Museo archeologico nazionale della Valle del Sarno
Apertura
Prenotazione Facoltativa
Orario di apertura:
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Informazioni apertura
InfoChiusura settimanale: lunedì.
Per prenotare:
Biglietteria
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- 09:00 - 13:30
Informazioni biglietteria
Info- on line sul sito web Musei Italiani (https://www.museiitaliani.it/acquista-biglietto);
- da smartphone tramite l'app Musei Italiani (disponibile su Apple Store o Google Play);
- con carta di credito o bancomat, presso la biglietteria automatica posta all'ingresso del Museo.
Per supporto all'acquisto on line: e-mail info@museiitaliani.it, tel. +39 06 87570182 (tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:30).
Biglietto intero € 5,00
Biglietto ridotto € 2,00
Ingresso gratuito al di sotto dei 18 anni
Descrizione
Un imponente portale in pietra lavica introduce alla grande corte centrale, dominata da tre logge ad arcate, con ampie scalinate che conducono al primo e al secondo piano. Qui le sale sono decorate da un artista di scuola napoletana con soggetti sacri, finte architetture, composizioni floreali, scene di sapore arcadico, riproduzioni di arazzi e di preziosi marmi policromi. Agli inizi del Novecento, su commissione della famiglia Salvatore Cozzolino decora i soffitti di alcune sale con figure allegoriche.
Il Museo con le sue collezioni racconta la storia della Valle del Sarno dal Neolitico al Medioevo. La fertilità del suolo e l’abbondanza di acqua hanno attratto l’uomo sin dal IV millennio. Alla seconda metà del IX sec. a.C. risalgono le ricchissime sepolture maschili con vasi, rasoi, fibule e armi. Dalla metà dell’VIII sec. i defunti di rango sono accompagnati da vasi importati dalle colonie greche di Pithekoussai e Cuma. Le donne indossano diademi, orecchini, collane di ambra e pasta vitrea, pendagli con scarabei, bracciali e anelli.
Nella prima metà del VI sec. a.C. nelle tombe si rinvengono vasi di bucchero e di importazione greca accanto a pochi oggetti di ornamento. Dopo un calo nella documentazione archeologica, dalla metà del IV sec. le attestazioni si infittiscono: è frequentata l’area sacra di Foce, dedicata a una divinità femminile.
Servizi
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Biblioteca
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Connessione WI-FI
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Didascalie
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Fototeca
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Percorsi segnalati
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Postazioni multimediali
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Spazi espositivi
Posizione
Contatti
- Tel
- +39 081 941451
- drm-cam.sarno@cultura.gov.it drm-cam@pec.cultura.gov.it
- Website
- http://museicampania.cultura.gov.it/
- Social
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Carosello galleria
Soffitto al piano nobile
Particolare di uno dei soffitti affrescati al piano nobile, decorato agli inizi del Novecento dal pittore Salvatore Cozzolino con raffigurazioni di figure femminili alate.
Cortile interno
Il cortile interno è dominato da tre logge ad arcate, con ampie scalinate che conducono al primo e al secondo piano, in cui si sviluppa il percorso museale.
Tomba del guerriero (fine IV secolo a.C.)
La tomba a cassa con lastre dipinte fu rinvenuta a Sarno, in località Garitta del Capitano, e risale alla fine del IV secolo a.C. Nella parete di sinistra, il defunto viene raffigurato come guerriero, secondo l’iconografia ben nota del “ritorno del guerriero”.
Particolare della tomba del guerriero (fine IV secolo a.C.)
Particolare del guerriero a cavallo, raffigurato su una delle lastre dipinte della tomba cosiddetta “del guerriero”, risalente alla fine del IV secolo a.C.
Tomba a cassa dipinta (fine IV secolo a.C.)
La tomba a cassa con lastre dipinte era una sepoltura femminile; fu rinvenuta a Sarno, in località Garitta del Capitano (fine IV secolo a.C.).
Particolare della decorazione su una lekythos da corredo funebre (fine IV secolo a.C.)
La lekythos era un vaso di tipo greco utilizzato per contenere unguenti, che veniva solitamente deposto nelle tombe femminili. L’esemplare in foto, caratterizzato da una decorazione figurata, proviene da una tomba femminile rinvenuta a Sarno, in località San Vito, della fine del IV secolo a.C.
Sale espositive
Una delle sale al primo piano del museo, in cui sono esposti e ricostruiti i corredi tombali delle necropoli Valle del Sarno e altre testimonianze dal territorio, come quelle dall’area sacra di Foce.
Portale d’ingresso
Il portale d’ingresso è realizzato in pietra lavica del Vesuvio e risale, come il palazzo in cui ha sede il museo, alla seconda metà del Settecento.
Sale espositive
Una delle sale al secondo piano del museo, che ospita percorsi museali tematici e mostre temporanee.
Sala espositiva al piano nobile
Una delle sale affrescate al piano nobile, decorate da un artista di scuola napoletana con soggetti sacri, finte architetture, composizioni floreali, scene di sapore arcadico, riproduzioni di arazzi e di preziosi marmi policromi.
Museo Archeologico Nazionale della Valle del Sarno
Ingresso del Museo, che ha sede in un palazzo gentilizio settecentesco nel centro storico di Sarno.
Sala espositiva al piano nobile
Una delle sale affrescate al piano nobile, decorate da un artista di scuola napoletana con soggetti sacri, finte architetture, composizioni floreali, scene di sapore arcadico, riproduzioni di arazzi e di preziosi marmi policromi.
Carretto miniaturistico in bronzo (seconda metà del IX secolo a.C.)
Il carretto costituiva il sostegno di un bruciaprofumi e proviene da una tomba maschile di alto rango rinvenuta a San Marzano sul Sarno (SA), nella Valle del Sarno, della seconda metà del IX sec. a.C.
Corredo femminile (fine VIII-prima metà VII secolo a.C.)
Il ricco corredo di una tomba femminile del periodo Orientalizzante (fine dell’VIII-prima metà del VII secolo a.C.) da San Valentino Torio (SA). Comprendeva ceramica locale e ceramica d’importazione e imitazione di quella delle colonie greche, insieme a ricche parures in bronzo e ambra in cui spicca il cosiddetto diadema, posto sul capo della defunta.