
Parco archeologico dei Campi Flegrei - Parco archeologico delle Terme di Baia

Apertura
Prenotazione Obbligatoria
Orario di apertura:
- Lun
- Chiuso
- Mar
- 09:00 -
- Mer
- 09:00 -
- Gio
- 09:00 -
- Ven
- 09:00 -
- Sab
- 09:00 -
- Dom
- 09:00 -
Informazioni apertura
InfoMartedì - Domenica
Accesso contingentato max 50 persone ogni 30 minuti. Permanenza massima consentita all'interno del sito: 120 minuti.
Per prenotare:
Biglietteria
Orario di apertura:
- Lun
- Chiuso
- Mar
- Chiuso
- Mer
- Chiuso
- Gio
- Chiuso
- Ven
- Chiuso
- Sab
- Chiuso
- Dom
- Chiuso
Informazioni biglietteria
InfoMuseo archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia, Parco archeologico delle Terme di Baia, Parco archeologico di Cuma, Anfiteatro Flavio di Pozzuoli):
intero: 10,00 €
ridotto: 5,00 €
Descrizione
TABELLA DEGLI ORARI DI APERTURA E CHIUSURA 2024
TABELLA FESTIVITA' NATALIZIE 2024
Il Parco archeologico delle Terme di Baia è il risultato di una
straordinaria stagione di ricerche e indagini che si sono sviluppate nel corso
del XX secolo lungo il versante della collina che si affaccia sul golfo di
Baia.
Le indagini hanno messo in luce uno dei più grandiosi complessi archeologici
e architettonici del Mediterraneo che restituiscono l’immagine luminosa
dell’antica Baia, metà privilegiata per la villeggiatura in età romana, luogo
cardine del termalismo antico, spazio di ristoro per il corpo e per lo spirito,
tramandato in una polifonica narrazione dagli antichi scrittori.
Nella metà del II sec. a.C. le prime ville iniziano a occupare le pendici
della collina andando a sfruttare quell’energia “flegrea”, legata al
vulcanesimo attivo, sotto forma di cunicoli dove intercettare aria e acqua
calda. Si creano i presupposti per la nascita del termalismo con un meticoloso
sfruttamento delle risorse idrotermali del territorio e lo sviluppo di
innovative soluzioni architettoniche.
Nel corso della tarda repubblica e la prima età imperiale si assiste ad uno
sviluppo impetuoso dell’attività edilizia che estenderà la propria area di
azione all’intero spazio disponibile facendo parlare gli antichi di bramosia
costruttiva. Emerge un quadro complesso di ville, palazzi, spazi di ospitalità,
complessi termali pubblici e privati. Non una vera e propria città, ma la
manifestazione più complessa e articolata di un’antica destinazione turistica
in grado di intercettare l’interesse delle élite
del mondo romano fino a diventare un topos
letterario.
La visita al Parco archeologico delle Terme di Baia si sviluppa lungo un
percorso che si dipana lungo la dorsale muovendosi all’interno di più residenze
costituite da nuclei architettonici separati, organizzati su diversi livelli di
terrazzamento e messi in comunicazione tramite rampe a gradoni.
Il primo complesso architettonico che si incontra è quello denominato Villa
dell’Ambulatio e si articola su sei
terrazze. Quella più alta è occupata dal settore domestico, con peristilio,
stanze di soggiorno e cubicula
(stanze da letto) ai lati di una grande sala centrale aperta sul panorama. Più
in basso si trovava il portico coperto (ambulatio) che dà il nome al
complesso dotato di una grande sala centrale di rappresentanza.
Il nucleo centrale del Parco è costituito dal settore della Sosandra
articolato su quattro livelli. Anche in questo caso troviamo la parte destinata
a residenza nei livelli superiori, affacciati sul golfo di Napoli, dove si
riconoscono ambienti di servizio, triclini, sale di rappresentanza ed un
piccolo laconicum (locale per saune) decorato a stucco. Dalla sala più
grande di questo settore proviene la statua in marmo della c.d. Aspasia, nota
come Afrodite Sosandra (copia romana di un originale greco), che dà il nome al
complesso. I due livelli inferiori dell’edificio si articolano con un effetto
scenografico che aveva come protagonista l’acqua e sono costituiti
superiormente da un emiciclo ed inferiormente da un’area scoperta.
Un ulteriore complesso ci introduce ad un imponente complesso termale
frequentato fino ad epoca medioevale. Il settore cosiddetto di Mercurio, prende
il nome, da una natatio (piscina)
termale a pianta circolare con volta a cupola, chiamato “Tempio di Mercurio”
dai primi viaggiatori. Il nucleo meridionale di questo quartiere, realizzato in
età Severiana, è composto da sale fastose sia per opera architettonica che per
apparati decorativi. Probabilmente tutti questi edifici facevano parte del Palatium
di Alessandro Severo, che forse si estendeva fino al mare.
L’ultimo settore che si incontra nella visita è quello di Venere e deve il suo
nome ad eruditi del Settecento che definivano “Stanze di Venere” alcuni
ambienti del livello inferiore del complesso, caratterizzati da raffinate
decorazioni in stucco sulle volte. Esso comprende tre nuclei edilizi di diversa
epoca, posti su tre livelli differenti. Quello inferiore è alterato sul lato
orientale dalla moderna via litoranea che ne ha isolato il c.d. Tempio di
Venere, edificio termale a pianta circolare all’interno ed ottagonale
all’esterno originariamente coperto da volta "a spicchi".
La visita al Parco archeologico delle Terme di Baia ci pone di fronte ad un
percorso all’interno delle storie degli illustri personaggi che hanno vissuto e
raccontato questi spazi, ci offre la possibilità di popolare di immagini le
ardite strutture architettoniche e di raccordare con lo sguardo altri tasselli
della memoria flegrea come il Parco sommerso di Baia o il Castello aragonese.
Servizi
-
Visite guidate
-
Altro
Posizione








Parco archeologico dei Campi Flegrei - Parco archeologico delle Terme di Baia
via Sella di Baia - 80070 Bacoli (NA)
Contatti
- Tel
- +39 081 8687592; +39 081 19936289; +39 081 5233797
- pa-fleg@cultura.gov.it pa-fleg@pec.cultura.gov.it
- Website
- https://pafleg.cultura.gov.it/
- Social
- Facebook Twitter Instagram Youtube