Iscriviti alla newsletter
PECHINO, BEIJING WORLD ART MUSEUM
Testo del comunicato
20 gennaio /23 aprile 2006
La mostra "Specchio del tempo. L’uomo e il suo mondo in sei secoli d’arte italiana attraverso le collezioni dei musei di Stato
fiorentini" ha aperto ufficialmente le celebrazioni dell’Anno dell’Italia in Cina 2006.
"Specchio del tempo è il frutto delle positive relazioni istituite in questi anni fra il Ministero per i beni e le attività c
ulturali italiano e il Beijing World Art Museum.
"Specchio del tempo" è la prima mostra sulla cultura artistica del Rinascimento italiano in Cina e ambisce ad essere il
primo di una lunga serie di progetti di collaborazione internazionale in campo culturale.
L’organizzazione della mostra ha costituito un fertile terreno di scambio di conoscenze umane, tecniche e culturali tra i
Italia e Cina.
Presentare la cultura italiana in una nazione di millenaria tradizione come la Cina contribuisce a rendere sempre più
stretto il legame tra i nostri Paesi e offre al pubblico cinese l’opportunità di venire a contatto con le radici dell’arte
moderna italiana.
Il progetto espositivo percorre sei secoli di arte italiana e prende le mosse dalla considerazione che l’iconografia
cristiana alto medievale subì un profondo rinnovamento, anche in conseguenza alle necessità devozionali che portarono
all’attenzione dei fedeli figure di Beati e Santi, la cui storicità era comprovata in tempi pressoché contemporanei.
Il ritratto di personaggi storici e laici aveva fatto la sua riapparizione dopo la parentesi dell’ antichità e aveva visto
divenire stereotipe persino le effigi sulla monetazione imperiale, ma nel contempo si erano costituiti sistemi di rimando
simbolico alla realtà quotidiana.
Dall’arte medievale il percorso espositivo prosegue con riferimenti alla svolta umanistica del primo Rinascimento che
riportò in auge il ritratto a figura intera dei grandi spiriti secolari, esempio di virtù civica e militare destinati
ad una fruizione pubblica che intendeva essere didattica, accentuandone la credibilità fisica rispetto ai cicli di eroi
ed eroine che già il Medioevo aveva diffuso.
Si giunge infine alla ritrattistica del Settecento che chiude questo ambizioso percorso di delineazione dell’arte italiana
dalle sue più recenti origini medioevali sino all’età moderna.
Questi dipinti e queste sculture parlano degli italiani, del loro percorso verso il mondo moderno in cui oggi viviamo e
rappresentano il miglior ambasciatore che si possa desiderare per aprire la via al dialogo tra i nostri popoli.
L’impegno dell’Italia nel difendere, salvaguardare e rendere disponibile per tutti il tesoro costituito dalla storia e
dalla cultura, sia propria che degli altri popoli, è riconosciuto da ogni nazione e ben si manifesta in questa
circostanza che è frutto del vivo dialogo fra la nazione cinese e quella italiana.
La mostra è supportata da un allestimento multimediale che contribuisce alla contestualizzazione e più agile
comprensione per il pubblico cinese, che per la prima volta si confronta con una cultura "altra". Infatti,
perché un’opera d’arte, in quanto oggetto segnico, svolga la sua funzione e comunichi, è necessario che il
destinatario della comunicazione disponga del codice che i segni sempre sottendono e da cui la loro
interpretazione necessariamente dipende.
Cliccare per ingrandire!
FOTO DELL’INAUGURAZIONE