
Complesso monumentale del Castello e Parco di Racconigi

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Servizio prenotazione attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 15.00: racconigi.prenotazioni@cultura.gov.it (la richiesta verrà evasa entro 24 ore dall’invio. La prenotazione si ritiene effettuata previa mail di conferma da parte dell’ufficio prenotazioni del Castello di Racconigi). E’ necessario presentarsi in biglietteria circa 15 minuti prima dell’orario in cui è stata prenotata la visita. Il diritto di accesso con prenotazione decade dopo 15 minuti di ritardo.
Nelle giornate di grande affluenza (per esempio prima domenica del mese) l’accesso senza prenotazione potrebbe non essere garantito.
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Informazioni biglietteria
InfoDescrizione
Da struttura fortificata in epoca medievale fu trasformato in villa per lo svago e la caccia intorno alla metà del secolo XVII, dopo essere diventato proprietà del ramo cadetto dei Savoia-Carignano. Il progetto fu sviluppato dall’architetto Guarino Guarini, che realizzò la facciata settentrionale, rivolta verso il parco, e ricavò il salone centrale dallo spazio occupato dal cortile interno. Nella seconda metà del Settecento, Giovanni Battista Borra studiò nuovi adeguamenti architettonici in stile neoclassico: tra questi, la facciata meridionale dell’edificio, con la monumentale scalinata culminante nel pronao con colonne ioniche e timpano triangolare.
Servizi
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Laboratorio di restauro
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Sala per la didattica
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Percorsi segnalati
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Ristorazione
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Visite guidate
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Sala convegni
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Spazi espositivi
Posizione
Complesso monumentale
via Morosini - 12035 Racconigi (CN)
Contatti
- Tel
- +39 0172 84005
- drm-pie.racconigi@cultura.gov.it
- Website
- http://polomusealepiemonte.beniculturali.it/index.php/musei-e-luoghi-della-cultura/castello-di-racconigi/
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Alessandra Giovannini Luca
Carosello galleria

Salone d'Ercole
Il Salone d'Ercole ha mantenuto l'allestimento neoclassico definito dall’architetto Giovanni Battista Borra intorno alla metà del Settecento e la decorazione vuole essere un tributo alle virtù eroiche del casato sabaudo, emulate nelle sculture raffiguranti le fatiche d’Ercole. Era utilizzato anche come sala da ballo con l’orchestra disposta nella loggia dei musici.

Sala dei dignitari
La Sala dei dignitari fu realizzata, su progetto di Pelagio Palagi, tra il 1834 e il 1839 e apre il percorso di parata ottocentesco, organizzato secondo le regole del cerimoniale. La Sala era infatti riservata ai nobili cortigiani in attesa di essere ricevuti dal sovrano e aveva la funzione di salotto maschile. La decorazione mira a esaltare la figura del sovrano attraverso richiami all’epica classica e ai temi della guerra e della vittoria: scene tratte dall’Iliade di Omero e dall’Eneide di Virgilio si alternano a elementi stilistici di gusto pompeiano, figure allegoriche, putti, cavalli e draghi, accostati a trofei e croci sabaude.

Gabinetto Etrusco
Il Gabinetto Etrusco fu realizzato nell’ambito del programma di rinnovamento della residenza diretto da Pelagio Palagi su committenza di Carlo Alberto tra gli anni Trenta e Quaranta dell’Ottocento. È considerato uno dei capolavori di Palagi, omaggio alla cultura greco-romana e in particolare a quella etrusca: la decorazione non solo riprende gli stili delle pitture vascolari di quelle civiltà, ma compare persino una citazione archeologica sul soffitto dove è riprodotto il fregio della tomba etrusca del Barone, scoperta a Tarquinia nel 1827.
Camera da letto della regina Elena
Nel corso del secolo XIX l’appartamento che si apre con questa stanza fu occupato prima dal cavaliere d’onore, alle dirette dipendenze della regina Maria Teresa, e poi dai figli di Vittorio Emanuele II e Maria Adelaide. All’inizio del Novecento divenne la camera da letto della regina Elena del Montenegro, sposa di Vittorio Emanuele III, che qui la sera del 15 settembre 1904 diede alla luce l’erede al trono, Umberto. L’arredo attuale, dalle laccature bianche, è interamente novecentesco e richiama quello della cabina del panfilo Jela su cui la coppia reale aveva trascorso la propria luna di miele; per l’adeguamento delle loro stanze private, i sovrani si affidano all’architetto Andrew Russell della nota ditta Waring & Gillow di Londra.

Cucine
Il progetto di ampliamento del Castello voluto dal Carlo Alberto incluse anche la riorganizzazione delle cucine: a partire dal 1842, nei locali del seminterrato di levante, furono collocati la cucina, i forni, le dispense, le ghiacciaie, le cantine, la legnaia e i depositi delle stoviglie. Gli ambienti furono dotati di accorgimenti tecnici all’avanguardia per i tempi, in modo da poter allestire banchetti per un numero elevato di ospiti. Tutta la gestione dei servizi della tavola era affidata ai cosiddetti uffici di bocca, suddivisi in più settori, tra cui l’Ufficio di Cucina, l’Ufficio di Frutteria, Confetteria e Caffè, l’Ufficio di Someglieria l’Ufficio di Credenza e Vassella. La regia spettava all’ispettore capo che dirigeva ogni operazione, coordinando tutti i dipendenti, sorvegliati anche tramite uno specchio posto strategicamente nel punto di passaggio verso la cucina.

Castello di Racconigi
Castello di Racconigi, facciata sud.
