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Tre storie dalla via Campana Condividere la ricerca, far crescere il Patrimonio con i cittadini
Testo del comunicato
- un raro cippo iscritto, che testimonia l’attività dei pretoriani a Roma in qualità di costruttori di strade; cippo che è anche la più antica testimonianza epigrafica sulle coorti pretorie finora nota nell’Urbe.
- Una testa-ritratto non finita appartenente ad un sarcofago del III secolo d.C,, ma finita per motivi sconosciuti, prima di giungere alla sua naturale destinazione, come materiale di riuso in una delle pavimentazioni tardo-antiche della via Campana-Portuensis.
- Un bronzetto di III secolo d.C. raffigurante una divinità orientale, che finora non sembra trovare confronti e che resta al momento di difficile identificazione, forse perduta da un viaggiatore o da un mercante lungo la via Campana-Portuensis. Un pezzo unico, che testimonia in modo iconico il pluralismo culturale e le capacità sincretistiche del paganesimo di età imperiale.
L’archeologo – ha spiegato Alessio De Cristofaro curatore della mostra - lavora per ricostruire la storia e la vita delle cose sopravvissute al naufragio della memoria e della Tradizione. Lavora con gli strumenti scientifici di quella che in gergo si chiama filologia storicistica: ovvero, cerca di ricostruire con la maggior oggettività possibile la natura e l’origine delle cose, i loro significati e rapporti, il senso e la funzione. L’archeologo è un biografo delle cose: ne racconta vita, morte e miracoli. Passa la vita a cercare di chiarire i rapporti di causa e effetto tra le cose, a metterle in ordine nello spazio e nel tempo, a ricostruire il lento e complesso svolgersi delle vite infinite delle infinite cose che compongono ciò che chiamiamo Storia.
A corredo dell’esposizione, quasi fosse una guida verso un viaggio nel tempo e nei contesti, è stato realizzato un piccolo catalogo dal titolo Tre storie dalla via Campana.
Un esperimento editoriale in cui, forse per la prima volta, nello stesso libro è possibile trovare un lungo racconto saggistico dal taglio divulgativo, e le consuete schede scientifiche sugli oggetti e i contesti esposti. Il tutto in un formato e in una carta pensati per poterlo leggere in poltrona, in viaggio, in vacanza, come un appassionante racconto da cui si può imparare divertendosi. La mostra Tre storie dalla via Campana sarà accompagnata da una serie di iniziative per approfondire e condividere ricerche e studi adatte a tutte le età. Si inizia venerdì 21 e sabato 22 aprile, con un importante Seminario di Studi internazionale in cui saranno presentati e discussi tutti i più rilevanti scavi effettuati lungo il tracciato dell’antica via Campana-Portuensis negli ultimi 20 anni (molti inediti e sconosciuti).
Ogni sabato dal 6 maggio al 10 giugno (ad eccezione di sabato 3 giugno) si terrà un ciclo di incontri dal titolo Storie dalle strade di Roma antica con focus dedicati alla via Flaminia, alla via Tiburtina, alla via Tuscolana/Anagnina, a una delle grandi strade dell’antichità, ovvero il fiume Tevere, e a una moderna infrastruttura, la Metro C, che sta riportando alla luce storie straordinarie.
Info utili:
La mostra sarà aperta al pubblico dal 20 aprile al 18 giugno 2023 dalle 10 alle 19, tutti i giorni dal lunedì alla domenica.
Come sempre l’ingresso è gratuito. Le conferenze sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. Per info e prenotazioni ss-abap-rm.drugstore@cultura.gov.it Le iniziative del Circuito Necropoli Portuense - Drugstore Museum possono essere sostenute attraverso il circuito virtuoso dell’Art Bonus