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Risposta scritta all'interrogazione parlamentare n. 4-07377 dell'on. Gianni Melilla. Roma. Museo nazionale romano delle Terme di Diocleziano.
Testo del comunicato
ln risposta all'interrogazione parlamentare n. 4-07377, nella quale l’Onorevole interrogante, nel lamentare lo stato di degrado e di abbandono in cui versa il Museo nazionale romano delle Terme di Diocleziano, con specifico riferimento alle aree antistanti, chiede quali iniziative siano state assunte da questo Ministero, si comunica quanto segue. La Soprintendenza speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area archeologica di Roma, nel corso degli anni, ha inoltrato reiterate segnalazioni e richieste di risoluzione all'amministrazione comunale di Roma Capitale, da ultimo in data 30 dicembre 2014, con nota indirizzata al Gabinetto del Sindaco, al I° Municipio, alla Polizia municipale di Roma Capitale, ed alle imprese municipalizzate AMA, ACEA, ATAC. Numerosissimi sono stati, inoltre, gli incontri e i contatti, allo scopo di dirimere un problema che interessa l'area immediatamente esterna alle Terme di Diocleziano, sulla quale gravano un vincolo archeologico diretto e un vincolo indiretto che comprende l'area intorno al monumento, oltre al vincolo che grava su piazza della Repubblica e piazza Cinquecento (D. M 30 -9-1961 vincolo indiretto Terme; D.M. 29-03-1972 vincolo diretto Terme; D.M 03/06/1986: vincolo piazze). L’area risulta, inoltre, assoggettata alle disposizioni in materia di affissioni pubblicitarie diramate dai competenti uffici territoriali del MIBACT. Al riguardo si richiamano le disposizioni della citata Soprintendenza e della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio.(Disp. Sopr. 12-2-1985, Disp. Sopr. 28-9-85 , Disp. Sopr.13 -3-2000, D.D.R 28-10-2011). La presenza di bancarelle, nonostante i sopracitati vincoli, non è mai cessata, così come quella delle edicole, ben tre sulla breve strada prospiciente l'entrata museale. Una di esse, addirittura, è stata posta proprio davanti all'ingresso del Museo su viale Enrico De Nicola, e si è praticamente unita, con una estemporanea recinzione metallica, alla cancellata del museo. A complicare la situazione di degrado contribuisce una fitta serie di lecci, ormai in gran parte malati, che oscura la grandiosa visuale delle Terme. L'eliminazione degli alberi malati scoprirebbe una visuale unica della città a chi arriva dalla stazione Termini. La presenza degli alberi contribuisce, inoltre, a creare un'area riparata e poco illuminata, sovente utilizzata come luogo di bivacco da persone in evidente condizione di disagio, che abbandonano rifiuti di ogni genere, e talvolta hanno dato luogo a episodi di violenza. Anche a tale ultimo riguardo, la citata Soprintendenza ha più volte sollecitato un intervento ai competenti organi di Roma Capitale. Altro elemento poco compatibile con la vita del Museo è la presenza dell'Unità Mobile di Terapia Farmacologica per la distribuzione di siringhe e metadone che, stazionando per alcune ore del giorno in piazza delle Repubblica, davanti all'ingresso di Santa Maria degli Angeli e a fianco al cancello del giardino del Museo, richiama un'utenza che allontana i turisti e che abbandona quotidianamente siringhe nel giardino delle Terme. Questa Amministrazione è dunque pienamente consapevole delle problematiche segnalate dall’Onorevole interrogante, la cui soluzione tuttavia esula in gran parte dalle sue attribuzioni. Avrà comunque cura di sollecitare nuovamente la convocazione del Tavolo tecnico "Roma Capitale – MIBACT che interviene sul Piano del Decoro del centro storico della città, di concerto con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, le Soprintendenze statali e la Soprintendenza Capitolina, che potenzialmente rappresenta un valido strumento per il risanamento dell’area.
Documentazione:
Interrogazione del 15 aprile 2015
(documento in formato pdf, peso 2057 Kb, data ultimo aggiornamento: 11 maggio 2015 )