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Risposta scritta all'interrogazione n. 4-09985 del dep. Giorgio Zanin. Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS). Esclusione di ANBIMA e FENIARCO dai finanziamenti per il triennio 2015-2017.
Testo del comunicato
Si riscontra l’atto di sindacato ispettivo n. 4-09985, nel quale l’Onorevole interrogante, avendo appreso da organi di stampa che l’Associazione Bande Musicali Italiane Autonome (ANBIMA) e la Federazione Nazionale delle Associazioni Corali Regionali (FENIARCO) sarebbero state escluse dai finanziamenti del Fondo Unico per lo spettacolo (FUS) per il triennio 2015-2017, chiede se, nel caso fosse confermata tale esclusione, non si “ritenga invece necessario destinare alle suddette realtà musicali un contributo di almeno 250.000 euro l’anno per ciascuna, come ampiamente meritano”. Prima di rispondere nel merito del quesito posto dell’interrogante, è opportuno richiamare quanto dispone l’articolo 43 del decreto ministeriale 1 luglio 2014 (Nuovi criteri per l’erogazione e modalità per la liquidazione e l’anticipazione di contributi allo spettacolo dal vivo, a valere sul Fondo unico per lo spettacolo, di cui alla legge 30 aprile 1985, n. 163) decreto, che, come è noto, ha introdotto un’ampia riforma dei criteri di ripartizione del FUS (Fondo unico per lo spettacolo), invero attesa da tempo. Tale norma prevede la concessione di contributi a soggetti pubblici e privati, anche in forma associata, che operino negli ambiti del teatro, della musica, della danza, dei circhi e dello spettacolo danzante e che realizzino progetti triennali di promozione, di rilevanza e operatività nazionale o internazionale, finalizzati: a) al ricambio generazionale degli artisti; b) alla coesione e all’inclusione sociale; c) al perfezionamento professionale; d) alla formazione del pubblico. Possono essere sostenuti fino a un massimo di quindici progetti per ciascuno degli ambiti sopra elencati. Le domande di contributo sono oggetto di una valutazione, di carattere esclusivamente qualitativo, da parte delle commissioni consultive competenti per materia. La valutazione qualitativa è effettuata da ciascuna commissione in base agli indicatori riportati nell’allegato E del decreto ministeriale prima citato. Possono accedere al contributo i progetti che ottengano un punteggio minimo di sessanta punti su cento, tenuto conto del numero massimo di progetti sovvenzionabili per ogni ambito. Le associazioni ANBIMA e FENIARCO hanno presentato domanda di contributo per il triennio 2015-2017, con riguardo alla seconda delle finalità previste dall’articolo 43, ovvero per progetti di promozione finalizzati alla coesione e all’inclusione sociale. La Direzione generale Spettacolo ha comunicato che la competente Commissione consultiva Musica, riunitasi il 1 e il 20 luglio 2015, all’esito della valutazione dei progetti e dell’attribuzione dei relativi punteggi, ha ritenuto “di non doversi accogliere nessuna domanda relativa alla seconda finalità Coesione e inclusione sociale” e, quindi, tantomeno quelle presentate da ANBIMA e da FENIARCO. Sulla base delle deliberazioni della Commissione Musica, il direttore generale dello spettacolo ha provveduto, pertanto, con proprio decreto del 31 luglio 2015, all’assegnazione dei contributi per l’anno 2015 sulla base dei punteggi ottenuti, con l’esclusione degli organismi che non avevano ottenuto il punteggio minimo richiesto dalla normativa, adempimento cui era tenuto senza margini di discrezionalità. Come ha giustamente ricordato l’Interrogante, le bande musicali italiane e le associazioni corali rappresentano uno straordinario patrimonio culturale di base, diffuso su tutto il territorio nazionale e svolgono una preziosa azione di promozione culturale e sociale. Altrettanto apprezzabile è il lavoro svolto dalle rispettive organizzazioni federative che hanno saputo fare rete, valorizzando queste realtà musicali e concorrendo al raggiungimento di risultati di rilievo. Per questi motivi l’Amministrazione è impegnata nel monitoraggio e nella valutazione degli effetti prodotti dalla riforma citata, sulla quale la valutazione rimane complessivamente positiva ma che indubbiamente, nella fase di prima attuazione, può aver comportato, rispetto a talune specifiche situazioni, esiti meritevoli di un aggiustamento. In tale prospettiva l’Amministrazione assicura piena attenzione ad istanze quali quella rappresentata dall’Onorevole interrogante e si sta adoperando per individuare gli strumenti – eventualmente con il concorso degli organi parlamentari – più atti a recepirle.
Documentazione:
Zanin 19 novembre 2015
(documento in formato pdf, peso 2530 Kb, data ultimo aggiornamento: 08 gennaio 2016 )