Gallerie Estensi - Biblioteca Estense Universitaria
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Carosello galleria
Sale storiche, particolare
Sale storiche
Di recente rigenerate e riportate all’antico decoro, le sale storiche della Biblioteca Estense conservano le scaffalature settecentesche, realizzate da Pietro Termanini, su commissione di Francesco III nel 1760. Le scaffalature occupavano tre sale del Palazzo Ducale. Furono più volte ampliate e modificate per gli spostamenti della libreria, fino all’ultimo trasferimento, nel 1882, al momento del passaggio nella sede attuale, dal Palazzo Ducale a Palazzo dei Musei.
Carta del Cantino (1501-1502)
Carta del Cantino C.G.A.2 Manoscritto membranaceo, sec. XVI (1501-1502), cm 1050 x 20. Il celebre planisfero fu commissionato dal Duca di Ferrara Ercole I d'Este al suo legato in Portogallo Alberto Cantino, per assicurarsi che le notizie giunte a corte sulle terre favolose raggiunte dai naviganti iberici in quegli anni corrispondessero a verità. Citata da Cantino in una lettera al duca nel 1502, la carta del Cantino, riccamente illustrata, reca le terre scoperte da Colombo durante il suo terzo viaggio e soprattutto l'isola di Ascension, scoperta il 20 maggio 1501, ma nota solo dal settembre del 1502.
Mappamondo Catalano (ca. 1450-1460)
Mappamondo catalano C.G.A. 1 Manoscritto membranaceo, sec. XV (ca. 1450-1460), diametro mm 1130. Il Mappamondo catalano è una delle carte medievali più conosciute della Biblioteca Estense Universitaria, ed è considerata come uno dei documenti precolombiani più raffinati.
Bibbia di Borso d'Este (1455-1461)
Bibbia di Borso - carta 44r (recto) - inizio del Levitico (terzo libro del Pentateuco). Manoscritto in pergamena, sec. XV (1455-1461) Ms. Lat. 422-423= V.G. 12-13. Allestita su commissione di Borso d’Este, che volle dotare la libreria ducale di un codice di eccezione, la Bibbia rappresenta il più alto prodotto della miniatura ferrarese e il capolavoro assoluto della miniatura italiana del Rinascimento. Fu miniata sul recto e sul verso di ogni carta, per un totale di 1202 pagine, da un'intera squadra di artisti, guidata dai miniatori Taddeo Crivelli e Franco de’ Russi. Trasferita a Vienna nel 1859 da Francesco V e mai restituita alla Biblioteca, la Bibbia venne acquistata nel 1923 sul mercato antiquario dall’industriale bresciano Giovanni Treccani e donata da questi allo Stato italiano.
Sala Campori
Venne qui inaugurata nel 1925 la mostra permanente della Biblioteca Estense, fortemente voluta dall'allora direttore Domenico Fava, che, approfittando della restituzione della Bibbia di Borso d'Este, riuscì nell'impresa di allestire una sala espositiva, degna di una grande biblioteca. Da poco rinnovata, ospita oggi mostre temporanee.
Sala Campori
Venne qui inaugurata nel 1925 la mostra permanente della Biblioteca Estense, fortemente voluta dall'allora direttore Domenico Fava, che, approfittando della restituzione della Bibbia di Borso d'Este, riuscì nell'impresa di allestire una sala espositiva, degna di una grande biblioteca. Da poco rinnovata, ospita oggi mostre temporanee.