
Dalla terracotta al marmo. Genesi di un capolavoro

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InfoLa prima domenica di ogni mese, in occasione dell'iniziativa del Ministero della Cultura "Domenica al museo" , l'ingresso è gratuito.
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Informazioni biglietteria
InfoI minori, i possessori della Card dei Musei Nazionali di Genova e gli aventi diritto accedono con il biglietto gratuito.
Descrizione
La mostra DALLA TERRACOTTA AL MARMO mette a confronto il celebre Cristo alla colonna, capolavoro di Filippo Parodi e punta di diamante delle collezioni di Palazzo Reale, con il relativo modello realizzato in terracotta, oggi proprietà della galleria antiquaria londinese Stuart Lochhead Sculpture.
Il marmo
Con la spalla sinistra ruotata verso lo spettatore, Cristo mostra il capo piegato all’indietro, come ad esaltare l’espressione dolente e il moto dell’intera figura colta prima che perda i sensi. Un basso cippo richiama quello che si conserva nella chiesa romana di Santa Prassede come reliquia della colonna della flagellazione e serve al Nazareno da sostegno. Qui l’artista posiziona anche i due strumenti della pena, abbandonati dagli aguzzini, e scolpisce a caratteri corsivi, la firma: «J.F. Parodi».
La terracotta
Parodi era solito modellare bozzetti in terracotta con l'obiettivo sia di mostrare le composizioni ai committenti, sia di guidare i suoi collaboratori che lo avrebbero poi aiutato nella realizzazione delle opere finali. Il modello in terracotta esposto - grande circa la metà del marmo - si possa riconosce nel "Nostro Signore alla Colonna" registrato nell'inventario del 1703 dei beni presenti in casa dell'artista, redatto nel 1703, l'anno successivo alla sua morte.
FILIPPO PARODI
(Genova, 1630 - 1702)
Formatosi come intagliatore del legno, divenne
rapidamente il miglior talento barocco della scuola locale, portatore di un
linguaggio aggiornato sulle novità romane.
Progettò e realizzò opere prestigiose
quali la decorazione della nave Paradiso,
la carrozza per le nozze di Anna Pamphilj e Giovanni Andrea III Doria, oltre a
cornici, console, statue lignee,
arredi, allestimenti e naturalmente mirabili sculture in marmo sia a
destinazione religiosa, sia per splendide dimore patrizie.
Un secondo soggiorno romano nei primi
anni settanta del Seicento gli permise di assimilare con personalità la potenza
creatrice dei modelli di Bernini che ritroviamo nelle opere eseguite per grandi
committenti genovesi, dai Brignole ai Grimaldi e agli Spinola, dai Sauli ai
Durazzo.
La sua fama lo portò a lavorare oltre i confini liguri, a Venezia e Padova dove fu coinvolto nella realizzazione di grandiosi monumenti in marmo e stucco.
giovedì 6 marzo | ore 17:00
a cura di Luca Leoncini e Anna Manzitti
ingresso gratuito
prenotazione obbligatoria scrivendo a: palazzorealegenova@cultura.gov.it
Posizione








Musei Nazionali di Genova - Palazzo Reale di Genova
Via Balbi 10 - 16126 Genova (GE)
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