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Risposta scritta all'interrogazione n. 4-10272 del dep. Angelo Antonio D’Agostino. Reggia di Caserta. Sorveglianza.
Testo del comunicato
Nell’atto ispettivo n. 4-10272, l’Onorevole interrogante, riferito che alcuni giovani turisti in visita alla Reggia di Caserta, il 27 agosto scorso, “sono entrati nella fontana di Diana e Atteone che è stata usata come piscina”, e ricordato il numero di addetti alla sorveglianza presenti in servizio alla fine di agosto, secondo i sindacati, chiede quali provvedimenti si intenda adottare per garantire il controllo adeguato della Reggia. La direzione della Reggia di Caserta ha precisato che l’episodio riportato dall’Interrogante non ha riguardato la fontana monumentale di Diana e Atteone, sorvegliata direttamente da almeno due addetti alla vigilanza, ma la vasca ubicata al di sotto del torrione che sormonta la cascata dell’acquedotto Carolino. Tale vasca dista circa trecento metri di rampe in salita dalla fontana di Diana e Atteone e, pertanto, i custodi presenti presso la fontana sono potuti intervenire solo con intimazioni vocali a distanza. L’accesso alle rampe che conducono al torrione superiore, situato a una altezza di circa centosettantacinque metri sul livello del mare, lungo le pendici della collina boscosa che costituisce il fondale scenografico della “via d’acqua” del parco, è consentito ai visitatori soltanto con visite guidate, in quanto il sito non permette di ospitare una postazione idonea ad accogliere gli addetti al servizio di vigilanza. Il parco della Reggia si estende per centotrenta ettari e per una lunghezza di 3,3 chilometri. La presenza di addetti alla sorveglianza è assicurata in prossimità dei cinque principali nodi monumentali del complesso, con una media di dodici addetti, ma non è possibile coprire a tappeto, con la stessa modalità, tutta l’estensione del parco né controllare in modo capillare la correttezza del comportamento del pubblico. Consapevoli, però, dell’importanza del complesso monumentale e della necessità che esso sia dotato di una adeguata struttura di governo e gestione, la recente riforma del Ministero, adottata con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 agosto 2014, n. 171 (Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della perfomance, a norma dell’articolo 16, comma 4, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89) ha elevato la Reggia di Caserta a ufficio di livello dirigenziale generale, dotandola di speciale autonomia per la quale la Reggia potrà dotarsi di un proprio statuto e disporre di un bilancio e il direttore, dirigente di livello generale, coadiuvato da un consiglio di amministrazione e da un comitato scientifico, potrà definire strategie e obiettivi di valorizzazione e iniziative finalizzate ad assicurare la più ampia fruizione del patrimonio della Reggia. Con successivi provvedimenti amministrativi si è provveduto a nominare il direttore dell’Istituto, nella persona del dott. Mauro Felicori, selezionato a seguito di una procedura internazionale, il consiglio di amministrazione, il comitato scientifico e il collegio dei revisori dei conti. Con decreto ministeriale del 6 agosto 2015, inoltre, è stata determinata una autonoma e specifica dotazione di personale dell’Istituto che prevede, complessivamente, duecentosedici unità di cui centocinquantuno di vigilanza.
Documentazione:
D_Agostino 18 febbraio 2016
(documento in formato pdf, peso 88 Kb, data ultimo aggiornamento: 22 aprile 2016)