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Risposta scritta all'interrogazione n. 4-05014 del sen. Gian Marco Centinaio. Lavori di valorizzazione territoriale e riqualificazione ambientale varie piazze di Bologna.
Testo del comunicato
Si riscontra l’atto di sindacato ispettivo n. 4-05014, con il quale l’Onorevole interrogante, premesso che i lavori per gli interventi di valorizzazione territoriale e riqualificazione ambientale e commerciale relativi a varie piazze di Bologna hanno avuto un costo complessivo di euro 629.758 e che il restlyling ha suscitato numerose polemiche, non solo sul costo ma anche per l'aspetto estetico discutibile delle sedute di pietra, chiede di sapere le motivazioni per le quali il Ministero abbia dato l’autorizzazione a tali esposizioni, che, ad avviso dell’interrogante, alterano il valore storico e architettonico delle piazze. A tal proposito si rappresenta quanto segue. Il Comune di Bologna, nell'ambito delle proprie politiche di mobilità e riqualificazione degli ambiti urbani del centro della città, ha intrapreso nel corso degli anni 2013-2014 lo studio di una serie di azioni volte alla valorizzazione di alcune aree urbane, ovvero zone caratterizzate da specifiche attività da promuovere e rendere più riconoscibili, attraverso una serie di interventi finalizzati alla razionalizzazione degli usi, alla riduzione degli spazi carrabili e delle aree di sosta, a vantaggio della fruizione pedonale. Le iniziative suddette si sono concretizzate attraverso progetti di riqualificazione e valorizzazione, volti ad eliminare innanzitutto la presenza di elementi incongrui con il contesto urbano interessato, prevedendo l'inserimento di una serie di componenti funzionali e di arredo che hanno riguardato alcune piazze o aree pubbliche del centro storico, interessando nello specifico: - il tratto di via Azzo Gardino, in corrispondenza dell'ingresso della Cineteca Comunale, ricompreso nell'area della cosiddetta "Manifattura delle Arti"; - Piazza S.Martino e Piazzetta S.Donato, all'inizio di via Zamboni, facenti parte dell'area del cosiddetto "ex-Ghetto"; -l'area di Piazza di Porta Ravegnana e Piazza della Mercanzia. Gli interventi connessi, finalizzati a migliorare la qualità urbana delle aree suddette, previo un razionale riordino della segnaletica e di altri elementi incongrui presenti (dissuasori, raccoglitori rifiuti, ecc.), hanno previsto in particolare la collocazione di elementi di arredo, costituiti da sedute, di diversa definizione tipologico-formale, fioriere, fioriere con funzione anche di sedute, supporti didattico-informativi, ecc., organizzati sulla base di una modularità articolata in varie forme a seconda delle aree interessate. In particolare, nel caso di Piazza di Porta Ravegnana e di Piazza della Mercanzia, l'analisi storica condotta relativamente allo sviluppo urbanistico delle due aree ha guidato il progetto di arredo, prevedendo di installare anche dei punti informativi (costituiti da elementi di supporto che riprendono il modulo base delle sedute), con l'obiettivo di restituire al ruolo di piazza spazi vissuti come residuali e spesso usati con funzioni improprie. Le proposte di riqualificazione suddette, riguardando pubbliche piazze e vie da ritenersi ricomprese fra i beni culturali ai sensi dell' art. 10, comma 4, lett. g) del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., e, nel caso di Piazzetta San Donato e Piazza di Porta Ravegnana e Piazza della Mercanzia, aree assoggettate anche a provvedimenti di tutela indiretta, sono state sottoposte per gli aspetti di competenza all'esame della Soprintendenza paesaggistica competente per territorio, la quale, dopo attenta valutazione, ha rilasciato i propri pareri in merito. Le iniziali ipotesi di intervento sono state oggetto di presentazione ed illustrazione da parte dei funzionari e progettisti del Comune al Soprintendente ed ai funzionari incaricati di curarne l'istruttoria, attraverso una serie di incontri, che sono stati occasione per esprimere le prime considerazioni, osservazioni e rilievi finalizzati a ricercare soluzioni migliorative, cui hanno fatto seguito richieste di approfondimenti progettuali, di modifiche e di definizioni più consone ai luoghi, sia per quanto riguarda le caratteristiche (dimensionali, morfologiche, materiche) delle componenti di arredo che per il loro assetto distributivo, evidenziando per i diversi casi l'opportunità di ridurne il numero e/o di studiarne più opportunamente la dislocazione al fine di garantire e salvaguardare le condizioni di visibilità e fruizione dei monumenti ed in generale delle quinte prospettiche che ne definiscono il contesto. In tutti i casi esaminati è stata, inoltre, evidenziata la necessità che contestualmente e preliminarmente si procedesse al razionale riordino e/o eliminazione della segnaletica non più in uso nonché dei numerosi oggetti e/o elementi impropri, spesso connessi anche alla presenza nelle aree interessate di esercizi commerciali con dehors. Le indicazioni fornite, a seguito delle criticità rilevate, sono state recepite nelle successive elaborazioni progettuali presentate, accompagnate anche da simulazioni plano volumetriche e foto inserimenti, che hanno in parte riconsiderato e/o integrato le ipotesi iniziali, giungendo ad un progressivo affinamento delle soluzioni di dettaglio finalizzate alla semplificazione delle tipologie proposte ed alla riduzione numerica degli elementi previsti: - in Piazzetta San Donato è stato eliminato un elemento fioriera con sedute, - in Piazza Ravegnana e in Piazza della Mercanzia, gli elementi inizialmente previsti sono stati ridotti di ben 15 unità, escludendo, inoltre, il posizionamento di ulteriori manufatti, quali la seduta a forma di mano di Miriam, in prossimità dell'antico ingresso all'ex-Ghetto Ebraico. Valutate, pertanto, le soluzioni progettuali definitive, anche alla luce dell'interesse e dell'impegno manifestati dall'Amministrazione comunale a realizzare le opere di valorizzazione e riqualificazione urbana in programma, considerato, per quanto attiene le specifiche valutazioni di competenza, che si tratta di componenti di arredo non fisse, ma con caratteristiche di removibilità, la competente Soprintendenza ha ritenuto gli interventi proposti non in contrasto con i principi di salvaguardia e tutela degli ambiti urbani interessati, esprimendo un parere favorevole alla loro realizzazione.
Documentazione:
Centinaio 25 febbraio 2016
(documento in formato pdf, peso 140 Kb, data ultimo aggiornamento: 22 aprile 2016)