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MUSEI, ECCO I NUMERI PER LA FESTA DELL’EPIFANIA
Testo del comunicato
L’aumento del quarantatre per cento del pubblico e del trentaquattro per cento degli incassi rispetto alla stessa giornata del 2004: sono i salti in avanti dei duecento luoghi statali della cultura italiana che il 6 gennaio 2005 sono stati visitati da un totale di sessantaquattromila e cinquecento persone contro le quarantacinquemila dell’anno scorso.
Fra parchi archeologici, musei e castelli spiccano alcuni nomi noti alle classifiche dell’arte: a Roma, in 7315 sono andati al Colosseo e vicino Palatino (piu’ del doppio dell’anno scorso) 6000 i numeri del pubblico al Pantheon, 3420 quelli di castel s. Angelo, 1800 fra Terme di Caracalla, tomba di Cecilia Metella e Villa dei Quintili, in 1550 nella barocca galleria borghese.
A Milano, in 1.110 sono andati a vedere le collezioni dell’elegante Pinacoteca di Brera, e in 1.050 il capolavoro di Leonardo da Vinci, il Cenacolo; a Sirmione invece i visitatori delle grotte di Catullo sono passati dai 100 del 2004 ai 390 del 2005, e al castello ducale di Mantova da 472 a 670.
In Campania, quasi quattromila persone hanno visitato la città antica di Pompei (con aumento dell’ottantacinque per cento sul 2004), in 3.250 le raccolte napoletane del museo di Capodimonte (con aumento record del settecento per cento !), in 2.270 il museo di San Martino.
Trieste segna quota 1.230 per il parco e il museo del castello Miramare, Venezia ha visto 1.610 persone nel circuito del cosiddetto percorso Marciano, con una crescita del ventitre per cento che compensa la flessione delle Gallerie dell’Accademia, visitate il 6 gennaio 2005 da 900 turisti contro i 1200 dell’epifania 2004.
Le bellezze toscane hanno attratto in un solo giorno 2.335 persone nelle gallerie dell’Accademia a Firenze, 1.517 fra giardini di Boboli e musei degli argenti e porcellane, 3.970 agli Uffizi, e altre migliaia nei vari musei e ville.
Il Castello Svevo di Trani, in Puglia, si aggiudica invece il primo posto per trend di crescita con 1880 visitatori, un dato ottenuto moltiplicando per tremila e seicento volte quelli del 2004.
In altre regioni invece, numeri meno eclatanti ma comunque significativi indicano la tendenza diffusa un po’ ovunque ad avvicinarsi alle occasioni della cultura per conoscere meglio “i tesori” del proprio territorio: piu’ trecento per cento nella suggestiva Alba fucens abruzzese, in Calabria nel parco archeologico di Scolacium, a Borgia, piu’ quattrocento per cento nell’area naturalistica e archeologica di Paestum, piu’ seicento per cento a Oplontis, Stabia, Boscoreale.
Ufficio Stampa MiBAC
Tel. 06-67232261