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MOSTRAFra Napoli e Salerno nel '600. La Quadreria Ruggi d'Aragona nel Museo Diocesano di Salerno
Testo del comunicato
Nella prestigiosa sede del Museo Diocesano nel centro antico della città, a cura della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Avellino e Salerno sarà esposta una delle maggiori collezioni d'arte del salernitano.
Il 2 luglio 1870, il nobile salernitano, Marchese Giovanni Ruggi d'Aragona, non avendo eredi diretti a cui destinare i suoi beni, espresse con Testamento la volontà di lasciare i suoi quadri con soggetto sacro alla Cattedrale di Salerno.
La Collezione è composta esclusivamente di opere del Seicento napoletano con una prevalenza di quadri di cultura naturalistica ed una piccola componente di cultura barocca. Fra questi si annoverano opere di alcuni dei maggiori esponenti del Seicento napoletano come Filippo Vitale, Giuseppe Ribera, Francesco Guarino, Andrea Vaccaro, Nicola Vaccaro, fino a Luca Giordano. Il filone specialistico della pittura si intreccia saldamente con una visione religiosa corrispondente alla cultura controriformista dell'epoca. La novità della mostra è la scoperta di un collezionismo locale saldamente legato a quanto si manifestava nella capitale del Viceregno. Sarà in seguito edito il catalogo che tratterà gli interessanti argomenti scaturiti dall'esposizione. A cura di Maura Picciau e Antonio Braca.
9 aprile ore 18.00 inaugurazione
Museo Diocesano
Largo Alfano I - Salerno
Tel. 089 239126 Fax 089 2753328
maurapicciau@beniculturali.it - antonio.braca@beniculturali.it
Promosso da: Soprintendenza Beni artistici e storici di Salerno e Avellino
Il 2 luglio 1870, il nobile salernitano, Marchese Giovanni Ruggi d'Aragona, non avendo eredi diretti a cui destinare i suoi beni, espresse con Testamento la volontà di lasciare i suoi quadri con soggetto sacro alla Cattedrale di Salerno.
La Collezione è composta esclusivamente di opere del Seicento napoletano con una prevalenza di quadri di cultura naturalistica ed una piccola componente di cultura barocca. Fra questi si annoverano opere di alcuni dei maggiori esponenti del Seicento napoletano come Filippo Vitale, Giuseppe Ribera, Francesco Guarino, Andrea Vaccaro, Nicola Vaccaro, fino a Luca Giordano. Il filone specialistico della pittura si intreccia saldamente con una visione religiosa corrispondente alla cultura controriformista dell'epoca. La novità della mostra è la scoperta di un collezionismo locale saldamente legato a quanto si manifestava nella capitale del Viceregno. Sarà in seguito edito il catalogo che tratterà gli interessanti argomenti scaturiti dall'esposizione. A cura di Maura Picciau e Antonio Braca.
9 aprile ore 18.00 inaugurazione
Museo Diocesano
Largo Alfano I - Salerno
Tel. 089 239126 Fax 089 2753328
maurapicciau@beniculturali.it - antonio.braca@beniculturali.it
Promosso da: Soprintendenza Beni artistici e storici di Salerno e Avellino
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:27:17 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:27:17