Museo archeologico nazionale di Sarsina
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Descrizione
Il Museo espone materiali di provenienza quasi esclusivamente locale che, pur coprendo un arco cronologico esteso dalla preistoria alla tarda antichità, riguardano in particolare l'età romana, dal I sec. a.C. al II-III sec. d.C. La radicale ristrutturazione del 1990 ha consentito la ricomposizione integrale di alcuni grandi monumenti funerari, tra i quali spicca, per imponenza e completezza, il mausoleo ad edicola cuspidata di Rufus, alto 13,5 metri e risalente alla fine del I sec. a.C.
Servizi
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Visite guidate
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Sala convegni
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Altro
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Didascalie
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Percorsi segnalati
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Guide e cataloghi
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Sala per la didattica
Posizione
Contatti
- Tel
- +39 054 794641
- drm-ero.muarchsarsina@cultura.gov.it drm-ero@pec.cultura.gov.it
- Website
- musei.emiliaromagna.beniculturali.it/musei/museo-archeologico-nazionale-di-sarsina
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Carosello galleria
Sala VI, Statua di Attis (II-III sec. d.C.)
La statua di Attis, in marmo bianco, faceva parte di un complesso scultoreo di divinità orientali ( egizie e frigio-anatoliche, ricomposte in museo) collocate probabilmente all'interno di un santuario tra i più importanti del genere dell'Italia centro-settentrionale. Corredato del tipico copricapo frigio, Attis é di una eleganza unica e rappresenta, senza alcun dubbio, una delle statue più significative dell'intera collezione.
Parco delle Rimembranze, Mausoleo di Obulacco (I sec. a.C.)
Il monumento, restaurato e collocato all'interno del giardino all'ingresso del paese come omaggio ai caduti di tutte le guerre nel 1938, é tipicamente riconducibile al modello di mausoleo a cuspide piramidale. Proviene dalla necropoli di Pian di Bezzo, ritrovata negli anni 20 del '900, di cui fu indagata e riportata alla luce la parte monumentale, ricostruita in gran parte e traslata in museo.
Sala V, Mausoleo di Rufo, particolare (I sec. a.C.)
Si tratta di uno dei mausolei meglio conservati e più significativi del modello funebre romano ad edicola in ambito cisalpino, anch'esso proveniente dalla necropoli cittadina. Nella foto ammiriamo il corpo centrale a porticato, con due splendide statue maschili sul fronte e due femminili ai lati, con la simbolica porta sul fondo. Il basamento é quadrangolare, mentre la copertura é a cuspide piramidale con sfingi alate e finto cinerario.
Sala V, Il trionfo di Dioniso (III sec. d.C.)
L'abitazione da cui riemerse il mosaico era situata all'interno di un quartiere che si estendeva a ovest dell'antico foro -sul quale si affacciavano alcune tra le domus più importanti della città- abitato fino al III sec. d.C. quando fu distrutto da un violento incendio che ne sigillò, sotto le macerie, le strutture architettoniche e le ricche suppellettili.
Sala V, Il trionfo di Dioniso, mosaico (III sec. d.C.)
Il mosaico, databile agli inizi del III sec. d. C., realizzato in tessere di marmo e pasta vitrea, ornava una vasta sala di rappresentanza - forse un triclinium estivo- collocato all'interno di una domus esplorata nel 1966 nel centro della città, a ovest dell'antico foro. Nel cerchio centrale é visibile Dioniso su un carro trainato da tigri, affiancato da Pan ed un satiro, attorniati a loro volta da una serie di animali esotici.