
Parco archeologico di Amiternum

Apertura
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Orario di apertura:
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Informazioni apertura
InfoDescrizione
L’area archeologica di Amiternum, istituita negli anni Settanta, è costituita dalle zone del teatro e dell'anfiteatro con due ingressi distinti, separate dalla viabilità odierna e dal percorso del fiume Aterno.
La zona può vantare una frequentazione molto antica, grazie al ritrovamento di tracce risalenti fino al Neolitico.
Nel corso dell’età del ferro, questo territorio era abitato dai Sabini, che avevano creato dei villaggi fortificati sparsi lungo le alture collinari in modo da poter controllare i valichi di passaggio e proteggere il bestiame in caso di pericolo. Uno dei più importanti corrispondeva all’odierno paese di S. Vittorino, a sud-est dell’area archeologica attuale, che alcuni identificano ipoteticamente nell’antico insediamento di Testruna, citato dalle fonti antiche. Recenti scavi hanno permesso di accertare l’esistenza di tombe ed edifici risalenti al VII sec. a.C. nei pressi della chiesa di S. Vittorino, dove sono stati ritrovati anche dei frammenti di un vaso che riportano un raro graffito scritto nell’antica lingua paleosabellica parlata all’epoca. In seguito alla conquista romana della metà del III sec. a.C., venne fondata la città di Amiternum per creare un riferimento politico e amministrativo per la serie di vici sparsi nel territorio: il nuovo centro si espanse lungo la via Caecilia, l’asse stradale più importante della zona, secondo un piano urbanistico regolare, in cui si alternavano spazi pubblici come il foro con curia e basilica, il teatro, l'anfiteatro, i templi, le terme, le strutture di rifornimento e di smaltimento idrico, vasche porticate, oltre a grandissime domus adorne di mosaici, pitture parietali e statue.
La grandiosità della città è testimoniata anche dalla presenza di necropoli lungo la viabilità extraurbana, con monumenti sepolcrali di notevole ricchezza, che hanno restituito importanti rilievi scultorei e finissimi letti in bronzo, rivelatori delle ideologie e dei rituali funerari di età repubblicana e imperiale.
Il teatro venne realizzato nel corso della prima età augustea a est dell’antica via Caecilia, sfruttando il pendio di una collina e sostituendo edifici precedenti, forse di carattere residenziale. Ad oggi si conservano ancora, in parte, le gradinate riservate al pubblico e il palcoscenico. La ricca decorazione scultorea è attestata dal ritrovamento di una statua di Ercole e di alcune maschere in marmo. Durante la prima età imperiale a ridosso del palcoscenico venne costruita una grande piscina (natatio). Rimase in uso fino al IV secolo, quando ebbero luogo i primi interventi di recupero di materiale edilizio per finalità di reimpiego. In epoca altomedievale, con la progressiva ruralizzazione del paesaggio, l’area del teatro, ormai in buona parte interrata, venne occupata da capanne lignee e poi da una necropoli, divenendo nei secoli successivi una cava di estrazione di materiale edilizio.
L'anfiteatro fu progettato ed edificato nel I sec. d.C. nella zona pianeggiante a sud del fiume Aterno, non lontano dalla via Caecilia e dagli altri edifici pubblici. La caratteristica peculiare di questo edificio, realizzato in cortina laterizia, consiste nel fatto che, in seguito a problemi statici, fu necessario già in antico provvedere a importanti lavori di consolidamento della parte settentrionale, che ne alterarono i percorsi interni. Sono ancora ben riconoscibili l'arena, la galleria anulare immediatamente a ridosso del muro del podio e l'ambulacro esterno, testimoniato dai pilastri che circondano l'intero perimetro dell'edificio.
La domus a peristilio nei pressi dell'anfiteatro, la cui epoca di costruzione può essere datata alla fine del I sec. d.C., conserva molti particolari degli alzati portati in luce dagli scavi archeologici degli anni Settanta. L'edificio si struttura attorno ad un'ampia corte rettangolare e presenta ambienti di varie dimensioni, dotati di mosaici e decorati alle pareti con intonaci policromi.
Posizione








Parco archeologico di Amiternum
Frazione San Vittorino - SS80 - 67100 L'Aquila (AQ)
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- 0862 28420
- mn-abr@cultura.gov.it mn-abr@pec.cultura.gov.it
- Website
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