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Bondi, cinema sia libero da ogni condizionamento della politica e dello Stato
Testo del comunicato
Legittimamente oggi il Pd protesta contro il governo, accusato di perseguire politiche punitive verso la cultura e il cinema.
Rispetto questa posizione, anche se la ritengo infondata. Reputo infatti di aver fatto a favore del cinema più di qualunque altro mio predecessore, portando a compimento ad esempio tra mille difficoltà gli incentivi fiscali per il cinema, i quali stanno producendo risultati estremamente positivi per tutto il comparto.
Una critica che mi sento di respingere completamente, tuttavia, è quella secondo cui, attraverso il decreto sulle fondazioni liriche da me proposto, intenderei decidere “come e a chi distribuire il denaro pubblico destinato al sostegno delle produzioni cinematografiche italiane”.
Respingo questa accusa perché il mio obiettivo è proprio l’opposto: quello di liberare la cultura e il cinema in particolare da ogni condizionamento da parte della politica e dello Stato, come fin qui è avvenuto.
Concordo in questo con le osservazioni critiche che mi sono state rivolte, da un punto di vista coerentemente liberale, in particolare da Piero Ostellino, e mi accingo perciò, come ho già annunciato, e dopo aver ascoltato tutti i rappresentanti del settore, di presentare una proposta di riforma che preveda il mantenimento di una forma storica di sostegno all’industria cinematografica, pur rivista in un’ottica liberale, ma soprattutto favorisca i giovani e gli esordienti nello sviluppo del loro talento cinematografico.
Roma, 19 maggio 2010
Ufficio Stampa MiBAC
06-67232261/2
Rispetto questa posizione, anche se la ritengo infondata. Reputo infatti di aver fatto a favore del cinema più di qualunque altro mio predecessore, portando a compimento ad esempio tra mille difficoltà gli incentivi fiscali per il cinema, i quali stanno producendo risultati estremamente positivi per tutto il comparto.
Una critica che mi sento di respingere completamente, tuttavia, è quella secondo cui, attraverso il decreto sulle fondazioni liriche da me proposto, intenderei decidere “come e a chi distribuire il denaro pubblico destinato al sostegno delle produzioni cinematografiche italiane”.
Respingo questa accusa perché il mio obiettivo è proprio l’opposto: quello di liberare la cultura e il cinema in particolare da ogni condizionamento da parte della politica e dello Stato, come fin qui è avvenuto.
Concordo in questo con le osservazioni critiche che mi sono state rivolte, da un punto di vista coerentemente liberale, in particolare da Piero Ostellino, e mi accingo perciò, come ho già annunciato, e dopo aver ascoltato tutti i rappresentanti del settore, di presentare una proposta di riforma che preveda il mantenimento di una forma storica di sostegno all’industria cinematografica, pur rivista in un’ottica liberale, ma soprattutto favorisca i giovani e gli esordienti nello sviluppo del loro talento cinematografico.
Roma, 19 maggio 2010
Ufficio Stampa MiBAC
06-67232261/2
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-10-27 22:29:49 / Ultimo aggiornamento 2020-10-27 22:29:49