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Paesaggio, Franceschini: menzione in Friuli Venezia Giulia con il “Concorso Artistico Internazionale Two Calls for Vajont. Diga del Vajont e Nuovo Spazio di Casso” per il Premio Nazionale 2021
Testo del comunicato
“Concorso Artistico Internazionale Two Calls for Vajont. Diga del Vajont e Nuovo Spazio di Casso” presentato dal Comune di Erto e Casso ha ricevuto una menzione per il Premio Nazionale del Paesaggio. L’annuncio è arrivato oggi nel corso della première con il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, sul canale YouTube del MiC, tenutasi a partire dalle 11:00 in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio.
"Dobbiamo sempre pensare alla grande lungimiranza dei nostri padri costituenti – ha dichiarato il Ministro Franceschini – che iscrissero nell’articolo 9, tra i principi fondamentali, non soltanto la tutela del patrimonio storico e artistico della nazione, ma anche la tutela del paesaggio. Pensiamo quale capacità di visione aveva quella generazione di politiche e di politici nell’immaginare il futuro. Per questo nel 2016 abbiamo istituito la Giornata Nazionale del Paesaggio, che è un modo per organizzare una competizione virtuosa tra progetti, per tenere vivo questo tema e di partecipare alla selezione europea che si svolge successivamente. È un riconoscimento importante, è una prova di come noi in molti settori siamo all’avanguardia. Dobbiamo essere orgogliosi – ha concluso Franceschini – perché la tutela del paesaggio è uno dei settori su cui l’Italia è più avanti di molti altri paesi”.
“Two Calls for Vajont” è un Concorso Internazionale, lanciato nel 2014 da Dolomiti Contemporanee su sollecitazione dell’amministrazione comunale di Erto e Casso, che consentirà di realizzare due opere d'arte contemporanea su due luoghi-simbolo della tragedia del Vajont: la Diga e le ex Scuole di Casso, dal 2012 “Nuovo Spazio di Casso, Centro per la Cultura Contemporanea del Paesaggio”.
L'obiettivo generale è quello di innescare un'azione proiettiva condivisa, che rifiuti la logica commemorativa legata alla memoria del tragico evento del '63, intendendo il Vajont come uno “spazio del senso per l'uomo”, un luogo in cui egli si mostri capace, anche grazie alla visione rinnovativa del contemporaneo, di riscattare la propria terra, generando nuove immagini aperte al presente e al futuro.
Nella fase di selezione delle opere (2014/2015), sono giunti da tutti il mondo 180 progetti artistici che ripensano e interpretano la Diga del Vajont e la facciata meridionale delle ex Scuole di Casso, ancora segnate dalla terribile ondata d'acqua del '63, facendone due “ribalte proiettive”, i simboli di una rinascita possibile. Con il Concorso non ci si limita alla prossima realizzazione delle due opere vincitrici (di Andrea Nacciarriti e Dimitri Giannina), ma si lavora alla condivisione con il territorio di una visione rinnovativa, aperta al resto del mondo, attraverso le numerose collaborazioni attivate in Italia e all'estero.
Numerosi, dal 2014 ad oggi, gli eventi pubblici realizzati a Casso e in altre parti d'Italia, utili a condividere e promuovere la prospettiva di rilancio dell'area.
La Commissione ministeriale “ha particolarmente apprezzato la capacità del progetto di muoversi tra il rispetto della tragedia della diga e la volontà di superarla, esprimendo grande consapevolezza e sensibilità nel percorso di rilettura del luogo e nella sua restituzione alla contemporaneità”.
Roma, 14 marzo 2021
Ufficio Stampa MiC