Dal Tramonto all’Appia: Around Jazz. “Atomic bass” feat. Javier Girotto
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InfoDescrizione
Dall’11 settembre al 3 ottobre 2020 l’Appia Antica sarà la direttrice lungo la quale si snoderanno i dieci appuntamenti della rassegna musicale “Dal Tramonto all'Appia. Around Jazz”. Nel solco di una tradizione ormai consolidata da diversi anni, i siti del Parco Archeologico dell’Appia Antica, luoghi di grande suggestione, come il Mausoleo di Cecilia Metella e il Castrum Caetani, il Casale di Santa Maria Nova e l’area archeologica della Villa dei Quintili, ospiteranno all'aperto, e in piena sicurezza, un articolato programma di concerti concepito come un cammino, un viaggio musicale attraverso il tempo.
Sullo stesso palco, sabato 12 settembre due concerti. Alle 18.30 un progetto ispirato da un evento terribile - l’esplosione della centrale nucleare di Fukushima in Giappone, nel 2011 - che nell’idea e nell’immaginario di Giuseppe Bassi, contrabbassista di grandissima esperienza e sensibilità sociale, vuole rappresentare la capacità dell’essere umano di adattarsi a tutte le situazioni: la musica di “Atomic Bass” con special guest il noto sassofonista argentino Javier Girotto, narra l’allontanamento della popolazione di Fukushima dalle abitazioni colpite dalle radiazioni, fino al ritorno - soprattutto delle generazioni più anziane - scegliendo di convivere con la radioattività della zona pur di non rinunciare a un ritorno alla “normalità” e alle proprie tradizioni. Un progetto toccante, divenuto un album, che Giuseppe Bassi ha realizzato in Giappone insieme ad una giovane e talentuosa pianista, Sumire Kuribaiashi, che a causa dell’emergenza sanitaria in corso non potrà essere ospite di questa rassegna. “Atomic Bass” è divenuto anche un documentario girato in diretta nelle zone colpite, che dimostra come la musica sia un supporto e un traino per ritornare alla vita. La formazione sarà completata dai talentuosi Seby Burgio al pianoforte e Giovanni Scasciamacchia alla batteria.
Atomic Bass è MUSICA per 'curare' le sofferenze della natura e degli uomini. Un’utopia in musica elaborata da Giuseppe Bassi, contrabbassista di lungo corso e dalla spiccata sensibilità sociale. Il Giuseppe Bassi quartet “ATOMIC BASS” riunisce musicisti internazionali e celebra l’unione di due paesi - l’Italia e il Giappone – con le loro tradizioni musicali e le sfumature emozionali delle loro peculiari culture.
Un repertorio di composizioni originali e di musiche ricercatissime, che edifica un ideale ponte su cui si incontrano il jazz con la tradizione della cultura musicale Giapponese, in un trionfo di suoni ed emozioni. Sullo sfondo, la radioattività positiva della musica, con la sua forza 'atomica’.
Nel Marzo 2011 uno Tsunami di enormi dimensioni si abbatteva sulla costa orientale del Giappone e distruggeva il sistema di raffreddamento della centrale nucleare di Fukushima, causando lo scoppio del reattore. I sopravvissuti dello tsunami furono costretti ad abbandonare le loro case e loro terre a causa delle radiazioni. Alcuni di loro tornarono poco più di tre anni fa.
Giuseppe Bassi ha deciso di raccontare la loro storia ,e per questo, oltre a recarsi personalmente nelle zone affette di radiazioni e con pericolo di nuovo tsunami, ha composto molta musica che ha sigillato in un disco intitolato “Atomic Bass".
Un contrabbasso come reattore musicale che fa da argine alla radioattività cattiva dei reattori nucleari andati in meltdown a Fukushima. E’ questa la suggestione da cui è ispirato Atomic Bass, l’album di Giuseppe Bassi che riunisce straordinari musicisti come Sumire Kuribayashi, Javier Girotto, Giovanni Scasciamacchia, Vince Abbracciante, Hsueh Ju Wu e tanti altri musicisti-amici.
L’album esplora un territorio che è stato svuotato dal disastro, ripopolandolo di note e sensazioni, dando voce a quei fantasmi portati via dall’onda nera dello tsunami e desiderosi oggi di continuare a comunicare col mondo dei vivi attraverso una musica sciamana. La scrittura e l’elaborazione di questo album è avvenuta tra l’Italia e il Giappone. E in Giappone, specificamente nelle aree più vicine alla devastata centrale nucleare. Sullo sfondo della musica, si percepisce il respiro della gente Odaka, Minamisoma, Namie: luoghi che sono stati investiti dal disastro nucleare e che ora cercano di ritornare alla vita. C’è candore, profondità, ma anche gioia – la gioia della vita che riemerge dalla catastrofe – nel suono degli strumenti e delle voci che si alternano in un lavoro che è fatto di esperienza vissuta prima ancora che di elaborazione musicale.
Atomic Bass è un progetto articolato che, oltre all’album prevede l’uscita futura di un documentario e di altre produzioni audiovisive e scritte (opere del regista Alessandro Trapani e dello scrittore Antonio Moscatello), per raccontare una dimensione umana e poetica che altrimenti sarebbe relegata alla cronaca.
I brani sono di Bassi, Kuribayashi, Girotto, uno della tradizione Giapponese (di Rentaro Taki). Le parole di Antonio Moscatello. La produzione nasce da una collaborazione tra Sorriso Edizioni Musicali, l’associazione di amicizia Italia e Giappone Moto no Kai, i musicisti.
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- 333-6157024
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- http://www.parcoarcheologicoappiaantica.it/