
Teatro romano di Sessa Aurunca

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Informazioni biglietteria
InfoI biglietti potranno essere acquistati:
- on line sul sito web Musei Italiani (https://www.museiitaliani.it/acquista-biglietto);
- da smartphone tramite l'app Musei Italiani (disponibile su Apple Store o Google Play);
- con carta di credito o bancomat, presso la biglietteria automatica posta all'ingresso del Museo archeologico di Sessa Aurunca (Piazza Castello, 2) .
Per supporto all'acquisto on line: e-mail info@museiitaliani.it, tel. +39 06 87570182 (tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:30).
Descrizione
Il Teatro romano di Sessa Aurunca, portato alla luce e restaurato tra il 1999 ed il 2003, è uno degli edifici pubblici di età romana più imponenti scoperti sinora in Campania. Edificato sotto l’impero di Augusto, nel I secolo d.C., fu ristrutturato ed ampliato nel II secolo d.C., sotto Antonino Pio. Per la grandiosità di resti e la preziosità dei reperti rinvenuti, è la testimonianza tangibile della potenza e dell’interesse di Roma per la Campania e per Suessa in particolare. L’edificio con murature conservate fino a m 20,00 di altezza, comprende una cavea di m 110 di diametro, scavata nella collina e superiormente impostata su gallerie, con tre ordini di gradinate in calcare di che potevano ospitare da 7.000 a 10.000 spettatori.
Consistenti sono anche i resti della struttura che sosteneva il velarium, usato per proteggere gli spettatori dal sole, e del grande edificio scenico, lungo m 40,00 ed alto in origine m 24,00, dotato di tre ordini sovrapposti di 84 colonne. La scena costituiva un vero e proprio museo a cielo aperto dove gli artisti e gli scalpellini romani usarono molte qualità di marmi per realizzare le decorazioni architettoniche, costituite da fregi, architravi e capitelli. Le colonne furono realizzate con cinque diverse qualità di marmi colorati, provenienti dalle isole greche, dalla Numidia e dall’Egitto, mentre gli architravi ed i capitelli vennero scolpiti in marmo bianco proveniente da Carrara e da Atene. Una straordinaria serie di reperti è altresì costituita da iscrizioni dedicatorie e commemorative, come anche dai moltissimi frammenti delle sculture che decoravano il teatro, pertinenti alla galleria in cui erano celebrati i membri della casa imperiale, quali ad esempio gli imperatori Traiano ed Adriano, e le rispettive mogli Plotina e Sabina; le statue colossali di Livia e Agrippina maggiore.
Dal sacello in summa cavea provengono inoltre le sculture di Matidia maggiore, Sabina, Plotina e di Matidia minore. Alle spalle della edificio scenico si sviluppava la porticus pone scaenam, per la sosta degli spettatori negli intervalli degli spettacoli. Ai lati di essa sorgevano due aule a pianta basilicale di cui quella a Sud affrescata e dotata di ninfeo, quella a Nord con crpyta e collegata alla viabilità extraurbana, presso la cui entrata è un sacello con l’affresco del Genius loci. Addossata ad essa fu costruita nel III secolo d.C. una latrina con pavimento tessellato e pareti a rivestimenti marmorei.
A poca distanza dal teatro sulla terrazza a Ovest della città antica, presso il Foro, sorge il criptoportico, edificio probabilmente a uso pubblico che si affacciava su un’area scoperta pavimentata in opus spicatum, dove si ipotizza sorgesse un sacello. Questo monumento, probabilmente adibito a uso pubblico, per le sue caratteristiche costruttive sembra risalire a età sillana o tardo sillana. Il criptoportico si articola in tre bracci, divisi in due navate separati da file di pilastri e coperte da volte a botte, illuminate da finestre strombate. Le pareti conservano il rivestimento in stucco bianco con membrature architettoniche a rilievo, attribuibile ai primi decenni del I secolo d.C., su cui sono incisi interessanti grafiti con nomi di poeti e versi virgiliani, che suggeriscono anche un uso come scuola dell’edificio.
Sempre nei pressi del teatro, nell’area dell’attuale Porta Cappuccini, è stata di recente scoperta ed esplorata una vasta villa residenziale extraurbana, forse appartenuta a Matidia, dotata di pars rustica con torcularium per la produzione vinaria, e pars urbana, con gli ambienti residenziali. Costruita in opus incertum nel II secolo a.C., ristrutturata in opus reticulatum tra I secolo a.C. ed il I d.C. essa fu ancora rimaneggiata nel II secolo d.C. prima dell’abbandono.
*Prima di programmare la visita si consiglia di contattare direttamente il luogo
Servizi
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Visite guidate
Posizione
Teatro romano di Sessa Aurunca
Via Aldo Moro - 81037 Sessa Aurunca (CE)
Contatti
- Tel
- +39 0823936455
- drm-cam.sessa@cultura.gov.it
- Website
- https://museicampania.cultura.gov.it/
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Luigi Di Muccio
Carosello galleria

Veduta aerea del Teatro romano di Sessa Aurunca
