pdf/storia/2019_11_16-2020_05_16_scienza_a_roma.pdf
Posizione
Biblioteca di storia moderna e contemporanea
Via Michelangelo Caetani 32 - 00186 Roma (RM)
Contatti
- Tel
- 060606
- b-stmo.info@beniculturali.it