Tipo Luogo:
Biblioteca Statale
Pinacoteca di Brera - Biblioteca Nazionale Braidense di Milano
Descrizione
La Biblioteca Nazionale Braidense, per la ricchezza e rarità del materiale in essa conservato e il fascino della sua magnifica sede, è considerata fin dal 1786, anno della sua inaugurazione, una delle biblioteche italiane più prestigiose.
Come altre importanti biblioteche, anche la Braidense deve la sua nascita alla destinazione ad uso pubblico di una biblioteca privata. Fu nel 1770, all’apice del riformismo illuminato del governo austriaco, che l’imperatrice Maria Teresa, con un rescritto imperiale datato 8 ottobre, decise di destinare ad uso pubblico la ricca e rinomata biblioteca del conte Carlo Pertusati, uomo di vasta cultura, esponente dell’aristocrazia colta lombarda ed ex Presidente del Senato milanese.
L’Imperatrice infatti, constatando la mancanza in città di una “Biblioteca aperta ad uso comune di chi desiderasse coltivare il proprio ingegno e acquisire nuove cognizioni”, volle a Milano una nuova e più fornita biblioteca. I volumi del conte Pertusati divennero quindi il primo nucleo della Braidense, ma rimasero per i primi tre anni nella casa di famiglia del conte in attesa di trovare una sede che rispettasse la volontà dell’Imperatrice. Maria Teresa aveva infatti dato indicazione di collocarla “in un sito opportuno e per quanto sarà possibile vicino al centro della città, di facile e comodo accesso a ciascuno che vorrà frequentarla”.
Tale sede si rese disponibile solamente nel 1773, dopo lo scioglimento della Compagnia di Gesù che permise allo Stato di acquisire il palazzo del Collegio gesuitico di Brera, costruito sull’area del duecentesco convento degli Umiliati. Il termine latino medievale “Braida”, poi evolutosi nella forma “Brera”, denominò la Biblioteca che assunse dunque l’attuale nome di Braidense.
La soppressione della Compagnia di Gesù mise a disposizione dello Stato anche i fondi librari del Collegio Braidense e delle case gesuitiche di San Fedele e San Girolamo che, assieme al fondo Pertusati, costituirono il nucleo fondamentale della Biblioteca.
Nel 1778 venne poi acquistata la raccolta del medico Albrecht von Haller di Berna, ricca di pregevoli testi scientifici. Ad incrementare in maniera continuativa le raccolte si provvide però sin dalle origini disponendo il deposito obbligatorio, nella Biblioteca di Brera, delle opere pubblicate nello Stato di Milano.
Alla Braidense fu conferita nel 1802 la qualifica di “nazionale”.
Nel corso del XIX secolo altri fondi arricchirono ulteriormente il patrimonio della Braidense. Importanti acquisizioni recenti sono infine la raccolta di 257 preziosi libri per l’infanzia pubblicati in Unione Sovietica all’inizio degli Anni Trenta del Fondo Adler e la sezione di libri antichi e rari della biblioteca personale di Umberto Eco, da lui denominata la Bibliotheca semiologica curiosa, lunatica, magica et pneumatica, composta da circa 1.300 volumi.
© 2021 MiC - Pubblicato il 2020-04-14 17:58:33 / Ultimo aggiornamento 2024-02-01 11:29:18
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