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Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 novembre 2021 nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura) 5-07007
Testo del comunicato
Con riferimento al quesito posto dagli On.li interroganti, faccio presente come il disegno di legge in materia di spettacolo – approvato dal Consiglio dei ministri il 10 giugno 2021 scorso e attualmente all'esame parlamentare – propone la riapertura della delega legislativa di riforma dello spettacolo, già prevista dalla legge n. 175 del 2017, in forza della quale il Governo potrà adottare decreti legislativi per il coordinamento e il riordino delle disposizioni riguardanti, fra l'altro, le fondazioni lirico-sinfoniche.
Orbene, fra i princìpi e criteri direttivi rispetto ai quali la delega dovrà esercitarsi – questi oggetto, al momento dell'approvazione della legge n. 175 del 2017, di grande condivisione politica – vi è proprio quello concernente la revisione delle modalità di nomina e dei requisiti del sovrintendente.
Quanto al disegno di legge, si confida che lo stesso venga a breve approvato, anche in ragione della sua natura di disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica 2021-2023.
Il testo finale, peraltro, terrà conto delle modifiche che il Parlamento, in questi giorni, sta ritenendo utile apportarvi, anche mediante integrazioni in esso di alcune parti del testo unificato in materia di spettacolo adottato dalle commissioni 7a e 11a riunite.
In conclusione, in merito alle osservazioni poste dagli interroganti sulle lungaggini relative alle nomine dei Soprintendenti, si rappresenta che ad oggi la complessità delle nomine deriva dagli statuti delle Fondazioni i quali disciplinano le nomine stesse. È auspicabile in tal senso una revisione degli statuti delle Fondazioni affinché al loro interno vengano indicate tempistiche specifiche in relazione alla nomina dei soprintendenti.