Nuove acquisizioni per la Galleria Nazionale della Liguria | Una competizione internazionale e i suoi retroscena

martedì 29 ottobre | ore 16:00

Nuove acquisizioni per la Galleria Nazionale della Liguria

Una competizione internazionale e i suoi retroscena: il concorso del 1782 per la decorazione del salone del Maggior Consiglio a Palazzo Ducale

a cura di Caterina Olcese Spingardi

Ingresso gratuito. Prenotazione fortemente consigliata scrivendo a: palazzospinola@cultura.gov.it

Martedì 29 ottobre, alle 16:00, Caterina Olcese Spingardi (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia) presenterà una nuova acquisizione di recente entrata a far parte del patrimonio della Galleria Nazionale della Liguria.

Il dipinto, realizzato dal pittore inglese James Durno, raffigura La Liguria consegna la spada a Jacopo Giustiniani e documenta un momento significativo legato alle più recenti fasi decorative di Palazzo Ducale, sede del potere in città fin dal Medioevo.

Dopo l’incendio del 1777, che distrusse le opere che decoravano i saloni dove si riunivano gli organi della Repubblica di Genova, emerse la necessità di nuovi apparati pittorici. Pertanto cinque anni dopo la famiglia Giustiniani bandì un concorso per la decorazione del soffitto del Salone del Maggior Consiglio, a cui parteciparono artisti da tutta Europa, desiderosi di ricevere tale prestigioso incarico.

La tela costituisce il bozzetto realizzato dal pittore inglese James Durno proprio in occasione di quell’importante commissione, affidata poi a Gian Domenico Tiepolo.

Al centro dell’affollata composizione vi è l’allegoria della Liguria in trono, mentre ai suoi piedi si prostra la personificazione dell’isola di Chio, feudo dei Giustiniani e committenti della decorazione. Di fronte al trono Jacopo Giustiniani sta per deporre la spada, mentre la Vittoria lo incorona.

Qui il pittore rielabora diverse citazioni dall’arte antica e rinascimentale, creando un insieme legato ai modelli del classicismo, ma che già rivela inquietudini preromantiche.