Ferragosto al Castello di Racconigi
Apertura
Date di apertura
Inizio evento
Fine evento
Prenotazione Consigliata
Orario di apertura:
Informazioni apertura
InfoDescrizione
Lunedì 14 agosto apertura straordinaria dalle 9.00 alle 13.00, con visite accompagnate all’appartamento di mezzogiorno e alla galleria in cui è esposto il monumentale fregio dedicato al trionfo del console romano Lucio Emilio Paolo, eseguito negli anni Trenta dell’Ottocento da Giuseppe Gaggini su disegno di Pelagio Palagi. Questa straordinaria opera, di cui nel tempo si era persa memoria, è stata recuperata e restituita al pubblico nel 2019, grazie a un complesso intervento di restauro e a un progetto di musealizzazione innovativo realizzati in collaborazione con l’Associazione “Amici del Real Castello di Racconigi”, e con il sostegno delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Torino e Cassa di Risparmio di Cuneo.
Martedì 15 agosto apertura straordinaria dalle 9.00 alle 13.00 (ultimo ingresso 12.00) e dalle 14.00 alle 19.00 (ultimo ingresso 18.00), con visita libera a ingresso contingentato nel consueto percorso.
Fondato intorno all’XI secolo come casaforte nella Marca di Torino, il Castello di Racconigi passò successivamente ai marchesi di Saluzzo e poi ai Savoia. L’originaria struttura fortificata con torri angolari fu trasformata nel corso del XVII secolo: nel 1670, in concomitanza con l’elevazione del castello a residenza dei Savoia-Carignano, André Le Nôtre progettò il giardino; nel 1676 Guarino Guarini intraprese una globale ristrutturazione dell’edificio, mai portata a termine. A partire dal 1755 i lavori furono ripresi dall’architetto Giambattista Borra per volontà del principe Luigi di Savoia-Carignano: a questa fase risalgono i padiglioni sul prospetto principale, il grande pronao di accesso, il salone caratterizzato dalla cosiddetta “loggia dei musici”, la sala di Diana e i gabinetti cinesi. Ma fu con l’ascesa al trono di Carlo Alberto, principe di Carignano, che la residenza assunse il suo aspetto odierno: nel 1820 il giardiniere tedesco Xavier Kurten ridisegnò gli spazi verdi, mentre la decorazione e il riallestimento degli interni furono affidati all’architetto Pelagio Palagi, il cui gusto tra neoclassico ed eclettico è ben rappresentato da un ambiente di singolare fascino come il Gabinetto Etrusco. Contemporaneamente furono costruiti, ai margini del parco, gli edifici di servizio in stile neogotico delle Serre e della Margaria, destinata alla gestione agricola del territorio di pertinenza del castello. Col trasferimento della capitale da Torino a Firenze (1865) e poi a Roma (1871), i reali persero progressivamente interesse per il Castello, almeno sino ai primi anni del XX secolo, quando il re Vittorio Emanuele III la elesse di nuovo a sede di villeggiatura. Nel 1980 il Castello fu acquistato dallo Stato italiano.
I sontuosi appartamenti sono testimonianza delle più significative fasi di trasformazione che il castello subì a partire dal XVII secolo e sino all’inizio del XX: stucchi, affreschi e arredi costituiscono un rilevante panorama del mutare del gusto della corte nel corso di circa quattrocento anni.
Chiuso mercoledì 16 agosto.