BUTTIGLIONE: L’IDEA EUROPEISTA RESTA VALIDA. ADESSO RIPARTIAMO DALL’EUROPA DELLA CULTURA

Il ministro per i Beni e le attività culturali, Rocco Buttiglione, ha partecipato in Lussemburgo al Consiglio informale dei ministri della Cultura Ue. Nel suo intervento Buttiglione ha messo in evidenza, tra l’altro, che “E’ importante ripetere, dopo il risultato dei referendum in Francia e in Olanda, e dopo il recente Consiglio Europeo, che la visione europeista mantiene per intero la sua validità e la sua capacità di illuminare il nostro futuro comune. Dobbiamo però anche prendere atto del messaggio che ci inviano gli elettori: in una democrazia non si può dire semplicemente che si sono sbagliati. L’errore è piuttosto dei politici che non sono riusciti a spiegare in modo concreto e a declinare in modo convincente la visione europea”.

“Gli elettori - ha proseguito Buttiglione - non hanno rifiutato la visone europea di De Gasperi, Adenauer e Schumann. Essi hanno rifiutato piuttosto la sua degenerazione burocratica che ha prodotto regole e procedure bizantine lontane dall’esperienza di vita dei cittadini. Bisogna ripartire dalla visione originaria e declinarla in modo nuovo, a partire dalla cultura. Siamo europei, e ci aggreghiamo nelle istituzioni dell’Unione Europea perché abbiamo radici comuni e partecipiamo di una cultura comune. La diversità delle nostre culture nazionali è sostenuta dal fronte della nostra comune cultura europea. Per superare l’impaccio che incontriamo nel progresso dell’Europa dell’economia e per arrivare a costruire l‘Europa politica, dobbiamo mettere mano adesso all’Europa della cultura”.

Il ministro Buttiglione ha poi portato l’attenzione sui problemi della formazione di un industria culturale europea competitiva con quella americana: “Preliminare per questo - ha spiegato - è la formazione di un mercato interno europeo della cultura e il superamento dell’ostacolo linguistico attraverso gli strumenti della traduzione e del doppiaggio”.

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