
Archivio di Stato di Trapani

Apertura
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Orario di apertura:
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Descrizione
Il patrimonio archivistico custodito dall’Archivio di Stato si compone di documentazione versata dagli uffici statali periferici. L’Istituto conserva, inoltre, gli archivi di enti amministrativi e giudiziari di Antico Regime, dell’epoca della Restaurazione e, infine, documentazione pervenuta da enti soppressi o per mezzo di donazione e acquisto. Tra i fondi maggiormente consultati vi è quello notarile, che spicca per consistenza e antichità e comprende unità archivistiche databili a partire dal 1297. Oltre a fornirci testimonianze di inestimabile valore per la ricostruzione della storia e della cultura del territorio, ci ha restituito un ampio numero di manoscritti in pergamena, recanti testi letterari, liturgici, musicali, diplomi e privilegi, che venivano riutilizzati come rinforzo esterno dei volumi. L’Archivio di Stato conserva, inoltre, fonti importantissime per la ricerca genealogica, come i registri di Stato civile dal 1820 al 1928, per una consistenza complessiva di 10.720 unità, e registri di liste di leva.
Da segnalare, infine, le raccolte di mappe catastali e carte topografiche, interamente digitalizzate, per un totale di 3.490 unità cartografiche. Nel complesso, il materiale documentario custodito occupa circa 6.500 metri lineari di scaffalatura. Le attività dell’Archivio di Stato prevedono la manutenzione e conservazione del patrimonio documentario per assicurarne la fruizione alle future generazioni.
Vengono costantemente effettuate operazioni di ordinamento/riordinamento e descrizione dei complessi documentari e si offre un servizio di assistenza agli studiosi in sala di studio e supporto a distanza con il servizio di ricerca per corrispondenza. Inoltre, numerose sono le attività di diffusione della conoscenza e valorizzazione del patrimonio documentario attraverso visite guidate, progetti formativi dedicati alle scuole e organizzazione di mostre documentarie.
Servizi
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Archivio
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Visite guidate
Posizione
Archivio di Stato di Trapani
Via S. Anna, 22 - 91100 Trapani (TP)
Contatti
- Tel
- +39 0923552706
- as-tp@cultura.gov.it as-tp@pec.cultura.gov.it
- Website
- http://www.astrapani.beniculturali.it/index
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Vincenza Julia Valeria Pipitone
Carosello galleria

Veduta dell’ex convento da SO
Il complesso conventuale comprendeva la chiesa di Sant’Anna, a ridosso dell’omonima piazza, e il convento, che si sviluppa su due piani e ripropone la tipica struttura con chiostro colonnato formato da 26 colonne, alcune in marmo e altre in calcestruzzo cementizio con nucleo in pietrame di calcare/calcarenite, realizzate a seguito di probabile crollo di porzione del portico o altro episodio che ha richiesto la sostituzione delle colonne preesistenti. L’ampio spazio interno, originariamente adibito dai frati a orto, nel Novecento venne parzialmente modificato con la realizzazione, nel settore centrale, di una pavimentazione sulla quale venne installata una piccola vasca. Secondo le testimonianze degli storici, il convento anticamente era composto da corridoi scoperti, un grande refettorio, un’ampia biblioteca, una sagrestia e da 33 celle ad uso dei religiosi.

Particolare del colonnato S
Immagine del chiostro utilizzato come spazio espositivo in occasione della mostra documentaria allestita dall’Archivio di Stato di Trapani per l’evento “Domenica di carta 2022”.

Corridoio dell’ex convento
Ex convento adibito oggi a stanza di deposito per la conservazione dei fondi notarili.

Frammento di Graduale (sec. XVI)
Il Graduale, ovvero un libro di coro genericamente denominato “corale”, veniva posto sul leggìo della schola ad uso dei cantori guidati dal magister scholae. I canti, composti dal testo liturgico in latino, venivano eseguiti senza accompagnamento musicale. Nel verso del frammento, riutilizzato come copertina delle minute del notaio mazarese Francesco Librizzi (data del riuso 1621 – 1622), si trova la famosa antifona della comunione della quinta domenica di Quaresima: “Videns Dominus flentes sorores Lazari” che narra le vicende della resurrezione di Lazzaro. ASTp. Pergamene musicali n. 27 v.

Stemma della Famiglia Sieri Pepoli di Trapani
Raffigurazione tratta dal “Processo di nobiltà e dei servigi alla Regia Corona del regno di Sicilia della famiglia Sieri pepoli dei Baroni di Rabici dell’Invittissima città di Trapani” del 1700. Atti notarili del distretto di Trapani. Notai di Trapani, notaio Spalla Vincenzo, registro n. 11.362.

Protocolli notarili con dorsi decorati con scene di mestieri
Atti notarili del distretto di Trapani. Notai di Marsala.

Stanza di deposito
Stanza recentemente attrezzata con impianto compattabile a movimentazione automatica che permette il controllo delle soglie di temperatura e umidità per ogni modulo scaffale e sistema antincendio.

Signum tabellionis del notaio trapanese Salvatore Buccina
Il signum raffigura un ostensorio con il monogramma coronato di Maria su una base recante le lettere N(otarius) S(alvator) B(uccina) D(repanita) sopra cui si riconoscono i simboli della passione di Cristo: il Golgota e il cuore con i chiodi del martirio. L’emblema compare sulla prima carta del registro notarile dell’anno indizionale 1638 – 1639. Era realizzato a mano presumibilmente con inchiostro ferro gallico e serviva ad attestare con certezza l’identità del notaio. Atti notarili del distretto di Trapani. Notai di Trapani, notaio Buccina Salvatore, registro n. 10.840.

Sala mostre
Pubblico in visita alla mostra documentaria “Il segno del notaio”, realizzata in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2022.

Studenti in un laboratorio ludico-creativo

Ingresso dell'Archivio
