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Risposta scritta all'interrogazione n. 4-08877 del dep. Pierpaolo Vargiu. Fondazione teatro lirico di Cagliari.
Testo del comunicato
Si riscontra l’atto di sindacato ispettivo n. 4-08877 , con il quale l’Onorevole interrogante chiede, stante la situazione di perdurante difficoltà in cui si troverebbe la Fondazione Teatro lirico di Cagliari, quali siano i risultati dell’attività del Ministero nei confronti della complessiva attività della Fondazione, nonché se sussistano le condizioni di un commissariamento della Fondazione stessa. Al riguardo, si comunica quanto segue, sulla base degli elementi forniti dalla competente Direzione generale spettacolo. Occorre innanzi tutto far riferimento, oltre che alla natura e alle finalità rivestite dalle fondazioni lirico-sinfoniche, chiamate dalla legge ad operare con criteri di imprenditorialità ed efficienza, alle novità introdotte dal D.M. 3 febbraio 2014, recante nuovi criteri di ripartizione del Fondo unico dello spettacolo, che stimolano i teatri a produrre maggiormente sia sul piano quantitativo sia sul piano della qualità dei programmi, circostanza che dovrebbe indurre gli amministratori a maggiore efficienza programmatoria. Ciò si attaglia particolarmente ad un ente che agisce in Sardegna quale maggiore produttore di servizio lirico e musicale. La peculiare situazione gestionale generata dal susseguirsi alla guida del Teatro Lirico di più amministratori è stata costantemente seguita dalla Direzione Generale Spettacolo del Ministero in sede di vigilanza, non essendo stata ignorata la possibilità offerta dall’art. 21 del d.lgs. 29 giugno 1996, n. 367, di sciogliere l’organo deliberativo, ovvero il consiglio di amministrazione, e conseguentemente rimuovere il sovrintendente; la casistica elaborata nella effettiva prassi applicativa del citato strumento di legge non ha però consentito di riscontrare la fattispecie concreta nelle vicende cagliaritane. A ciò aggiungasi che la particolare attenzione posta dal legislatore sulle fondazioni in stato di crisi, così come tracciata dall’art. 11 del decreto-legge n. 91 del 2013, non ha fatto riscontrare nella situazione di difficoltà in cui versa il Teatro lirico la gravità dei requisiti delineati dall’art. 11 stesso per far accedere l’ente al piano di risanamento. Vi è inoltre da evidenziare che lo stesso decreto-legge n. 91 ha innovato la governance delle fondazioni lirico-sinfoniche, prescrivendo l’adozione di nuovi statuti e conseguentemente la costituzione di nuovi organi di gestione, quali il consiglio di indirizzo ed il sovrintendente come “unico organo di gestione nominato dal Ministro” su proposta del consiglio di indirizzo stesso, organo di controllo presieduto da un magistrato della Corte dei Conti. E’ da tale riconfigurazione degli organi di gestione che si è originato, presso l’ente cagliaritano, un momento di passaggio di poteri che ha visto il subentrare del nuovo consiglio di indirizzo alla data del 22 dicembre 2014 e quindi in un momento di decisioni finali sul merito della programmazione. Tale organo ha poi proceduto alla nomina del nuovo sovrintendente previo esame di un congruo numero di candidati. La dialettica sviluppatasi all’interno dell’organo di indirizzo non è stata comunque tale da bloccare la programmazione del 2015, in quanto, prima della fine di aprile, sono state approvate e rimodulate sia la stagione concertistica che quella lirica e di balletto ed il preventivo artistico e finanziario per il 2015 è stato infine trasmesso al Ministero. In merito alle preoccupazioni avanzate dai dipendenti, esse si collegano alle innegabili indecisioni che hanno connotato l’inizio della programmazione 2015, con effettiva possibilità che un calo della medesima nel corso dell’anno potrebbe causare una flessione complessiva dei punteggi di produzione validi ai fini del calcolo del contributo 2016. Gli Uffici del Ministero sono in attesa di conoscere le risultanze del bilancio consuntivo 2015, il quale sarà presentato entro il primo semestre dell’anno corrente. Quanto alla lamentata situazione di crisi, vero è che il bilancio dell’ente cagliaritano per il 2014 recava al conto economico una perdita di € 5.357.910. Peraltro, essendo stati gli organi di amministrazione completamente rinnovati in omaggio alle ricordate nuove disposizioni in tema di governance (il consiglio di indirizzo si era insediato, come detto, il 22 dicembre 2014 ed il sovrintendente, d.ssa Angela Spocci, era stato nominato il 5 febbraio 2015) non possono questi essere tenuti responsabili del deficit 2014, mentre ad essi spetta il compito di ristabilire l'equilibrio economico-patrimoniale. Va poi segnalato che, con successivo D.M. 18 settembre 2015, è stata disposta la revoca della d.ssa Angela Spocci e nominato dal Ministro, con D.M. 25 novembre 2015, il dr Claudio Orazi quale sovrintendente. Infine si fa presente che la legge di stabilità per l’anno 2016, all’articolo 1, commi 355-358, ha poi esteso ad altri Teatri d’opera la possibilità di raggiungere l’equilibrio strutturale del bilancio nel 2018, sia sotto il profilo patrimoniale sia economico finanziario, del conto economico, ed ha consentito anche alle Fondazioni che non versano nelle condizioni indicate nel comma 1 del citato art. 11 del decreto-legge n. 91, tra i quali potenzialmente il Lirico di Cagliari, di presentare un piano di risanamento per accedere al fondo di rotazione. Trattandosi del massimo ente culturale operante a Cagliari e in Sardegna, vi è una particolare attenzione dei media sulle vicende della Fondazione, ma tale attenzione è determinata, come su esposto, non tanto da una situazione di squilibrio economico, in sé sanabile, quanto piuttosto dalla passata incertezza gestionale dovuta dall’avvicendarsi di ben tre sovrintendenti in tre anni. E conclusivamente, il Ministero conferma la massima attenzione sulla funzionalità e il percorso di risanamento dell’importante istituzione culturale.
Documentazione:
Vargiu 25 febbraio 2016
(documento in formato pdf, peso 168 Kb, data ultimo aggiornamento: 22 aprile 2016)