SPELLBOUND: Scenografia di un Sogno
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Dalì incontra Hitchcock: a Napoli l’anteprima mondiale e l’unica tappa europea per la mostra “Spellbound: scenografia di un sogno”
Pasqua a Napoli con Dalì ed Hitchcock. The Dalì Universe ha scelto infatti la città partenopea e l’avvio della stagione turistica per l’anteprima mondiale di SPELLBOUND: Scenografia di un Sogno, la mostra a cura di Beniamino Levi dedicata a Salvador Dalì ed Alfred Hitchcock
La collezione di opere originali esposte in “Spellbound: Scenografia di un Sogno” si compone di sculture in bronzo, opere in vetro Daum, grafiche, libri illustrati, tarocchi daliniani, oggetti di design e arredi surrealisti dal valore inestimabile. Lavori simbolici, che ripercorrono l’iconografia surrealista, alcune di esse mai esposte prima in Italia.
Incontriamo un Salvador Dalì artista poliedrico: pittore, scultore, designer, illustratore e anche scenografo.
Il percorso culmina con l’esposizione dello Spellbound, dipinto maestoso e monumentale, scenografia creata nel 1945 da Salvador Dalì per l’omonimo film di Alfred Hitchcock.
“Il grande regista era colpito dalla visione onirica del Maestro catalano e si rivolse a lui per rappresentare la fase centrale che ruotava intorno alla scena del sogno – ha spiegato il direttore artistico Roberto Pantè nel corso della conferenza stampa di presentazione - Per farlo voleva linee diverse dal solito, non scene opache e tremolanti ma tratti decisi e nitidi, quasi realistici. Secondo Hitchcock solo un visionario, un artista pervaso da paranoie critiche come Dalì, poteva essere in grado di immaginare la scenografia ideale. Da qui nasce questa opera di trenta metri, che viene esposta per la prima volta in Europa. Un’opera che rappresenta un pezzo di storia del cinema su cui i primi occhi a posarsi sono stati quelli di Dalì, di Hitchcock e di Ingrid Bergman e Gregory Peck che erano gli attori protagonisti del film che fu premiato con un Oscar e che ricevette diverse nomination”.
Allo spettatore sembrerà di trovarsi all’interno della mitica scena del film: occhi che spuntano dalle pareti e dai tendaggi, uomini senza volto e oggetti
dai bordi contorti. Il capolavoro di Dalì sarà avvalorato da una scenografia corredata da proiezioni e dalla colonna sonora premio Oscar del compositore Miklos Rosza.
Un’atmosfera onirica pervaderà l’intero percorso espositivo: nessuno come Dalì è mai riuscito a rappresentare così bene i contenuti dell'inconscio: il surrealismo del genio catalano porta in scena, senza filtri o censure, il flusso di coscienza, direttamente dal magma caotico che popola i sogni.
Location dell’eccezione, la Basilica Seicentesca di Santa Maria Maggiore, unicum napoletano, nasconde storie e reperti del periodo greco-romano, ma anche, nei suoi sotterranei, rifugi antiaereo della Seconda Guerra Mondiale. All’esterno, la monumentale scultura di Dalì “La Persistenza della Memoria”, dialogherà con la Pietrasanta, proprio nel cuore pulsante del centro storico di Napoli,
Lungo le sue navate, tra contrasti di luce e ombra, le opere daliniane acquistano una nuova profondità espressiva e un valore storico ineguagliabile.
***Prenotazione obbligatoria per gruppi
Posizione
Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta
piazzetta Pietrasanta, 17-18 - 80138 Napoli (NA)
a cura di Beniamino Levi
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